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Le mostre del 2023 da non perdere – I parte

Le mostre del 2023 da non perdere – I parte

Quali sono le mostre da non perdere in questo 2023? Scopriamolo facendo idealmente tappa nelle principali città italiane!

Se uno dei vostri buoni propositi di quest’anno è di ritagliarvi del tempo per voi stessi e magari sfruttarlo per godere di più delle bellezze dell’arte, questo articolo è pensato per voi. Incoraggiato dagli ottimi risultati del 2022, in cui cittadini e turisti hanno ripreso la bella consuetudine di dedicarsi all’arte e alla cultura, il settore si dimostra più vivo e febbrile che mai. Sono tanti gli appuntamenti da segnarsi in agenda della programmazione artistica 2023. Dai grandi maestri del passato ai protagonisti della scena contemporanea, passando per la fotografia e artisti che conoscevamo per altre forme espressive. Vediamo quindi una prima selezione delle principali mostre che ci accompagneranno nel corso del 2023.

Perugino alla Galleria Nazionale dell’Umbria

Mostre del 2023
Perugino, Sposalizio della Vergine (1501-1504)

Il 2023 è l’anno dei 500 anni dalla morte del Perugino, Pietro Vannucci (1450 ca. -1523), il più importante pittore attivo negli ultimi due decenni del Quattrocento. Per questa ricorrenza a Perugia, dal 4 marzo all’11 giugno 2023, è in programma una grande mostra per celebrarlo: “Il meglio maestro d’Italia”. Perugino nel suo tempo. Saranno circa 70 le opere esposte alla Galleria nazionale.

Vivian Maier a Siena

Dal Rinascimento alla fotografia. Fino al 16 marzo 2023, nella Corticella del complesso museale di Santa Maria della Scala, sarà possibile visitare una mostra dedicata a quella che è divenuta un’icona mondiale della street photography: Vivian Maier. The Self-Portrait and its Double. In mostra 93 autoritratti che attraversano la misteriosa vita di Vivian Maier ma che, in filigrana, offrono anche un’istantanea della New York e della Chicago della seconda metà del Novecento, dove l’artista americana è perlopiù vissuta.

Bob Dylan al Maxxi di Roma

Restiamo nella contemporaneità. Fino al 30 aprile 2023, il Maxxi ospita la prima retrospettiva in Europa dedicata alle opere di arte visiva di Bob Dylan, icona assoluta della cultura contemporanea mondiale. In Bob Dylan Retrospectrum sono esposti oltre 100 lavori tra disegni, dipinti e sculture, divisi in otto sezioni. In tale contesto, oltre che cantautore e controverso Premio Nobel per la letteratura, l’artista si rivela sotto una nuova veste, permettendo al visitatore di scoprire altre sfaccettature del suo genio creativo. Lo stesso Dylan ha dichiarato: «Questa mostra vuole offrire punti di vista diversi, che esaminano la condizione umana ed esplorano quei misteri della vita che continuano a lasciarci perplessi. È molto diversa dalla mia musica, naturalmente, ma ha lo stesso intento».

Mostre del 2023
Bob Dylan, Malboroman (2021)

Jago, Banksy, TvBoy a Bologna

Si intitola Jago, Banksy, TvBoy e altre storie controcorrente la mostra che Palazzo Albergati dedica ad alcuni esponenti della contro-cultura contemporanea. Artisti di varie generazioni accumunati però da una certa visione controcorrente del mondo e con uno spiccato interesse e impegno sociale. Oltre a quelli citati, esposte anche opere di Obey – in mostra con il celebre manifesto Hope, realizzato nel 2008 per sostenere la campagna presidenziale di Barak Obama –, Mr. Brainwash (di cui, tra gli altri, un esemplare della sua Mona Linesa), Ravo e La ragazza con l’orecchino di perlaLaika e il suo celeberrimo Not this “game”Pau con la sua serie delle Santa Suerte. La mostra è in corso fino al 7 maggio 2023.

Roy Lichtenstein a Parma

Dall’11 febbraio al 18 giugno 2023 Palazzo Tarasconi, a Parma, ospita Variazioni Pop, mostra sull’arte di Roy Lichtenstein, americano maestro della Pop art. Esposte oltre 50 opere (edizioni e serigrafie, sperimentazioni su metallo, tessuti e plastica oltre a fotografie e video) per ripercorrere la carriera di un iconico artista del Novecento che soprattutto dagli anni Sessanta in poi ha segnato questo movimento.

 

La rassegna delle mostre del 2023 da non perdere continua nel prossimo articolo!

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Simone Gasparoni

Simone Gasparoni

Classe 1995, studio Filosofia all'Università di Pisa. Allievo ortodosso di Socrate, ho sempre pensato che le parole siano roba troppo seria per abusarne (lo so, lo so, detta così sembra una scusa degna del miglior cerchiobottismo, per dirla in gergo giornalistico). Romantico per vocazione, misantropo per induzione. Attualmente, in via di riconciliazione con il genere umano attraverso la musica, l'arte, la cultura. Per ora, sembrano buone vie. Oltre che all'Unipi, potete trovarmi in giro in qualche locale o teatro a strimpellare la tastiera. O, con più probabilità, a casa mia. P.S. Ecco, l'ho già fatta troppo lunga...

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