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Recensione “L’amore indossa collant di carne”, Stefi Pastori Gloss

Recensione “L’amore indossa collant di carne”, Stefi Pastori Gloss

L’AMORE INDOSSA COLLANT DI CARNE – L’USO IMPROPRIO DEGLI STEREOTIPI

 

di Stefi Pastori Gloss

 

Editore: Brè Edizioni
Pagine: 135

 

TRAMA. Compilata ai tempi del Covid19, L’amore indossa collant di carne è una raccolta di racconti sugli stereotipi di genere e non, da sfatare, allo scopo di realizzare una sensibilizzazione circa il loro uso improprio. Racconti da poter leggere con agio la sera prima di addormentarsi, caratterizzati dall’esposizione critica di atteggiamenti e consuetudini stereotipate, pur rilassando mente e corpo. La critica sottile è dominata dall’ironia. E se anche una sola persona traesse beneficio da questa opera, sentirò di aver fatto un po’ di bene.

 

RECENSIONE.

La prima missione a cui partecipò Samantha Cristoforetti, la Missione Futura, fu la seconda opportunità di volo di lunga durata per l’Agenzia Spaziale Italiana e per me rappresentò lo stimolo a volermi occupare dello studio degli stereotipi che spesso gravano sulle carriere delle donne italiane, schiacciandole.

Stefi Pastori Gloss, autrice del libro L’amore indossa collant di carne (e non solo), è filosofa e scrittrice impegnata da più di dieci anni nella lotta contro la violenza sulle donne e su altri argomenti affini, come maltrattamenti in famiglia, violenze di genere, stalking, essendone stata anche lei oggetto. Ex sceneggiatrice, redige un blog di recensioni e un podcast radiofonico.
Oltre al testo L’amore indossa collant di carne, ha scritto diversi testi, come Parega violenti. Dotto spiciliegio. Abbellimenti lessicali pleonastici perfino alla lotta contro la violenza sulle donne Fuochi d’artificio. Resistere per sopravvivere, ciascuno a suo modo e molti altri ancora (la lista è infinita).

In un clima patriarcale come quello italiano, noi donne siamo cosi impregnate di maschilismo da essere diventare le peggiori nemiche di noi stesse.

Ti dirò la verità: quando ho iniziato a leggere questo libro mi sono sentita un pò persa. Non ho mai letto un libro sugli stereotipi (a parte quelli all’università, che hanno certamente uno stile e un tono diverso) e l’idea di leggerne uno al di fuori dell’ambiente scolastico, mi allettava.
Posso dirti questo: non è un libro noioso, tantomeno inaccessibile a chiunque, l’unico difetto che può avere (e si fa per dire) è che ti farà pensare e quando i racconti ti sembreranno senza un senso, quasi banali in realtà non è così: sarà forse lo stereotipo che è radicato in noi a farcelo rendere tale?
Ma andiamo per gradi: Che cos’è uno stereotipo? Lo stereotipo è un’opinione precostituita su persone o gruppi, che prescinde dalla valutazione del singolo caso ed è frutto di un antecedente processo d’ipergeneralizzazione e ipersemplificazione, ovvero risultato di una falsa operazione deduttiva (la definizione è frutto dell’Enciclopedia Treccani).
Gli stereotipi, hanno come obiettivo quello di semplificare la realtà che ci circonda, riducendo il nostro consumo di energia a livello mentale, in quanto formano gruppi e assegnano caratteristiche di appartenenza simili. In problema dello stereotipo nasce quando diamo per scontato che una persona abbia quella determinata caratteristica, ovvero quando iniziamo a pensare che lo stereotipo si verifichi sempre o la maggior parte delle volte.

Secondo lo stereotipo, le donne debbono stare a casa “a fare la calzetta“: non possono essere astronaute.

Il libro L’amore indossa collant di carne è una raccolta di racconti gioiosi per l’uso corretto degli stereotipi. L’obiettivo è quello di far riflettere il lettore sugli stereotipi che ogni giorno abitano la nostra mente e modificano le nostre convinzioni e di abbattere i muri delle incomprensioni generate dal loro uso scorretto, non più in modo didascalico o nozionistico, ma provando a divertire i lettori. Nel testo, troverete dei racconti da poter leggere con agio la sera prima di addormentarsi, caratterizzati dall’esposizione critica di atteggiamenti e consuetudini stereotipate, a volte alla base delle discriminazioni di genere, pur rilassando
mente e corpo.
Stefi Pastori esplora ogni ambito della vita: dal sesso, all’amicizia tra donne, all’uomo africano, alla donna dell’est, alla vecchiaia, passando attraverso temi come la malattia, la diversità,
l’amore, il matrimonio, le religioni, certe paure dell’infanzia, la disabilità, le idiosincrasie degli adulti, le sessualità sperimentali, il terrorismo, il divorzio e via stereotipando.

Se il libero arbitrio suggerisce condotte stereotipate, è solo perché è considerato un dono divino da accettare a priori.

Non voglio anticiparvi niente di tutto quello che potrete trovare all’interno de L’amore indossa collant di carne, ma posso dirvi che i racconti che troverete sono davvero particolari: Libero come l’aglio è un racconto davvero particolare, l’ho apprezzato molto!

 

Buona lettura a tutti,
Rachele.

 

CONTATTI:   

Per richiedere informazioni sulle recensioni, contattami qui: apiedipaginawip@gmail.com

 

Rachele Bini

Rachele, 31 anni. Una, Nessuna, centomila. Copywriter e amante della comunicazione, la scrittura è il suo pane quotidiano. Ha gestito un Ufficio Stampa per una piccola Casa Editrice Indipendente. Aspirante Giornalista, scrive per "Il Tirreno".

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