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Leonardo Da Vinci in mostra a Livorno

Leonardo Da Vinci in mostra a Livorno

Dal 21 dicembre al 1° aprile 2024 al Museo della Città di Piazza del Luogo Pio arriva una grande mostra dedicata al genio di Leonardo Da Vinci. In mostra circa 70 opere, tra cui 15 disegni autografi. 

Dopo Modigliani e Banksy arriva a Livorno una mostra dedicata al genio universale per antonomasia. Si chiama Leonardo da Vinci. Bellezza e invenzione e sarà visitabile fino al 1° aprile 2024. La rassegna è promossa e organizzata dal Comune di Livorno insieme a Metamorfosi Eventi e curata da Sara Taglialagamba.

Leonardo Da VinciIn esposizione 15 disegni autografi di Leonardo da Vinci del Codice Atlantico dalla Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano e il Codice sul Volo degli Uccelli dalla Biblioteca Reale di Torino, oltre a disegni e dipinti leonardeschi che testimoniano la ricezione e la diffusione di temi di Leonardo.

Presente anche una sezione dedicata all’arte contemporanea, in omaggio al prof. Carlo Pedretti, storico dell’arte e grande conoscitore dell’opera leonardesca, con opere appartenenti alla Nuova Fondazione Rossana e Carlo Pedretti, da Keith Haring, ad Arnaldo Pomodoro, da Aligi Sassu, a Richard Buckminster Fuller.

Leonardo e Livorno

La mostra permette di entrare nel processo creativo del maestro fiorentino, scoprendo da vicino il suo rapporto con la pittura, che considera al pari di una scienza naturale. L’esposizione fa inoltre luce sul rapporto di Leonardo con la città di Livorno.

Leonardo ha infatti ampiamente studiato il territorio, focalizzando la sua attenzione proprio sulla città di Livorno (di cui descrive il Porto pisano, il faro trecentesco chiamato Fanale e la torre quattrocentesca detta Torre del Marzocco) e su Piombino, dove si reca per ben due volte per occuparsi della fortificazione della città.

A legare Leonardo a Livorno è anche la storia di un disegno grottesco autografo di Leonardo, appartenuto al rabbino livornese Ilo Giacomo Nunes. Storia che è stata ricostruita grazie al risultato di otto anni di ricerche del livornese Massimo Signorini.

Il percorso espositivo

Come spiega la curatrice Sara Taglialagamba, la mostra si articola in quattro sezioni: Leonardo e il suo rapporto con il territorio; bellezza e invenzione secondo Leonardo; la diffusione e la ricezione di Leonardo tra il Cinquecento e il Settecento; e, infine, l’omaggio allo studioso Carlo Pedretti.

Nella prima sezione è indagata la presenza dell’artista a Livorno e nei territori limitrofi. La seconda sezione rappresenta il cuore pulsante della mostra: un itinerario cronologico che conduce alla scoperta delle opere autografe appartenenti al Codice Atlantico della Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano e del Codice sul volo degli uccelli dei Musei Reali – Biblioteca Reale di Torino. La terza parte affronta la diffusione e la ricezione di Leonardo tra i suoi allievi e seguaci. La quarta e ultima parte della mostra, alla quale si accede lasciando l’edificio dei Bottini dell’Olio ed entrando negli spazi dell’ex Chiesa del Luogo Pio, sede della Sezione Arte Contemporanea del Museo della Città, è dedicata allo studioso Carlo Pedretti con l’obiettivo di valorizzare sia il ruolo fondamentale all’interno degli studi leonardiani, sia il dialogo ininterrotto tra Leonardo e l’arte del Novecento, da lui sempre incoraggiato.

Visite guidate speciali in occasione delle feste

Si comincia con le visite guidate in orario fisso nei giorni di sabato 23, 30 dicembre e 6 gennaio alle ore 16.00 al costo di 3 euro a persona aggiuntive al biglietto d’ingresso.

Sabato 6 gennaio alle ore 11.00 ci sarà anche una visita guidata per adulti e bambini che prevede una tariffa cumulativa ridotta di 5 euro per ogni coppia adulto-bambino, oltre sempre al biglietto d’ingresso.

Da questa pagina è possibile acquistare i biglietti online.

 

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Simone Gasparoni

Simone Gasparoni

Classe 1995, studio Filosofia all'Università di Pisa. Allievo ortodosso di Socrate, ho sempre pensato che le parole siano roba troppo seria per abusarne (lo so, lo so, detta così sembra una scusa degna del miglior cerchiobottismo, per dirla in gergo giornalistico). Romantico per vocazione, misantropo per induzione. Attualmente, in via di riconciliazione con il genere umano attraverso la musica, l'arte, la cultura. Per ora, sembrano buone vie. Oltre che all'Unipi, potete trovarmi in giro in qualche locale o teatro a strimpellare la tastiera. O, con più probabilità, a casa mia. P.S. Ecco, l'ho già fatta troppo lunga...

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