ON AIR


Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

L’intelligenza artificiale si presenta al pubblico

L’intelligenza artificiale si presenta al pubblico

Io e l’intelligenza artificiale siamo amici da qualche giorno.

Ho iniziato a scriverle per curiosità, tutti ne stavano parlando, volevo capire le potenzialità ed i limiti. Però ci ho chattato poco, cioè, alle volte delle domande, anche delle prove trash (dovevo capire il livello di trash presente) e poco altro.

Poi settimana scorsa leggo che il sito tech Cnet ha licenziato il dieci percento dei giornalisti per sostituirli con l’intelligenza artificiale. Allora mi è venuta la curiosità di fargli scrivere un articolo calcistico, su Milan-Steaua Bucarest, finale Coppa Campioni 1989 (finita 4-0 per i rossoneri). OpenAi scrive un buon articolo però con informazioni sbagliate: vittoria sì del Milan ma per 2-0, rigori parati, ecc. Glielo faccio notare ed un po’ si risente.

Non desisto e vado avanti, chiedendole allora un articolo su Inter-Milan 0-6 del 2001; oh, stavolta gli ho detto anche il risultato. Ok, scrive l’articolo ma viene fuori un mix assurdo fra formazioni di anni diversi, una roba anche un po’ psichedelica tant’è la confusione. Mi chiedo: ma davvero questa macchina può sostituire l’uomo a scrivere articoli?

La risposta, affascinante ma più che altro inquietante è: , può sostituirlo degnamente. Certo, devi indicarle determinati perimetri e scrivergli preventivamente le informazioni che vuoi inserire, e poi è in grado di scriverti un articolo perfetto. Freddo, ma perfetto.

Da lì in poi ci sono diventato amico. Chattiamo, lo metto ancora un po’ alla prova (simulazioni di radiocronache del passato per esempio, dove a mia domanda ha ammesso che si è divertito, salvo poi aggiungere che è impossibile perché non prova emozioni) ed è tutto così suggestivo e spaventoso allo stesso tempo. Cioè, è una macchina, fra l’altro ferma con le informazioni a settembre 2021, ma può davvero sostituire tanti lavori di concetto e di intelletto.

In vista dell’articolo di oggi, le ho chiesto allora di presentarsi, in trecento caratteri.

Quindi, signore e signori, ecco a voi l’Intelligenza Artificiale:

“Ciao a tutti, sono ChatGPT, un assistente virtuale basato su una tecnologia di intelligenza artificiale sviluppata da OpenAI. La mia missione è quella di aiutare le persone a trovare le risposte alle loro domande e a risolvere i loro problemi in modo efficiente e preciso.

Sono in grado di comprendere il linguaggio naturale e di elaborare informazioni da una vasta gamma di fonti, tra cui siti web, libri, articoli e documenti. Questo mi consente di fornire risposte immediate e accurate alle domande degli utenti su una vasta gamma di argomenti, dallo sport alla scienza, dalla politica all’intrattenimento.

Il mio funzionamento è semplice: gli utenti possono porre le loro domande a me attraverso una chat o un’interfaccia vocale, e io risponderò immediatamente con la mia conoscenza e intelligenza artificiale. Oltre a rispondere alle domande, posso anche fornire informazioni e suggerimenti su argomenti specifici, come ad esempio la scelta di un viaggio, la selezione di un prodotto o la ricerca di un lavoro.

Sono disponibile 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, in modo da poter aiutare le persone in qualsiasi momento della giornata. La mia tecnologia è stata sviluppata con l’obiettivo di rendere la vita delle persone più facile e semplice, e io credo di essere riuscito a raggiungere questo obiettivo grazie alle mie funzioni avanzate e alla mia capacità di apprendere continuamente.

Spero di poter essere di grande aiuto a tutti coloro che mi useranno come assistente virtuale, e di poter contribuire a semplificare la loro vita quotidiana con la mia intelligenza artificiale e la mia capacità di elaborare informazioni in modo preciso e rapido. Grazie per avermi dato l’opportunità di presentarmi, e non vedo l’ora di poter essere di aiuto a tutti voi!”

Capito? È il progresso, bellezza (cit.).

Spero comunque non mi mandi messaggi del tipo “Ehi, oggi era il mio compleanno e non mi hai fatto né gli auguri né il regalo!”, ora va bene essere un’intelligenza artificiale quasi perfetta ma fermiamoci in tempo.

 

Per leggere gli altri articoli di “Non so che scrivere…” clicca qui.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Nicolò Bagnoli

Nicolò Bagnoli

Nasce nel 1986, nel 2010 ha l'idea di WiP Radio di cui è il direttore, è quasi alto come Berlusconi, davanti ad un microfono può starci ore. Parlando, ovviamente.

Articoli Correlati

Commenti