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Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

La mia insana passione per le liste viene da lontano, devo ammetterlo, e credo sia figlia del mio amore per la cancelleria. Ogni scusa è buona per comprare quaderni, fogli colorati, blocchi per appunti e penne di ogni tipo, colore, tratto. Perché che sia la lista della spesa, la lista delle cose da fare, dei libri da leggere o dei film da vedere, io ho bisogno della carta: le note sul cellulare le lascio volentieri agli altri. Ma senza dubbio, la mia lista preferita è quella dei preparativi per un viaggio: ha un sapore tutto speciale. Non ho ricordo di essere mai partita senza averne prima scritta una. In passato ne ho anche condivisa una su questo blog, magari è servita a qualcuno. Anche se l’utilità finale, nella maggior parte dei casi, è discutibile.

Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

Ma perché ho questa insana mania? Ci ho pensato su. Ho trovato cinque motivi. E ho scritto una lista. Questa forse me l’avrebbe fatta scrivere anche un bravo terapista, chissà.

1 – Come dicevo, una buona parte di responsabilità ce l’ha la cancelleria: la lista scritta su fogli nuovi e accattivanti, impostata con ordine, titoli e sottosezioni, è qualcosa che richiama le opere d’arte della Smemoranda delle superiori. Retaggio adolescenziale.

2 – Devo essere sicura di aver pensato a tutto: dall’organizzazione del viaggio fino a cosa mettere in valigia, aggiornare la lista ogni volta che mi viene in mente qualcosa di utile mi da l’illusione di avere tutto sotto controllo. Non imprecherò per aver dimenticato lo spazzolino da denti. Forse.

3 – Mentre la scrivo penso che ho già un ricordo del viaggio che mi aspetta.

4 – Come disse qualcuno più saggio di me, l’attesa del piacere è essa stessa piacere. Pensare a quante paia di calzini da neve portare all’Abetone o quale filtro deve avere la protezione solare per la Grecia, porta inevitabilmente la mia mente a immaginare luoghi, situazioni, eventualità. Mi portano già in viaggio. Assaporo quello che verrà.

5 – Un giorno potrei diventare ricca raccogliendole in un libro: a qualcuno potrei semplificare la partenza, qualche specialista potrebbe farci uno studio psicologico e una pubblicazione da Nobel. Pubblica utilità.

Spero di non essere da sola, in tutto questo.

Dite che è grave?

 

 

 

 

 

Laura Lippi

Laura Lippi

Fiorentina di nascita, randagia per natura, viaggia low cost in solitaria dall’età di 4 anni quando, con un peluche come unico bagaglio, ha sconfinato nel cortile dei vicini “per vedere cosa c’è più in là”. E non ha mai smesso.

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