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Palazzo Blu d’avanguardia: dai capolavori del Philadelphia Museum of Art al Festival della Strada

Palazzo Blu d’avanguardia: dai capolavori del Philadelphia Museum of Art al Festival della Strada

Un mese fa è stata inaugurata a Palazzo Blu la mostra Le Avanguardie: capolavori dal Philadelphia Museum of Art. Ieri ha preso avvio il Festival della Strada, con un’opera che fa idealmente dialogare gli Avanguardisti con l’arte urbana.

L’avanguardia è di casa a Palazzo Blu. Non solo per la mostra degli Avanguardisti, visitabile fino al 7 aprile 2024. Ma anche perché da ieri, venerdì 27 ottobre 2023, la Sala della Biblioteca e la Dimora nobiliare storica del centro espositivo di Lungarno Gambacorti ospitano una delle mostre del Festival della Strada, la rassegna di arte urbana in corso fino al 7 gennaio 2024. In particolare, nella Sala della Biblioteca al piano terra sarà possibile imbattersi in una contemporanea Scuola di Atene, creata da uno dei maggiori street artist al mondo, il brasiliano Eduardo Kobra, che per la propria opera ha attinto dai ritratti degli Avanguardisti. La Dimora nobiliare storica apre invece le porte all’arte applicata con le opere di 108MoneylessEtnikZed1ArisGio PistoneMassimo Sospetto. Ma andiamo con ordine.

Le Avanguardie

La mostra, in occasione della quale Palazzo Blu ha rinnovato anche la veste delle proprie sale, vede esposti circa quaranta tra dipinti e sculture a firma di venti artisti europei della prima metà del ‘900, tra cui Matisse, Mondrian, Klee, Ernst, Gris, Chagall, Dalí, Duchamp, KandinskyMiró, Picasso. Tutti nomi le cui opere non sono mai state ospitate prima d’ora nel palazzo d’arte pisano. I capolavori provengono dalle raccolte del Philadelphia Museum of Art, centro museale ed espositivo tra i più importanti e riconosciuti a livello internazionale per le sue collezioni d’arte. L’esposizione è a cura di Matthew Affron, curatore del Philadelphia Museum of Art, con la consulenza scientifica, per la presentazione pisana, dello storico dell’arte Stefano Zuffi.

Palazzo Blu
Pablo Picasso, Autoritratto con tavolozza, 1906, olio su tela, 91.9×73.3 cm © Philadelphia Museum of Art.

Il percorso espositivo parte dalla Belle époque e conduce sino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, guidandoci attraverso le drammatiche contraddizioni del Novecento. Le opere sono accompagnate da installazioni visive, sonore e multimediali che permettono di collocarle nella sequenza degli eventi storici e culturali. In apertura del percorso espositivo ci sarà l’Autoritratto con tavolozza (1906) di un giovane Picasso, un’opera che racconta del bisogno dell’artista di autoaffermare la propria identità, mentre la Crocifissione di Chagall (1940) si pone a chiusura del percorso.

Festival della Strada

Dal 27 ottobre 2023 al 7 gennaio 2024 Pisa diviene anche riferimento per l’arte urbana con il Festival della Strada. Ideato da Gian Guido Grassi con l’associazione Start Attitude e promosso da Fondazione Palazzo Blu e Fondazione Pisa, il festival si articola in più mostre, installazioni diffuse, talk, workshop e la realizzazione di nuovi murales, con il contributo del Consiglio regionale Toscana e del Comune di Pisa. Insieme a Palazzo Blu, altri spazi toccati dalla rassegna sono la Chiesa della Spina, che diventa teatro per l’installazione Non Plus Ultra di Gonzalo Borondo e il quartiere Porta a Mare, che vedrà nascere nuovi murales. Come spiega Stefano del Corso, presidente della Fondazione Pisa, il festival rappresenta «un progetto di natura multidisciplinare che vuol divenire nel tempo un riferimento per il settore della Street Art».

Palazzo Blu
Lo street artist Eduardo Kobra davanti alla sua opera esposta a Palazzo Blu (Pisa, ottobre 2023).

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Simone Gasparoni

Simone Gasparoni

Classe 1995, studio Filosofia all'Università di Pisa. Allievo ortodosso di Socrate, ho sempre pensato che le parole siano roba troppo seria per abusarne (lo so, lo so, detta così sembra una scusa degna del miglior cerchiobottismo, per dirla in gergo giornalistico). Romantico per vocazione, misantropo per induzione. Attualmente, in via di riconciliazione con il genere umano attraverso la musica, l'arte, la cultura. Per ora, sembrano buone vie. Oltre che all'Unipi, potete trovarmi in giro in qualche locale o teatro a strimpellare la tastiera. O, con più probabilità, a casa mia. P.S. Ecco, l'ho già fatta troppo lunga...

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