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Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

#attiviste – Sirimavo Bandaranaike

#attiviste – Sirimavo Bandaranaike

#attiviste – Sirimavo Bandaranaike

 

Le ultime elezioni in Italia hanno visto il trionfo della destra, con il contributo schiacciante del partito Fratelli d’Italia guidato da Giorgia Meloni.

Proprio lei si accinge a diventare la prima Presidentessa del Consiglio italiano. Una faccenda non di poca rilevanza.

Oggi quindi voglio parlarvi della prima donna al mondo a diventare capo del governo, ovvero Sirimavo Bandaranaike.

 

 

Sirimavo Ratwatte nacque a Balangoda, in un distretto a sud dello Sri Lanka (allora Ceylon), nel 1916. Frequentò scuole cattoliche, e si dedicò agli altri.

Quando sposò Solomon Bandaranaike, lei aveva 24 anni e ne assunse il cognome.

Solomon era un avvocato e aveva studiato in Inghilterra, in patria invece si dedicò alla politica diventando Ministro delle Amministrazioni locali.

Nel 1951 venne fondato lo Sri Lanka Freedom Party, partito per la libertà dello Sri Lanka, così Solomon entrò in parlamento all’opposizione e nel 1956 diventò Primo Ministro.

 

Nel 1959 un tragico evento cambia il corso della vita di Sirimavo: suo marito viene assassinato da un estremista, un monaco buddhista.

 

Ne seguì un periodo di caos e di profonda instabilità politica. Il governo  in carica crollò, quello successivo riuscì a stare in piedi  solo per pochissimo tempo.

 

Nel 1960, chi prese in mano il partito fu proprio Sirimavo Bandaranaike, che venne eletta all’unanimità presidente del SLFP, e poi anche primo ministro.

Il partito era di estrazione nazionalista, e le misure messe in atto riguardarono la lingua usata usata dalla burocrazia (dall’inglese al cingalese), e anche le nazionalizzazioni.

Il periodo in cui stava entrando lo Sri Lanka era di crisi, energetica e sociale; Sirimavo lo attraversò, non senza difficoltà.

Nel 1965 terminò il suo primo mandato, ma non venne rieletta.

 

Dal 1970 al 1977,  fu di nuovo al governo per il suo secondo mandato. Questo fu un periodo particolarmente delicato: andò al governo in una coalizione con una fazione comunista e si trovò a fronteggiare un momento di scontri etnici e sociali.

 

 

Nel ’77 perse nuovamente le elezioni e venne accusata di abuso di potere, poi privata dei diritti civili per 7 anni.

 

Sirimavo vinse le elezioni e tornò come primo ministro nel 1994, anno in cui, proprio sua figlia Chandrika assunse la carica di Presidente della Repubblica.

 

Nel 2000 si ritirò per problemi di salute e poco dopo morì per un infarto.

 

Nel 1974 Oriana Fallaci scrisse “Interviste con la storia” e in quella con Sirimavo non affrontò solo il tema della politica, ma anche della difficile posizione della donna, che per assumere ruoli di potere deve sempre far conciliare le sue due anime: la donna di potere, la madre di famiglia.

Paradossalmente, la fatica e l’ingiustizia d’esser donna ci è dimostrata proprio dalle due donne che son giunte in cima alla piramide. E ti viene un dolore rabbioso a scoprire che un uomo con un destino può seguirlo senza rinunciare alla famiglia, all’amore. Una donna no. Per una donna, le due cose non possono coesistere. O coesistono solo nella tragedia“.   Commentò.

 

Spesso, soprattutto i partiti all’opposizione, chiamavano Sirimavo “la vedova piangente”, perché succedeva di tanto in tanto, che si trovasse a piangere anche durante le uscite pubbliche. A Oriana Fallaci lei disse:

“Non mi sono mai vergognata delle mie lacrime, perché non sono mai state gratuite e, se gli uomini politici sapessero piangere un poco, il mestiere di governare sarebbe una faccenda più umana.”

 

 

 

 

Fonti:

“Interviste con la storia” di Oriana Fallaci, 1974

https://www.ilpost.it/2012/07/20/chi-era-sirimavo-bandaranaike/

https://it.wikipedia.org/wiki/Sirimavo_Bandaranaike

https://tg24.sky.it/mondo/approfondimenti/sirimavo-bandaranaike

Silvia Cavaliere

Silvia Cavaliere

Ha studiato diritto, ma la sua passione è da sempre la scienza legata all'alimentazione e alle risorse, soprattutto agricole.

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