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Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

Un festival nel bosco

Un festival nel bosco

Ciao a tutti, carissimi amici! Oggi vi parlerò di un festival musicale nel bosco incantato, precisamente il Wao Festival sul Monte Peglia, in Umbria. Certo, sono stata parecchie volte a festival organizzati nella natura, ma vi assicuro che quest’ultima esperienza è stata particolarmente al di fuori della mia zona di comfort, in uno spazio ancora inesplorato.

Avvistamento folletti
PSYCONNECTION

Innanzitutto, partiamo dal lato musicale. Come ben sapete, avete che fare con una blogger maniaca di rock, il genere che più fa vibrare le mie corde interne. Bene, questa volta è diverso: come un’Alice che segue il Bianconiglio, sono stata trasportata nel magico mondo dei ritmi ossessivi della psychedelic trance. Molto diversa dal mio amato rock! Che dirvi, per un paio di giorni mi sono sentita un pesce fuor d’acqua, con il sottofondo di tum tum tum 24 ore su 24. Dopodiché, è successo il miracolo: ho iniziato ad apprezzarla, almeno in parte… Nonostante sia molto diversa dai miei ascolti abituali, si tratta una musica ipnotica che insieme alle luci psichedeliche della pista e all’energia vitale dei corpi in movimento, porta la tribù che balla a dimensioni liberatorie al di fuori dei “soliti schemi”. Non avrei mai pensato di dirlo, ma in certi contesti, come in questi festival, la psytrance trova il suo senso di esistere, anche per chi non bazzica abitualmente in questo stile musicale.

Dj set al main stage
UNA TRIBU’ CHE BALLA

Un altro aspetto che mi ha affascinato molto è stato il concetto di “tribù”, fortemente sentito tra i partecipanti al festival. Non importa se ci si conosce già o se è la prima volta che ci si incontra, acquistare il ticket per il festival significa entrare in una dimensione in cui è normale sorridersi e abbracciarsi, confrontarsi sui percorsi di vita e sulle visioni del mondo, scambiare due parole con tutti come se ci si conoscesse da sempre. Traspare una forma potente di amore verso se stessi, il prossimo, la natura che ci accoglie, la vita stessa di ogni essere vivente libero di esprimersi. Viaggiatori del mondo con un furgone come casa passeggiano accanto a famiglie con bambini liberi di scorrazzare tra il verde dei prati e le tende multicolore, gruppi di persone con i visi truccati da spiriti del bosco condividono acqua o caffè con i vicini di tenda appena arrivati, spiriti liberi danzano nudi senza commenti volgari o sguardi denigratori… Il clima che si respira è molto disteso, permeato di good vibes e presa bene tra anime in cammino sulla Terra con una stessa grande visione della vita come raccoglitore di esperienze.

Un mondo colorato
COME CLOSER AND SEE INTO THE TREES

Altre cose che mi sono piaciute di questa full immersion psichedelica? Le luci fluorescenti e i colori sgargianti dei tendaggi, che trasformavano il bosco e gli stage in luoghi magici per folletti e fate. I seminari di yoga e meditazione in mezzo alla natura, in contatto con le energie della Madre Terra. La distesa di tende, una accanto all’altra, con i rami degli alberi a riparare dal sole. Gli stand di arrosticini accanto alle proposte vegane, a ognuno il suo senza propagande né menaggi. Il rispetto verso gli spazi comuni, le docce, i bagni, mai vista una cosa così a un festival, e sì che ne ho girati! La location immersa nella natura, con un cielo costellato di stelle brillanti. Sono molto grata di essere stata “trascinata” in quest’avventura da una persona che probabilmente conosce i miei gusti meglio di me: dopo la diffidenza iniziale, si è trasformata in un’esperienza bella e intensa.

Notte di calma prima dell’opening

Grazie a tutti della lettura, carissimi amici. Vi aspetto tra due settimane per un altro attimo di felicità. Vi abbraccio forte.

Le canzoni del giorno sono:

“Psyconnection” – DNA

https://youtu.be/VXB9mwsdVUc?si=dTZ7qSn92Fqtmeeb

“Una tribù che balla” – Jovanotti

https://youtu.be/sF3KWx5yQRw?si=b7JJD1bvNqiPMyjV

“A forest” – The Cure

https://youtu.be/xik-y0xlpZ0?si=f919r2JrXpbv0D68

Chiara Cassani

Chiara Cassani

Maestra di danza orientale e floriterapeuta, suona la batteria in un gruppo metal femminile: le Obsydian Shiver. Le piace leggere, ascoltare musica rock e punk, e degustare birre con gli amici più cari. Abita con una gatta in una mansarda davanti al mare.

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