ON AIR


Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

Giuseppe Bezzuoli – il pittore della Restaurazione

Giuseppe Bezzuoli – il pittore della Restaurazione

Giuseppe Bezzuoli è l’artista con cui Frammenti d’Arte fa il suo ritorno dopo questa lunga pausa estiva.

 

Bezzuoli è considerato il più grande pittore toscano dell’età della Restaurazione e, insieme a Francesco Hayez e Pelagio Palagi, tra i protagonisti assoluti della pittura romantica storica italiana. Essi lavorarono a molteplici generi pittorici e si distinsero sia nei soggetti storici e letterari che nelle grandi tele e nelle decorazioni pubbliche e private.

 

Dunque non perdiamoci in chiacchiere ed iniziamo subito questo nuovo viaggio!

 

Le origini

 

Giuseppe Bezzuoli nacque a Firenze il 28 novembre 1784.

 

I genitori erano Anna Banchieri e il coltivatore Luigi Bazzuoli. Giuseppe decise, in seguito, di modificare il proprio cognome in Bezzuoli in quanto si riteneva discendente di un’antica famiglia fiorentina.

 

Giuseppe Bezzuoli

 

Nel 1796, a soli dodici anni, il giovane si iscrisse all’Accademia di Belle Arti di Firenze.

 

Bezzuoli a Roma

 

Nel 1812, Bezzuoli si aggiudicò il premio triennale dell’Accademia fiorentina con una tela raffigurante Aiace che difende il corpo di Patroclo. Grazie a questo trionfo, l’artista ottenne i mezzi per trasferirsi a Roma.

 

Giuseppe Bezzuoli

 

Nella capitale, Giuseppe ebbe modo di studiare e di riprodurre i dipinti di Raffaello e di approfondire lo studio della pittura di paesaggio. Egli, inoltre, viaggiò tra Milano, Bologna e Napoli, ricevendo committenze per ritratti e opere storiche.

 

Il ciclo di affreschi per Palazzo Pucci e Palazzo Pitti

 

Giuseppe Bezzuoli fece in seguito ritorno a Firenze e, nel 1816, completò il ciclo di affreschi per Palazzo Pucci. Questi rappresentavano Francesca da Rimini con Paolo sorpresa da Gianciotto e Gli amori di Angelica e Medoro. Per Palazzo Pitti, invece, realizzò Alessandro il Macedone nello studio di Apelle e Berenice abbandonata da Tito. In queste opere, l’arte di Bezzuoli, per la scelta di soggetti medievali e l’espressione di drammaticità delle scene, si allontana dal classicismo per rivolgersi al romantico.

 

L’apice del successo

 

Nel 1825, Bezzuoli espose all’Accademia fiorentina Ritratto di Lorenzo Bartolini e Ritratto di Giovan Battista Niccolini. Nel 1827, l’artista partecipò all’Esposizione Universale di Parigi con Venere che si abbiglia. Intorno al 1829, invece, realizzò l’Entrata di Carlo VIII in Firenze, dipinto commissionato dal granduca Leopoldo II di Toscana. Grazie a tale opera, la critica contemporanea lo collocò fra i più grandi maestri della pittura accademico-romantica.

 

L'entrata di Carlo VIII a Firenze

 

Nel 1829, l’artista venne assunto come assistente alla Scuola del nudo del maestro Pietro Benvenuti. A quest’ultimo, Bezzuoli subentrò, nel 1844, come professore di pittura all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Tra i suoi principali allievi vi furono, in particolare, Giovanni Fattori e Silvestro Lega.

 

Giuseppe Bezzuoli

 

Nel 1836, Bezzuoli realizzò undici affreschi per Palazzo Pitti raffiguranti le imprese di Giulio Cesare. L’anno seguente dipinse La morte di Filippo Strozzi e, nel 1838, Il ritrovamento del corpo di Manfredi dopo la battaglia di Benevento. Nel 1839, affrescò una lunetta del Museo di Storia Naturale di Firenze con Galileo Galilei mostra i suoi esperimenti sulla caduta dei gravi. Giuseppe affrescò, inoltre, la volta di una sala del Palazzo de’ Rossi di Pistoia con La danza della prima giornata del Decamerone di Giovanni Boccaccio.

 

Gli ultimi anni

 

Nel 1840, L’artista presentò all’Esposizione di Venezia L’assassinio di Lorenzino de’ Medici sulla piazza di S. Giovanni e Paolo a Venezia. Successivamente, dipinse la grande tela Riccardo Cuor di Leone all’assedio di Gerusalemme e altre opere ispirate dai testi danteschi e di Ludovico Ariosto. Nel 1845, venne premiato all’Esposizione dell’Accademia di Brera con Amore che vince la forza.

 

In questo periodo, Bezzuoli si dedicò essenzialmente ai ritratti da commissione che rappresentavano la principale fonte di guadagno degli artisti del tempo.

 

Carlotta Marchionni    Maria Antonietta Granduchessa di Toscana

 

Fra i suoi ultimi lavori vi furono Il passaggio dell’Adda eseguito da Giovanni dalle Bande Nere, Eva tentata dal serpente, Lot e le figlie, Angelica e Medoro e Eva che ascolta il serpente tentatore.

 

La morte

 

Giuseppe Bezzuoli morì il 13 settembre 1855 nella sua villa di Fiesole. Venne sepolto a Firenze, nella Basilica di San Miniato al Monte.

 

Nel 2020, venne organizzata dalla Galleria degli Uffizi una mostra ad egli dedicata.

 

Alice Antoni

Alice Antoni

Alice ama leggere e adora gli animali, in particolare i conigli. È da sempre appassionata di arte e di riciclo creativo.

Articoli Correlati

Commenti