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Testo Firenze: alla Leopolda non la solita fiera del libro

Testo Firenze: alla Leopolda non la solita fiera del libro

Da quest’anno anche Firenze avrà il suo salone del libro: si intitola Testo, sarà a ingresso gratuito e debutterà dal 25 al 27 febbraio alla Stazione Leopolda.

Visto che manca ancora una settimana, approfittiamo per saperne di più e, nel caso, organizzarci al meglio per il prossimo weekend!

Testo 2022: il primo salone del libro a Firenze

Testo FirenzeOrganizzata da Stazione Leopolda e Pitti Immagine e ideata da Todo Modo (tra le più importanti librerie indipendenti in Italia), la fiera del libro doveva vedere la luce già due anni fa, ma è stata più volte rimandata causa Covid. Saranno tre giorni dedicati al mondo dell’editoria e ai suoi protagonisti, con circa settanta case editrici partecipanti. Come si legge sul sito dedicato:

“Testo è il nuovo progetto che racconta come nasce un libro: da come si scrive a come si pubblica, come si traduce, come si disegna, come si vende fino a come si legge.

Un appuntamento annuale per lettori e addetti ai lavori che propone una visione in profondità del mondo dei libri e porta a Firenze la migliore editoria, tra grandi gruppi e indipendenti. Con una selezione di titoli e novità letterarie, ospiti da tutto il mondo e un ricco programma di presentazioni, incontri ed eventi coordinato da un team di curatori trasversali al mondo della scrittura.”

La partecipazione a tutte le attività previste per la fiera del libro di Firenze è gratuita, previa registrazione sul sito dell’evento.

Prossima fermata: Testo, stazione Leopolda

Testo FirenzeAlla Leopolda verrà ricreato il ciclo di vita del libro attraverso un percorso in sette stazioni, affidate ad altrettanti “Capistazione”, ovvero esperti del settore. Si parte con Il manoscritto – come si scrive un libro (a cura di Luca Briasco, editor di narrativa straniera e traduttore), Il risvolto – come si pubblica un libro (Andrea Gessner, editore di Nottetempo), La traduzione (Beatrice Masini, direttrice editoriale di Bompiani), Il segno – come si disegna un libro (Giovanna Silva e Chiara Carpenter di Humboldt Books). E poi Il racconto – come si parla di un libro (Leonardo G. Luccone, direttore dell’agenzia letteraria Oblique), La libreria – come si vende un libro (a cura di Maddalena Fossombroni e Pietro Torrigiani di Todo Modo) e Il lettore (Riccardo Ventrella, responsabile delle relazioni internazionali della Fondazione Teatro della Toscana).

Queste sette tappe costituiscono la guida attraverso cui Testo presenterà al pubblico un’accurata selezione di titoli e laboratori a tema, legati appunto alle sette stazioni. L’obiettivo è raccontare come si diventa un libro: dalla scrittura, alla traduzione, passando per la grafica ed altri ambiti dell’ecosistema libro. Gli appuntamenti saranno tenuti dagli stessi “Capistazione” e da altri professionisti.

IperTesto: percorsi guidati

Non la solita sequenza di stand che vediamo nelle varie fiere dell’editoria, ma qualcosa di decisamente più accurato anche a livello di allestimento. D’altronde, se l’organizzazione è in mano a Pitti, non poteva che essere così. Si propone infatti una modalità alternativa e interattiva per muoversi all’interno degli spazi della Leopolda. Un programma di percorsi guidati che chiama in causa librai, bibliotecari, critici letterari, influencer, autori, e i rappresentanti di altre rassegne dedicate ai libri. Ogni guida proporrà un proprio percorso, seguendo un titolo-tema, un filo conduttore, un’intuizione, una passione. In base al percorso, verranno scelti sette tavoli (e quindi sette editori), presso cui fermarsi e sette libri di cui parlare.

Gli ospiti di Testo

L’ospite più atteso è lo scrittore israeliano Eshkol Nevo, autore del romanzo di culto La simmetria dei desideri e di Tre piani, da cui Nanni Moretti ha tratto il suo film (27 febbraio alle 15). Ma anche la newyorchese originaria di Addis Abeba Maaza Mengiste, vincitrice del Premio von Rezzori 2021 e lo scrittore e viaggiatore olandese Jan Brokken. E poi lo scrittore marsigliese Régis Jauffret, voce di rilievo della narrativa francese, e la scrittrice messicana Guadalupe Nettel, tra gli autori più originali della letteratura latinoamericana contemporanea.

Molto nutrita anche la presenza degli autori italiani: da Veronica Raimo a Nadia Terranova, da Antonio Manzini a Chiara Valerio, e ancora Massimo Carlotto, Marco Peano, Fabio Bacà, Daniele Mencarelli. Ma anche Caterina Soffici, Laura Pezzino, Vanni Santoni, Elena Stancanelli, Concita De Gregorio e Luca Sofri. Da segnalare anche un omaggio a Gianni Celati, scrittore, traduttore e critico letterario italiano recentemente scomparso, affidato a Stefano Bartezzaghi. E poi un focus sul rapporto tra cultura e impresa a partire dalla figura di Adriano Olivetti.

 

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Simone Gasparoni

Simone Gasparoni

Classe 1995, studio Filosofia all'Università di Pisa. Allievo ortodosso di Socrate, ho sempre pensato che le parole siano roba troppo seria per abusarne (lo so, lo so, detta così sembra una scusa degna del miglior cerchiobottismo, per dirla in gergo giornalistico). Romantico per vocazione, misantropo per induzione. Attualmente, in via di riconciliazione con il genere umano attraverso la musica, l'arte, la cultura. Per ora, sembrano buone vie. Oltre che all'Unipi, potete trovarmi in giro in qualche locale o teatro a strimpellare la tastiera. O, con più probabilità, a casa mia. P.S. Ecco, l'ho già fatta troppo lunga...

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