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Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

Reggae del minestrone

Reggae del minestrone

Ciao a tutti, carissimi amici di  “Attimi di felicità”! Oggi celebriamo la gioia di scaldarsi con un buon minestrone. Con l’arrivo dei primi freddi autunnali, della pioggia e dei temporali, i primi brividi sotto i maglioni dopo un’estate che sembrava non finire mai, il minestrone di verdure fumante ritrova il suo posto nel mondo, temporaneamente abbandonato in favore di sangria e anguria.

FILOSOFIA DEL MINESTRONE

La preparazione di un buon minestrone ha tutta una sua filosofia intrinseca, solo apparentemente banale. Come molte cose belle, necessita di tempo, pazienza e cure. Nel mescolarlo mentre cuoce a fuoco lento, nell’aggiungere ingredienti che richiedono diversi tempi di cottura, nell’assaggiare il brodo per saggiarne il gusto e la sapidità. L’uso di verdure fresche richiede un procedimento preliminare ancora più complesso, ma anche il più pratico minestrone surgelato può essere arricchito con mille sfumature diverse, svelando le inclinazioni di chi lo cucina. Aggiungendo pasta di diverso formato, un cucchiaio di pesto come nella versione genovese, con spezie per dare un tocco piccante ed esotico, con pancetta o fondi di salumi a dadini per i più viziosi, con formaggio o senza, e anche lì, già in cottura o grattugiato dopo l’impiattamento… un minestrone può raccontare molto, come una favola della buonanotte nelle fredde serate invernali.

E nel frattempo, il piacere di vederlo cuocere. Il vapore caldo che emana, il profumo che si diffonde in tutta la cucina, il leggero brontolio ipnotico e rassicurante, mentre si chiacchiera della giornata o si legge un libro tra una mescolata e l’altra. Anche l’attesa ha un sapore speciale, un lasso di tempo in cui ci si divide tra le piccole cure necessarie alla cottura, e il tempo per noi stessi e per ciò che amiamo. Perché nella preparazione di un minestrone, c’è tanto amore: per il piatto stesso, ma anche e soprattutto per le persone a cui esso è destinato.

Grazie della lettura, carissimi amici. Vi mando un abbraccio pieno di calore, e vi aspetto tra due settimane per un nuovo attimo di felicità.

La canzone del giorno è:

“Reggae del minestrone” – Tolomei’s Brothers

https://youtu.be/3r0W0xRlV0Q?si=LUL1LOvn-DjkaH3d

Chiara Cassani

Chiara Cassani

Maestra di danza orientale e floriterapeuta, suona la batteria in un gruppo metal femminile: le Obsydian Shiver. Le piace leggere, ascoltare musica rock e punk, e degustare birre con gli amici più cari. Abita con una gatta in una mansarda davanti al mare.

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