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Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

La macchia mediterranea

La macchia mediterranea
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Macchia della Magona (Bibbona, LI)

Sulle coste livornesi, così come per tutte le coste del bacino mediterraneo, si trova un’associazione vegetazionale unica al mondo: la macchia mediterranea. Generalmente, sulle coste toscane, abbiamo un clima temperato caldo con estati secche caratterizzate da temperature che si stagliano intorno ai 30°C di media stagionale ed inverni miti con temperature medie che oscillano intorno ai 10°C e una buona percentuale di precipitazioni. Questo tipo di clima è l’ideale per la vegetazione mediterranea caratterizzata da piante sempre verdi dette sclerofille: questo gruppo di piante hanno foglie coriacee e sempre verdi con uno strato superiore spesso e lucente che ha il compito di riflettere i raggi solari per evitare l’eccessiva evaporazione dell’acqua all’interno delle foglie, soprattutto nel periodo estivo quando la radiazione solare ha maggiore intensità.
Le specie appartenenti a questo tipo di vegetazione sono tutte di famiglie diverse tra loro ma assumono gli stessi adattamenti per sopravvivere al clima e al tipo di ecosistema: questo tipo di fenomeno viene detto “convergenza evolutiva”. Detto questo, però, dobbiamo fare una precisazione: ogni specie adotta sistemi diversi, oltre alla struttura delle foglie, per contrastare la siccità estiva e l’eccessiva radiazione solare.
Alcune piante come il Corbezzolo praticano una sorta di cambio continuo di foglie, che, in maniera alternata tra loro, ingialliscono cadono e poi ricrescono immediatamente: questo evita maggior esposizione delle foglie al sole; altre piante come l’Euphorbia dendroides praticano l’estivazione: la fioritura e la produzione di frutti avviene in inverno mentre in estate secca completamente annullando il metabolismo.

Corbezzolo (Arbutus unedo)
Corbezzolo (Arbutus unedo)

 

Il Mirto ed il Lentisco producono degli olii (molto aromatici) per tenere la foglia molto idratata.
Altre piante come l’Olivastro riducono le foglie per aver meno superficie esposta al sole. Una cosa simile la fanno le Eriche (Erica arborea, Erica multiflora ed Erica scoparia) che addirittura hanno foglie aghiformi.
Le specie elencate qui sopra sono alcune di quelle che si trovano in questo ecosistema meraviglioso che è la macchia mediterranea, carica di profumi, colori e cose tutte da scoprire. E’ un tipo di vegetazione raro al mondo che si trova in pochissime zone come il bacino mediterraneo, alcune zone sulle coste del Cile, in alcuni luoghi della California, in Sud Africa e poco altro.
E’ un ecosistema tutto da proteggere e da mantenere, che rappresenta l’essenza della natura che si adatta al clima e al territorio, lo plasma e lo trasforma: la macchia mediterranea è davvero lo scrigno ricco di gioielli della nostra costa livornese e Costa degli Etruschi.

Francesco Giusti

Francesco Giusti

Laureato in Scienze Naturali e Guida Ambientale Escursionistica, si occupa di natura per WIP, per la quale conduce "Pianeta Terra", un programma che ne illustra problematiche e curiosità, con lo scopo di dare il suo piccolo contributo nella sensibilizzazione e nella conservazione. Appassionato di calcio e con fede juventina, segue la trasmissione sulla Serie A "Palla a 2".

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