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Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

La partenza intelligente

La partenza intelligente

“Questa è la partenza intelligente
Che farà viaggiar tutta la gente
Questa è la partenza intelligente
Che farà partir, che farà viaggiar
Che farà viaggiar
Lo sciocco in blu”

Vi ricordate qual era la canzone originale? Ma sì dai, spero per voi di sì, è un capolavoro: “La canzone intelligente”, di Cochi e Renato.

L’ho presa in prestito, un po’ modificandola, perché a breve sarà ufficialmente estate e quindi vacanza.

Andando in ordine: l’estate inizia ufficialmente domani, di solito ne sono felice ma ultimamente un po’ meno perché le giornate iniziano ad accorciarsi (molto molto molto molto lentamente, ma pur sempre s’accorciano). Certo, è pur sempre estate, ma forse la sentivo più da bambino, sto diventando malinconico, boh. Comunque lasciamo perdere queste mie considerazioni personali.

In estate generalmente si fanno le vacanze, cosiddette estive, si chiamano estive perché si fanno per l’appunto in estate, se venissero fatte in altro periodo non si sarebbero chiamate estive. E fin qui siamo tutti d’accordo, giusto?

Bene, allora vado avanti.

Lo scorso anno pare che furono 35 milioni gli italiani che andarono in vacanza in estate. C’è chi preferisce il mare, chi invece la montagna. Non voglio entrare in questo dilemma.

D’estate non sono mai andato in vacanza, anche perché sto a cinque minuti dal mare, lo vedo dalla mia finestra. La montagna d’estate no, mi spiace. Comunque non so, dunque, come funzioni l’organizzazione di suddette vacanze: immagino però in modo altamente meticoloso e dettagliato.

In quest’organizzazione, fondamentale ovviamente è la partenza. Se si viaggia in treno, ok; se si viaggia in aereo, ok; ma se si viaggia in macchina? Eh, in macchina c’è la famosa partenza intelligente.

Che cos’è? La partenza intelligente è quel modo di viaggiare in auto che ci consente di evitare disagi come file interminabili che potrebbero non solo farci perdere tempo, ma anche rompere il veicolo sul quale stiamo viaggiando rovinandoci, quindi, la vacanza (grazie siviaggia.it).

Questo sistema iniziò ad andare di moda… boh, non mi ricordo quando, ma da 20-25 anni ne sento parlare, quindi non penso sia in voga da molti decenni, se poi invece è da molti decenni allora vi invito a correggermi nei commenti (però con educazione e tatto, non fatemi rimanere male) o in privato (anche con meno educazione e tatto, però sempre non facendomi rimanere troppo male).

Qual è però l’inghippo? È che finché questo mood lo utilizzavano in pochi, per quei pochi allora andava a meraviglia. Partivano per esempio in nottata, ok, ma alla meta c’arrivavano all’alba belli freschi e con poco traffico. Quando è diventata invece di moda, allora giustamente anche gli altri vacanzieri si son detti “oh, e noi invece chi siamo, quelli scemi? Anche noi faremo le partenze intelligenti” e quindi tutti a partire o in nottata o all’alba per evitare il traffico.

La partenza intelligente non è a numero chiuso, non ci sono limiti, dunque tutti potevano e possono farla, ma se tutti potevano e possono farla, il traffico aumenta e dunque non è più intelligente, ma tutt’altro.

Quindi, come e cosa fare per non rovinarsi la vacanza dal principio e arrivare alla destinazione scelta senza impazzire per il traffico e per il caldo?

Due soluzioni (secondo me):

  1. Partite dopo cena, a quell’ora traffico non c’è, partite ed arrivate in nottata, senza caldo e senza traffico. Certo, non è molto efficace però se dovete andare in albergo, perché di solito il check-in è nel pomeriggio. Vabbè, per chi ha una casa al mare o in montagna questo sistema potrebbe funzionare;
  2. Andate in treno, partite col treno dell’alba e ciao. Certo, non è molto efficace però se la distanza è considerevole e dovete fare molti cambi. Vabbè, per chi va in vacanza in un luogo non molto lontano questo sistema potrebbe funzionare.

Uffa, mi rendo conto che non ci sia un sistema che vada bene per tutti. Forse ho fallito lo scopo di quest’articolo. Tolgo pure il forse. Mi immagino i commenti pubblici e privati, sperando ovviamente che siano con un po’ d’educazione e tatto altrimenti ci rimango male.

Spesso scrivo articoli dove dò dei consigli che però, alla fine, si ritrovano spesso (o sempre) col medesimo suggerimento: fate come vi pare. Come si dice: “io non perdo mai. O vinco, o imparo” (a parlare in prima persona in questo contesto è il vacanziero). Con questo pensiero, con questo mantra, o arriverete belli in forma – vincendo – o comunque avrete trovato i bug da correggere per l’anno dopo.

Dunque. Per i vacanzieri: buon viaggio, buon divertimento, fatemi sapere e se volete mandatemi pure una cartolina, grazie. Per i non vacanzieri: divertitevi lo stesso, mandatemi pure voi una cartolina se volete, non mi piacciono le discriminazioni. Le cartoline sono democratiche.

Mi raccomando però, Nicolò con una c. Grazie!

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Nicolò Bagnoli

Nicolò Bagnoli

Nasce nel 1986, nel 2010 ha l'idea di WiP Radio di cui è il direttore, è quasi alto come Berlusconi, davanti ad un microfono può starci ore. Parlando, ovviamente.

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