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Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

Quarantacinquesima intermittenza

Quarantacinquesima intermittenza

Quarantacinquesima intermittenza

Benvenuti, o ben tornati, tra queste pagine.

Oggi, data la vicinanza alla cinquantesima uscita di questo blog vorrei proporre una sceneggiatura di una storia presente in Oltre la collina, mio adattamento e rilettura dei personaggi creati da Edgard Lee Masters nell’Antologia di Spoon River.

Buona lettura!

Tavola 1
1.1 (striscia)
È pomeriggio. Campo medio in leggera diagonale dal basso dei due ragazzi che camminano. Sono in FI, frontali, che passeggiano su una strada di campagna. Si stanno recando alla tenuta di Edmund Pollard. La ragazza è sulla sx, il ragazzo sulla dx. La ragazza si guarda intorno a sé, come a voler catturare ogni elemento che osserva, il ragazzo guarda a terra, come chi ha già percorso quella strada centinaia di volte.
RAGAZZA
-Ma dov’è che stiamo andando di preciso?
RAGAZZO
-Da Edmund Pollard! Tappa obbligatoria nei fine settimana di Spoon River, meta ancor più obbligatoria per i forestieri che sono di passaggio come te!

1.2
Zoom in della vignetta precedente, two shot a PP dei due protagonisti. Il ragazzo continua a guardare in basso, ma la ragazza si è girata verso il ragazzo.
RAGAZZA
-E che tipo è questo Edmund?

1.3
Tenere la stessa regia della tavola precedente, in leggero zoom out, ma proprio appena accennato. Anche il ragazzo si volta verso la ragazza e ora si stanno guardando negli occhi.
RAGAZZO
-Un bel tipo, forse leggermente bizzarro, ma fa morire dalle risate…

1.4 (striscia)
Controcampo della 1.1. I due ora sono di spalle, e si stanno allontanano.
RAGAZZO
-…ti piacerà, vedrai!
RAGAZZA
-Se lo dici tu, mi fido.

Tavola 2
2.1 – 2.2 – 2.3
Ora siamo giunti alla tenuta di Edmund. In queste tre vignette che compongono la prima striscia della tavola, sbizzarrisciti pure. Basta che forniamo gli elementi per far capire che siamo in un luogo destinato all’apicoltura. Puoi scegliere di inquadrare arnie, api svolazzanti, barattoli di miele, vesti da apicoltore… Insomma, quello che vuoi. Basta rendere l’idea che ci troviamo in una sorta di podere di campagna, non curatissimo, anzi dall’aspetto abbastanza fatiscente. Gli unici elementi che sembrano esser tenuti con cura sono, appunto, gli utensili che servono al mantenimento/cura delle api.

2.1
RAGAZZA (f.c)
-Sembra…

2.2
RAGAZZA (f.c)
-…come dire…

2.3
RAGAZZA (f.c)
-…caratteristico?

2.4 (striscia)
Campo medio in diagonale dall’alto dell’area adiacente all’abitazione di Edmund. In FG, in PA di spalle, ci sono i nostri due ragazzi che osservano la struttura davanti a loro. Considerando che sono di spalle, il ragazzo è sulla sx, la ragazza sulla dx. In BG, appunto, si staglia l’abitazione di Edmund. Sono leggermente protesi in avanti, come se non credessero ai loro occhi e fossero leggermente sconcertati. Li avvolge una calma che sembra quasi surreale. L’abitazione, vista ora nella sua interezza, sembra quasi abbandonata a se stessa.
RAGAZZO
-Effettivamente me la ricordavo diversa.
-Non sembra nemmeno essere abitata, ma proverei ugualmente a bussare.

Tavola 3
3.1
In EFG, sulla sx, quasi di quinta, c’è la ragazza in PP, di spalle. In EFG, a MB, davanti a lei, c’è il ragazzo che si sta allontanando da lei, e si sta progressivamente avvicinando all’abitazione. Nell’atmosfera che avvolge questa situazione non sembra esserci stato nessun cambiamento.
RAGAZZA
-Fai attenzione! Questa situazione non mi piace per niente.

3.2
Controcampo della vignetta precedente.
RAGAZZO
-Ma dai! Bazzico questi posti da quando a fatica camminavo. Non preoccuparti, conosco il vecchio Edmund.

3.3 (striscia)
Campo medio laterale in alzo zero della zona adiacente all’entrata della casa. Sulla sx notiamo la ragazza che sta osservando la situazione preoccupata. Il ragazzo al centro della vignetta, leggermente spostato verso dx, in piano americano, sulla soglia e con una mano sta provando a bussare delicatamente sulla porta dell’abitazione.

3.4
Siamo nel POV del ragazzo. Dettaglio della mano del ragazzo, in leggera diagonale dall’alto, che bussa sulla pota.
FX, mano che bussa, TOC TOC!

3.5
Stessa regia di prima, solo che la mano del ragazzo si è ritirata e vediamo solo la porta.
EDMUND (f.c)
-Andatevene! Non voglio esser preso in giro un’altra volta!

3.6
PP del ragazzo, sempre nella solita posizione. Cerca di mantenere la calma; non vuole fare brutta figura con la ragazza. Dietro di lui, in BG, la ragazza continua a fissare preoccupata.
RAGAZZA
-Dai, non importa! Ci torniamo un’altra volt…
RAGAZZO
-Edmund, sono il figlio di Andy, il guardiano notturno! Sono passato a farti un saluto.

Tavola 4
4.1 (colonna affiancata a 4.2 e 4.3)
Siamo alle spalle del ragazzo. Siamo in campo medio, in leggera diagonale dall’alto. La porta si sta aprendo, ma non riusciamo ancora a intravedere nulla oltre. La voce, però, viene da oltre la porta.
EDMUND
-Ah! Che bella sorpresa…

4.2
Dettaglio di una mando di Edmund che regge un fiasco di vino.
DIDA
-…come sta tuo padre?

4.3
PPP di Edmund, in particolare concentriamoci sugli occhi. Sono occhi che ci forniscono informazioni contrastanti: sono occhi sognanti, assonnati e leggermente assenti.
DIDA
-E tu, quanto sei cresciuto!

4.4 (striscia)

POV del ragazzo. Vediamo per la prima volta Edmund stagliarsi in FI. Utilizza pure le informazioni precedenti, rielaborandole con elementi nuovi, se vuoi. In mano ha il fiasco di vino visto precedentemente. Le vesti sono abbastanza macchiate, logore: non fa altro che confermare le sensazioni avvertite precedentemente. L’idea di trascuratezza deve predominare. È la sua prima apparizione, deve essere molto scenica come entrata.
EDMUND
-Sono felice di averti qui.
-Lei è la tua ragazza?

Tavola 5
5.1
MB del ragazzo. Si è portato la mano alla nuca e guarda verso il basso. Sorride, ma è leggermente imbarazzato.
RAGAZZO
-Diciamo di sì, ecco…
-Ma ancora non è niente di definito.

5.2
PP della ragazza. Sorride, non è per niente imbarazzata.
RAGAZZA
-Certo che è definito, scemino.

5.3 (striscia)
La camera è posta, grossomodo, sopra la porta d’ingresso dell’abitazione di Edmund e siamo in campo medio, in diagonale dall’alto, dell’area adiacente a questa. In EFG abbiamo il ragazzo che sta guardando Edmund. Quest’ultimo è in FG e si sta dirigendo verso la ragazza. Quest’ultima, in BG, continua ad osservare la situazione.
EDMUND
-Seguitemi, vi porto a fare due passi e due chiacchere!

5.4 (vignetta stretta)
Lateralmente, abbiamo Edmund e la ragazza a MB. Edmund tiene in mano un barattolino di miele, “stappato”, tra le mani. La ragazza è chinata per odorarlo. Edmund sorride e la ragazza accenna un riso di curiosità nel fare questa cosa.
DIDA
-A queste terre ho donato la mia intera vita.

5.5 (vignetta un po’ più larghina)
Di quinta, al centro dell’inquadratura, abbiamo la ragazza e il ragazzo. Osservano, in contemplazione, il panorama che si staglia davanti ai loro occhi. Davanti a loro c’è Edmund che li osserva, ma con un braccio, a mo’ di presentatore, sta mostrando a loro il bellissimo panorama che si staglia davanti a loro. Il panorama è tipico della campagna più pura, senza grossi “picchi” paesaggistici, ma colpisce per la sua purezza per il suo essere incontaminata. Ovviamente, vediamo anche “presenza artificiale” data dagli attrezzi di Edmund e quant’altro; sempre piccoli elementi rispetto alla vastità del panorama. Nella mano, Edmund, tiene sempre il barattolino di miele visto precedentemente. Nell’altra mano ha sempre il barattolino di miele.
DIDA
-Mi hanno sempre ripagato, ma andando avanti con gli anni, qualcosa è arrivato a mancarmi.

5.6 (ancora vignetta abbastanza stretta)
PPP di Edmund. Sorride e vediamo gli occhi inumidirsi.
DIDA in alto a sx
-Cosa?
DIDA al centro della vignetta
-Non saprei.
DIDA in basso a dx
-Osservandovi, ho capito che ho perso troppo tempo.

Tavola 6
6.1
Dettaglio della mano di Edmund che “svita” il tappo del barattolino col miele.

6.2
MB della ragazza che guarda a filomacchina verso il basso; è leggermente perplessa.
RAGAZZA
-Ce lo fai assaggiare?

6.3
Tenendo l’inquadratura della 6.1, dettaglio della mano di Edmund “dentro il barattolino” che sta cercando di afferrare il miele con la mano. Si tratta di un miele né liquidissimo, né troppo denso.
EDMUND
-Se volete, è a vostra disposizione.

6.4
Leggero zoom in della 6.2. La ragazza ora è leggermente spaventata, a disagio.
RAGAZZA
-Ma che stai facendo?

6.5
Dettaglio della mano di Edmund che si sta spalmando il miele in faccia. Scegli pure te la zona precisa: guancia, fronte, bocca. A rifletterci forse sulla bocca è più d’impatto, ma scegli pure tu.

6.6
Zoom out della vignetta precedente. Abbiamo Edmund in PP. La faccia è ricoperta dal miele, anche i capelli, e, per quanto riusciamo a vedere, anche il colletto di ciò che indossa è lercio. Guarda in camera, verso il lettore.
EDMUND
-È faticoso vivere a pieno, ma forse non sono eccessivamente in ritardo.

6.7
Siamo alle spalle, di Edmund, in diagonale dall’alto. Edmund è in FG, lo vediamo in PA (o in FI, come ti torna meglio a seconda della prospettiva che vuoi dare alla vignetta). Davanti a lui, abbiamo la ragazza, che si sta piano piano allontanando dall’uomo. È terrorizzata. Il ragazzo è alle spalle di lei e le sta cingendo le spalle con un braccio, come per rassicurarla.
RAGAZZO
-Calmati, non c’è nulla che non va. È sempre stato un burlone il vecchio Edmund.

Tavola 7 – SPLASHPAGE che presenta due inserti in alto a sx e in alto a dx. Il contenuto degli inserti, anche se cronologicamente anteriore alla splash, verrà descritto successivamente a questa.
In leggera diagonale dal basso, abbiamo la figura di EDMUND che troneggia nella tavola. È zuppo di miele e questo gli gocciola dalle vesti, dai capelli e dalle mani per colare in terra. Ha le braccia spalancate e i palmi delle mani guardano verso l’alto. Ha gli occhi chiusi e anche la testa è rivolta verso l’alto. È completamente illuminato dal sole e sembra pienamente immerso nella natura che lo circonda. È in estasi, calmo, sereno ed ebbro di gioia. Intorno a lui, come fossero visioni e/o spiriti, prova ad abbozzare silhouette di piccoli animali, e insetti, che lo circondano, come fosse un messia, uno sciamano e/o un portatore di verità. Per la scelta degli animali, divertiti! L’importante è che siano presenti le api. Per il resto, sei libera di scegliere ciò che più ti piace raffigurare. Basta che non siano animali troppo esotici come leoni, tigri e quant’altro, ma per quanto riguarda gli animali “da bosco”, da “boscaglia”, hai carta bianca.
EDMUND
-Che meraviglia.
-Posso sentirvi una per una e se chiudo gli occhi posso perfino vedervi.
-Vi amo tutte, creature che mi circondate. Questa festa è per voi.
INSERTO IN ALTO A SX:
Dettaglio del barattolino di miele sopra la testa di Edmund. Ovviamente retto dalla mano dell’uomo.
INSERTO IN ALTO A DX:
Stessa regia dell’inserto precedente. Il barattolino di miele se lo sta rovesciando addosso.

Tavola 8
8.1
Two shot laterale dei due ragazzi a MB. La ragazza ha afferrato il ragazzo per il colletto. Il semi-terrore di poco fa ha lasciato il posto all’ira. Il ragazzo la guarda imbambolato, non sa che pesci prendere e non si aspettava che tutto finisse così.
RAGAZZA
-Ho paura! Vuoi portarmi via di qui?

8.2
Controcampo della vignetta precedente.
RAGAZZO
– Non pensavo che la situazione potesse prendere una piega simile. Saluto Edmund e andiamo.

8.3
La ragazza è in EFG, sulla sx, a MB di spalle. Il ragazzo è in FG, in PA, anch’esso di spalle e si sta dirigendo verso EDMUND, frontale in FI, che è ancora nella stessa posizione in cui lo avevamo lasciato nella tavola 7.
RAGAZZA
-Vuoi salutare quello stonato?

8.4 (striscia)
Campo medio laterale dell’area in cui si trovano i nostri tre protagonisti. Sulla sx c’è il ragazzo, sulla dx EDMUND, che ha abbandonato la sua posizione “di contemplazione estatica” e ha nuovamente assunto una postura “normale”. Guarda attentamente il ragazzo.
RAGAZZO
-Beh, allora grazie del giro Edmund! Spero di rivederci presto.
EDMUND
-Ci conto!

8.5
PP di Edmund. Sorride ed è ancora “unto” a causa del miele.
EDMUND
-Spero anche che tu abbia passato un bel pomeriggio. Porgi le mie scuse alla ragazza, non volevo spaventarla.

8.6
Controcampo della 8.4, in leggero zoom in. I due si danno la mano e si guardano negli occhi.

Tavola 9
9.1 (striscia)
Campo medio in diagonale dall’alto della zona dove si trovavano i nostri tre protagonisti. Edmund ora è rimasto solo e si sta guardando attorno.

9.2
Dettaglio della mano di Edmund che apre la porta di casa.
DIDA
-Anche per oggi, il mio l’ho fatto.

9.3
Campo medio laterale della camera da letto di Edmund. Edmund è sulla sx, sulla soglia che guarda il letto. Basta che ci sia una finestra aperta, per il resto, la camera, visualizzala come preferisci, basta che sia umile, funzionale e poco sfarzosa.

9.4
Leggero zoom in della vignetta precedente. Edmund è steso supino sul letto. Non si è cambiato e possiamo ancora notare come sia “avvolto” dal miele.

9.5
Dettaglio, in leggera diagonale dal basso, dell’orecchio di Edmund. Vediamo spuntare, dall’orecchio, una piccola ape che sembra andare incontro al lettore. L’ape è la trasfigurazione di Edmund, quindi, anche forzandola un po’, cerca di renderla dai tratti simili a Edmund, o, semplicemente, cerca di differenziarla dalle api che vedremo in seguito con dei piccoli accorgimenti a tua scelta.

9.6
Ora la camera è posta, grosso modo, dove si trova l’orecchio di Edmund. L’ape è “di spalle” e si sta allontanando dal lettore.

9.7
Siamo all’esterno. Ora l’ape sta provando a intrufolarsi dentro un alveare.

Tavola 10
10.1
Siamo all’interno dell’alveare. Cerchiamo di “romanzarlo” un pochetto, non è un racconto zootecnico, quindi possiamo prenderci qualche libertà! Mi immagino questa zona come la “hall” di un albergo di lusso, o come la corte di una lussuosa reggia. Le pareti sono ornate con queste piccole cellette e c’è molto fervore intorno ad esse: https://www.ecosia.org/images?q=interno%20dell%27alveare#id=B1939EA25D6317E618E0E1F8EB84719B2409863B. Al centro della vignetta, vorrei ci fosse la nostra ape vista precedentemente, che si trova di fronte all’ape regina, quasi come se fosse una sorta di “udienza”. Le altre api presenti sono tutte in “religioso silenzio” e osservano attentamente questo incontro.
DIDA
-L’ho incontrata, finalmente.

10.2
PP di Edmund sempre dormiente sul letto. È beato, sta sorridendo.
DIDA
-L’ho incontrata ed è stato il giorno più bello della mia vita. Se solo avessi provato a farlo quarant’anni fa…

10.3
Leggero zoom in della vignetta precedente. Edmund ha messo le labbra “a bacio”, come se stesse per baciare qualcuno sulla guancia.
DIDA
-…ma forse non sarebbe stato lo stesso. Meglio tardi che mai.

10.4
MB dell’ape Edmund e dell’ape regina. Hanno avvicinato i loro musini e “si stanno baciando”. Ovviamente dev’essere abbastanza chiaro, e il bacio non dev’essere un vero e proprio bacio. Basta che si capisca che hanno avvicinato le loro boccucce.
DIDA in alto a sx
-Ho baciato l’ape regina.
DIDA in basso a dx
-Ho baciato la vita.

 

Gabriele Bitossi

Gabriele Bitossi

Gabriele nasce nel '96 ed è da sempre appassionato di storie, in ogni loro forma. Studia italianistica all'Università di Pisa e sceneggiatura alla Scuola internazionale di comics a Firenze. Starebbe ore a parlare coi suoi personaggi preferiti... e se lo facesse già?

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