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Orelli Edizioni: una casa editrice lineare, gestibile, bella e pulita

Orelli Edizioni: una casa editrice lineare, gestibile, bella e pulita

Una nuova casa editrice che come i fiori, le piante e gli alberi è sbocciata e si è sviluppata poco per volta, proprio come succede in un vivaio: questa è la Orelli Edizioni di Francesca Orelli, una casa editrice che ha come obiettivo quello di promuovere testi di qualità e non la quantità esclusivamente non a pagamento. Ho incontrato Francesca online e la sua nuova CE mi ha incuriosita: così le ho scritto una mail e tac! Dopo aver ascoltato la sua storia, posso dire che le persone non si incontrano per caso. Ecco che te la faccio conoscere 😉

Francesca, ci parli un po’ di te?

Certo che si! Allora, io ho cominciato circa vent’anni fa ad approcciare il mondo dell’editoria.
Ho iniziato come autrice nel 2009 (ahimé, purtroppo, come tanti autori inesperti, anch’io sono caduta nella trappola dell’editoria a pagamento), ma già molto prima, avevo cominciato a scrivere ed ero peggio di un segugio quando si trattava di scovare refusi di vario genere.
Giusto per raccontarti un aneddoto: quando ero in prima media, ho corretto una correzione della mia maestra di italiano. Ricordo ancora che, dopo averglielo fatto notare, lei ha preso il dizionario di italiano e, quando ha visto che io avevo scritto la parola in modo corretto, mi ha guardata con una faccia tra il sorpreso e l’attonito.
Nel 2010, un anno dopo, ho deciso di sottoporre un fantasy a un’agenzia letteraria di Milano e in quell’occasione sono entrata in contatto con una figura che mi ha affascinata fin da subito: quella dell’editor.
Ho fatto diverse piccole esperienze (come autrice, come editor, come agente letteraria, imparando sul campo), poi nel 2012, sono andata a studiare editoria libraria e multimediale presso l’Università Cattolica di Milano, dove ho avuto come professore Roberto Cicala e ho imparato da lui tutti i trucchi del mestiere.

E Orelli Edizioni da dove arriva?

Nel 2019 ho aiutato il mio ex socio di allora a fondare una casa editrice, che esiste ancora. Poi nel 2022, dopo la pandemia, e dopo essere stata “un po’ abbandonata a me stessa”, a giugno sono stata messa alla porta senza tanti complimenti e con una scusa abbastanza ridicola. Da quel momento, ho fatto un anno abbastanza terrificante dove mi ero completamente persa, anche se ho continuato a pubblicare su Amazon qualcosa di mio, ma come ho già detto, sentivo di aver perso la mia strada.
A ottobre 2023, dopo aver visto un annuncio su un sito di ricerca lavori, sono entrata a lavorare come volontaria in un vivaio in Svizzera, decisamente fuori dalla mia comfort zone: all’inizio ero decisamente spaesata, ero come una barca alla deriva, poi poco per volta le piante, i fiori, gli alberi, la bellezza del posto che mi circondava e, in un certo senso, le persone che ho incontrato, hanno iniziato a guarire le mie ferite.
Finché, in un giorno imprecisato di gennaio del 2024, la mia testa ha fatto un click. Ho proprio sentito il mio cuore fare un sobbalzo nel petto e una voce dire dentro di me: Ehi, ma io sono un’editrice! Io ho studiato per fare l’editrice e io VOGLIO diventare editrice! È questa la mia strada!
Ed eccomi qui con la Orelli Edizioni.

Adesso qual è la tua strada con la Casa Editrice?

Fin dalla nascita di Orelli Edizioni, sapevo già cosa volevo per la “mia mini casa editrice”: pochi libri, pochi generi e una cura maniacale degli autori, la stessa cura che metto quando mi approccio ai fiori, alle piante e agli altri lavori del vivaio.
L’obiettivo? Creare qualcosa di diverso e nello stesso tempo, non commettere gli errori che avevo commesso in passato.
In parole povere? Non voglio un minestrone, ma un qualcosa di lineare, gestibile, pulito e bello. Proprio come il nostro logo: essenziale, elegante e classico.
La Orelli Edizioni, pur se “microscopica”, intende dare tutto quello che può agli autori (ovviamente mantenendosi ben radicata, come una pianta, e realistica nei suoi desideri e nei suoi obiettivi) e farli conoscere in tutto il mondo attraverso gli strumenti a sua disposizione. Ovviamente non a pagamento.

Hai delle collane? Quali sono i generi che proponi?

Si, abbiamo una collana di narrativa, una collana di romance (a cui tengo molto perché sono una lettrice instancabile di romanzi rosa), una collana di autobiografie, una di racconti e dall’inizio di aprile, una collana dedicata alla lettura d’infanzia: abbiamo ricevuto dei manoscritti davvero molto belli che meritavano di avere una collana tutta per loro. Inoltre, proponiamo anche i grandi classici della letteratura mondiale, con una particolarità…sono tutti classici della letteratura (quindi riconosciuti come tali), ma poco conosciuti e scritti da autrici fantastiche e che, nonostante siano vissute in tempi lontani, riescono ancora a parlare al cuore dei lettori moderni.

Sono curiosa: potresti darci qualche anticipazione sulle uscite?

Ok dai, qualcosa posso dirti:  il 31 maggio 2024 usciremo con Il Castello Blu di Lucy Maud Montgomery in Italia ne esistono solo due edizioni e per la nostra, abbiamo scelto di rimanere fedeli al testo originale in inglese. Oltre che in italiano, lo tradurremo in altre lingue. Poi arriveremo con Remember our time di Marlyse J., un romance… decisamente bollente. Avremo poi Marzy Sattar e qualcosa di totalmente diverso… It’s Corona Time. Non farti ingannare dal titolo…questo sarà un diario di vita che scotta, perché, per la prima volta in assoluto, la più giovane paziente ticinese intubata a causa del Covid-19 ha deciso di affidarci, in esclusiva, il suo vissuto. È scritto nero su bianco e, quando abbiamo letto il suo manoscritto, ci sono stati dei momenti in cui ci veniva quasi da piangere…è molto forte, non per i deboli di cuore, ma anche questo sarà un libro imperdibile.
Sempre nello stesso periodo, per la nostra collana di narrativa, uscirà Devo dirti chi sei – Lettere di una madre a un figlio di Federica Sartori. Un romanzo epistolare in cui, in punta di piedi, l’autrice ci farà entrare nell’universo di questa madre, che attraverso la sua penna racconta al figlio (che rimane come una figura sullo sfondo, ma c’è) i motivi per cui ha fatto certe scelte. Sarà qualcosa di molto reale, e che racconta la vita reale, in cui ognuno di noi può immedesimarsi. Il rapporto genitori – figli, dopotutto, è uno dei più complicati che possano esserci.

Non posso svelarti di più, ma puoi seguire tutti gli aggiornamenti sulla nostra pagina Facebook e sul mio nuovo format youtube Il caffè letterario della Francy, un progetto creato per parlare di libri, dei nostri autori e di tutte le novità relative alla Orelli Edizioni. Te lo lascio qui:

 

Una storia dalla quale imparare che non è mai troppo tardi per trovare (o come in questo caso ritrovare) la propria strada: come sai e come dico sempre, i libri mi hanno salvato la vita e come nel caso di Francesca, sono rinata, rifiorita. Sicuramente non sarà l’ultima volta che sentirai parlare di lei qui dentro…

Buona lettura,
Rachele

 

 

 

Rachele Bini

Rachele, 31 anni. Una, Nessuna, centomila. Copywriter e amante della comunicazione, la scrittura è il suo pane quotidiano. Ha gestito un Ufficio Stampa per una piccola Casa Editrice Indipendente. Aspirante Giornalista, scrive per "Il Tirreno".

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