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Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

Le mostre del 2023 da non perdere – II parte

Le mostre del 2023 da non perdere – II parte

Quali sono le mostre d’arte che avranno luogo nel 2023 e che non possiamo assolutamente farci scappare? Ne abbiamo già viste alcune nello scorso articolo, a cui vi rimando. Proseguiamo quindi con la seconda e ultima parte della carrellata di esposizioni da appuntare nelle nostre agende 2023.

Utamaro, Hokusai, Hiroshige. Geishe, samurai e i miti del Giappone a Torino

Mostre 2023
K. Hokusai, La grande onda di Kanagawa, 1830-1831, 25,7×37,9 cm.

Utamaro, Hokusai e Hiroshige furono alcuni dei maggiori protagonisti dell’Ukiyo-e, un raffinato genere artistico, il cui nome significa mondo fluttuante, che ha segnato la storia culturale del Giappone tra il XVII e il XIX secolo e ha influenzato anche l’arte moderna occidentale.

I loro capolavori sono oggetto della grande mostra dedicata all’universo giapponese che riunisce alla Società Promotrice delle Belle Arti di Torino oltre 300 opere, molte delle quali mai viste in Italia, tra stampe, armature di samurai, katane, kimono, kakemono, provenienti dalle collezioni del MUSEC di Lugano, dal Museo Arti Orientali di Venezia, dal MAO di Torino, dal Civico Museo d’Arte Orientale di Trieste, dalla Fondation Baur Musée des Arts d’Extrême-Orient di Ginevra e da collezioni private. L’esposizione sarà aperta dal 23 febbraio al 25 giugno.

Renoir a Rovigo

Fu un viaggio in Italia, compiuto nel 1881, a segnare una svolta nella ricerca pittorica di Renoir. Il grande pittore francese si era già allontanato, verso la fine degli anni Settanta, dal movimento impressionista che aveva abbracciato fin dalla prima mostra del gruppo, nel 1874. Viaggiando per la Penisola, da Venezia alla Sicilia, Renoir scopre i maestri rinascimentali, in particolare Raffaello, recupera il disegno, la volumetria e monumentalità delle forme, ed elabora una personale forma di classicismo. È alla scoperta di questo inedito Renoir che ci guida la mostra Renoir. L’alba di un nuovo Classicismo, in programma dal 25 febbraio al 25 giugno nelle sale di Palazzo Roverella, a Rovigo.

Cattelan e Damien Hirst a Palazzo Strozzi

Mostre 2023
Maurizio Cattelan, La rivoluzione siamo noi, 2000. Courtesy Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.

Dal 4 marzo al 18 giugno Palazzo Strozzi ospita la mostra Reaching for the Stars. Da Maurizio Cattelan a Lynette Yiadom-Boakye. Una selezione di opere dei più importanti artisti contemporanei internazionali, tra cui Maurizio CattelanSarah LucasDamien Hirst, che celebra a Firenze i trent’anni della Collezione Sandretto Re Rebaudengo, una delle più famose e prestigiose collezioni italiane d’arte contemporanea. Le opere saranno esposte in tutti gli spazi di Palazzo Strozzi, dal Piano Nobile alla Strozzina, con una speciale nuova installazione nel cortile rinascimentale.

Surrealismo al Mudec di Milano

Si chiama Dalì, Magritte, Man Ray e il Surrealismo. Capolavori dal Museo Boijmans Van Beuningen di Rotterdam la mostra che, dal 22 marzo al 30 luglio, metterà in dialogo opere della nota collezione di arte surrealista del Museo Boijmans Van Beuningen con alcuni pezzi forti della Collezione Permanente del Mudec, dedicata alle civiltà extraeuropee. Un modo per far scoprire il Museo delle Culture di Milano attraverso 180 opere tra dipinti, sculture, disegni, documenti e manufatti di questa rivoluzionaria corrente artistica che, oltre a uno stile, è divenuta nel tempo anche un atteggiamento.

El Greco e Goya a Palazzo Reale di Milano

El Greco e Goya saranno i protagonisti della prossima stagione espositiva a Palazzo Reale di Milano. Nel primo caso, la mostra in programma dal 13 ottobre al 4 febbraio 2024 vuole avvicinarsi al periodo italiano dell’artista: tra Roma e Venezia El Greco apprende la lezione dei grandi maestri italiani e la sua arte muta drasticamente. Per quanto riguarda Goya, la mostra in programma dal 31 ottobre al 3 marzo 2024 vuole distanziarsi dalle numerose antologiche dedicate al maestro spagnolo, esponendo le opere che meglio descrivono la sua evoluzione artistica e i temi da lui trattati quali comuni denominatori.

Marcel Duchamp alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia

Mostre 2023
Marcel Duchamp, Scatola in una valigia (Boîte-en-Valise), 1935 – 1941, 40,7 x 37,2 x 10,1 cm, Collezione Peggy Guggenheim, Venezia. Photo Matteo De Fina.

Marcel Duchamp sarà protagonista del programma espositivo della Collezione Peggy Guggenheim con una mostra monografica che avrà luogo dal 14 ottobre al 18 marzo 2024. Un tributo a Duchamp, tra gli artisti più influenti ed eclettici del ‘900 nonché amico e consulente della mecenate americana Peggy Guggenheim, organizzato intorno a Boîte-en-valise, capolavoro oggi parte del museo veneziano. A questo, si sommano anche importanti prestiti da prestigiosi musei italiani e americani e da diverse collezioni private.

 

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Simone Gasparoni

Simone Gasparoni

Classe 1995, studio Filosofia all'Università di Pisa. Allievo ortodosso di Socrate, ho sempre pensato che le parole siano roba troppo seria per abusarne (lo so, lo so, detta così sembra una scusa degna del miglior cerchiobottismo, per dirla in gergo giornalistico). Romantico per vocazione, misantropo per induzione. Attualmente, in via di riconciliazione con il genere umano attraverso la musica, l'arte, la cultura. Per ora, sembrano buone vie. Oltre che all'Unipi, potete trovarmi in giro in qualche locale o teatro a strimpellare la tastiera. O, con più probabilità, a casa mia. P.S. Ecco, l'ho già fatta troppo lunga...

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