#attiviste – Ildegarda di Bingen
E’ il 2012 quando papa Benedetto VI, dichiara Ildegarda di Bingen Dottore della Chiesa e completa così la sua santificazione. Viene celebrata il 17 settembre, giorno della sua morte.
Dottore della chiesa è un titolo attribuito solo in via eccezionale (infatti è stato concesso solo 37 volte ad oggi, a personalità come Sant’Agostino o Sant’ Anselmo), dopo un processo di canonazzazione “a personalità religiose che hanno mostrato, nella loro vita e nelle loro opere, particolari doti di illuminazione della dottrina, sia per fedeltà, sia per divulgazione o per riflessione teologica” .
Mi sono imbattuta solo di recente nella storia di questa donna, e la sua vita mi ha subito incuriosito moltissimo: potrei dire che abbia esercitato un certa influenza e un certo potere.
Biografia
Ildegarda di Bingen nacque nel 1098 nella regione tedesca della Renania.
La sua è una famiglia numerosa e lei è l’ultima di 10 fratelli; ricevette la sua educazione in un’ Abbazia, dove la istruì una giovane aristocratica.
Circa nel 1112 prese i voti e negli anni lesse e studiò diversi testi.
Diventò priora del monastero e poi ne fondò anche uno suo a Bingen e successivamente anche a Eibingen.
Quando aveva circa 40 anni, si dedicò anche a scrivere e parlare delle sue visioni, e fu anche autorizzata ad esporle in pubblico: questo vuol dire che si era arrivati a riconoscerle un’autorità.
Morì, sempre a Bingen, nel 1179, all’età di 81 anni.
I suoi contributi alla scienza e alla dottrina
Ildegarda scrisse: “Io sono un essere senza istruzione, e non so nulla delle cose del mondo esteriore, ma è interiormente nella mia anima che sono istruita”.
Questa frase esprime sia umiltà che decisione.
Ci ha lasciato tre libri “profetici”, nei quali parla delle sue visioni: Scivias, Liber vitae meritorum e Liber divinorum operum nel quale è rappresentato l’uomo universale.
Un’altra opera interessante fu Lingua Ignota per hominem simplicem Hildegardem prolata, nella quale descriveva una lingua di cui lei era autrice. Una lingua che doveva essere universale, per tutti gli uomini.
Per quanto riguarda il suo contributo a quelle che possiamo chiamare “scienze”, abbiamo il Liber subtilitatum diversarum naturarum creaturarum, che raccoglie tradizionalmente 2 manoscritti, Physica e Causae et curae; sono testi che raccolgono il suo sapere medico e botanico, in cui si descrivono i suoi rimedi naturali.
Di grande rilievo sono le lettere che si scambiava con personalità in vista dell’epoca, in alcune delle quali si dichiarò anche contro l’imperatore.
Rispondeva inoltre a quesiti che gli venivano inviati da altri religiosi, tutti segnali che la si ritenesse una donna ragguardevole e una personalità di spicco.
Fonti:
https://it.wikipedia.org/wiki/Ildegarda_di_Bingen
https://www.santa-ildegarda-di-bingen.it/it/s-ildegarda/article-le-sue-opere/
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https://www.wipradio.it/category/blog/dobbiamo-ambientarci/