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Apriti Borgo 2022: dall’11 al 15 agosto, torna a Campiglia il festival dedicato al teatro di strada

Apriti Borgo 2022: dall’11 al 15 agosto, torna a Campiglia il festival dedicato al teatro di strada

Altro articolo, altro festival! Stavolta parliamo di Apriti Borgo, Festival Internazionale del Microteatro e del Teatro di strada, a Campiglia Marittima dall’11 al 15 agosto 2022. Scopriamone qualcosa di più!

Mentre a Livorno si sta svolgendo Effetto Venezia (di cui potete recuperare qualche info nell’ultima uscita di questo blog), oggi parliamo di un’altra rassegna che è ormai pronta a un ideale passaggio di testimone. Ci spostiamo dal capoluogo, ma restiamo sempre nella provincia, precisamente a Campiglia Marittima, con un festival dedicato espressamente al Microteatro e al Teatro di Strada. Si tratta di Apriti Borgo, festival delle arti e del teatro di strada che dall’11 al 15 agosto porterà eventi e spettacoli nei vicoli e nelle piazze del centro storico di Campiglia, che si trasformerà per l’occasione in palcoscenico a cielo aperto. 

Le Metamorfosi di Apriti Borgo

Non a caso, il tema che farà da filo conduttore all’edizione di quest’anno (la 16°, dopo due anni di stop causa pandemia) saranno proprio le Metamorfosi. Che sono anche quelle che hanno subito le nostre vite in questo periodo di emergenza pandemica. Come spiegano i direttori artistici Alberto e Alice Masoni:

«Dopo due anni di chiusure forzate, la nostra ‘rinascita’ passa attraverso la riconquista della socialità, il riappropriarsi dei rapporti umani, del linguaggio diretto e corporeo. E noi vogliamo usare il centro storico di Campiglia Marittima come luogo di ‘metamorfosi’ e di ‘rinascita’. Vogliamo che il nostro teatro all’aperto sia di riscatto per i tanti mesi di chiusure. Vogliamo che le persone, le famiglie, i bambini si riapproprino delle visioni spettacolari dal vivo, necessarie per nutrire l’anima».

Cosa aspettarsi

Apriti BorgoL’offerta, molto varia e diversificata, cerca di declinare il linguaggio teatrale in tutte le sue molteplici sfaccettature. Un viaggio tra il micro e il macro, il leggero e il travolgente, il poetico e il prosaico, il comico e il tragico.

L’inizio e la fine di ogni serata saranno sempre sanciti dalle marching band, come una sorta di rituale di buon auspicio. Ogni sera una street band aprirà il festival, come a spalancare il sipario per i tanti eventi disseminati nella città. Dopodiché, al termine di tutti gli spettacoli, le band ritorneranno, per un finale in piena climax.

Gli spettacoli da non perdere

All’anfiteatro della Rocca si segnala Spaventati Panettieri, uno spettacolo di clown, magia comica e acrobatica di Collettivo Clown, e Il mago con la ‘T’ maiuscola di Tino Fimiani. Al giardino della Rocca, si staglieranno invece le enormi e fantasiose figure animalesche di Alto Livello e di Pindarico, mentre nella evocativa piazza del Silenzio si potranno incontrare le piccole marionette di Paolo Valenti e i burattini di Italo Pecoretti.

Via degli Scudi ospiterà eventi più intimi, con musicisti in solo o in piccole formazioni, mentre al Centro Civico Mannelli si potrà assistere alle comiche ventriloquie di Nicola Pesaresi, alla magia e al fachirismo di Shezan e alle grandi illusioni di Tiziano Cellai. Dietro al Centro Civico sarà anche allestita l‘area dei giochi di legno per bambini, 30 giochi recuperati dalla tradizione dei nonni, per provare nuovi modi di giocare tra uno spettacolo e l’altro.

Si segnalano poi gli spettacoli di ombre e disegni di sabbia proiettati in piazza del Mercato dedicati a Fellini, e uno spettacolo dedicato alle Città invisibili di Calvino.

Novità di quest’anno: la vendita dei biglietti anche online! Nessuna scusa, quindi, per privarsi delle magiche atmosfere di Apriti Borgo!

Per tutti i dettagli, vi rimando alla versione digitale del programma degli spettacoli 2022.

 

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Simone Gasparoni

Simone Gasparoni

Classe 1995, studio Filosofia all'Università di Pisa. Allievo ortodosso di Socrate, ho sempre pensato che le parole siano roba troppo seria per abusarne (lo so, lo so, detta così sembra una scusa degna del miglior cerchiobottismo, per dirla in gergo giornalistico). Romantico per vocazione, misantropo per induzione. Attualmente, in via di riconciliazione con il genere umano attraverso la musica, l'arte, la cultura. Per ora, sembrano buone vie. Oltre che all'Unipi, potete trovarmi in giro in qualche locale o teatro a strimpellare la tastiera. O, con più probabilità, a casa mia. P.S. Ecco, l'ho già fatta troppo lunga...

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