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Corona Virus: 6 delle fake news più famose e contagiose

Corona Virus: 6 delle fake news più famose e contagiose

1. Il nuovo coronavirus si trasmette per via alimentare.

FALSO. Il Sars-CoV-2 causa complicazioni respiratorie, specialmente in individui con patologie pregresse. Le malattie di natura respiratoria, normalmente, non si trasmettono con gli alimenti. Ciò non toglie che non dobbiate rispettare le classiche norme igienico-sanitarie, indipendentemente dall’emergenza in atto: mentre cucinate o manipolate alimenti, evitate il contatto tra alimenti crudi e cotti e lavatevi le mani frequentemente.

Il Corona virus non vi attaccherà, ma le tossinfezioni sono da sempre dietro l’angolo!

2. Ci si può infettare bevendo l’acqua del rubinetto.

FALSO. Stessa cosa vale per l’acqua del rubinetto. No worries babes, è sicura. Le pratiche di depurazione, le condizioni ambientali a cui è sottoposta, e la fase finale di disinfezione sono efficaci nell’abbattere i virus – e non solo.

3. Chi abita in zone con clima caldo umido è più a rischio di infezione da nuovo coronavirus.

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FALSISSIMO. È una pandemia, giusto? Il che significa che questa situazione ha colpito tutto il globo, chi più chi meno. Andatelo a raccontare agli Iraniani che vivono prevalentemente in un clima arido o agli Stati Uniti che vivono in un puzzle di fasce climatiche. Il nuovo coronavirus può essere trasmesso in tutte le aree terrestri, comprese quelle con clima caldo e umido.

4. Se sovrappongo più mascherine sul viso sono più protetto dal CoViD-19.

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FALSO. Gli strati di cipolla su bocca e naso non sono utili. Le mascherine aiutano a limitare la diffusione del virus (secondo certi criteri), ma il loro utilizzo deve essere adottato in aggiunta ad altre misure igienico-preventive, già illustrate ampiamente da molti enti nazionali. Inoltre, raccomando, l’uso razionale delle mascherine per evitare inutili sprechi di risorse preziose: ci sono medici, infermieri ed operatori sanitari che non ne hanno abbastanza o famiglie che le hanno viste solo in televisione. Pensateci e se potete, regalatele.

5. Le zampe ed il pelo dei nostri animali da compagnia possono essere veicolo di coronavirus e vanno “sterilizzate” con la candeggina.

Già solo il termine sterilizzare in questo contesto, mi fa rabbrividire. In ogni caso, è FALSO. Non ci sono attualmente evidenze scientifiche riguardo ai nostri amici a quattro zampe (o due, non voglio fare discriminazioni di specie). Nonostante ciò, prodotti aggressivi a base alcolica e candeggina non vanno assolutamente usati per disinfettare le zampe dei nostri pelosotti al rientro da una passeggiata, nemmeno diluendo queste sostanze in acqua. Questo non significa che non possiamo provvedere alla loro igiene. In tal caso prodotti specifici senza aggiunta di profumo o semplicemente del sapone neutro sono sufficienti. Per il mantello basta un panno umido ed una bella spazzolata. Saranno splendenti, profumati e felici in quarantena.

Vi ho allegato una foto dei miei, giusto per mostrarvi la loro bellezza e spensieratezza.

6. Non è vero che i fumatori rischiano più degli altri di ammalarsi di CoViD-19.

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Sfortunatamente per me e per moltissime persone che conosco questa notizia è FALSA. Secondo l’OMS è molto probabile che i fumatori siano più vulnerabili al virus SARS-CoV-2, in quanto tenere le sigarette in mano fa sì che le dita (ed eventualmente le sigarette contaminate) vengano a contatto con le labbra, il che aumenta la possibilità di trasmissione del virus.

Vi lavate le mani sempre e comunque, dopo ogni sigaretta, così tanto da averle screpolate? Bè, i fumatori potrebbero soffrire di una malattia polmonare sottostante e sicuramente hanno una ridotta capacità polmonare, il che aumenta notevolmente il rischio di sviluppare forme di malattia gravi, come – ahimè!– la polmonite.

 

Se avete dubbi sulle notizie che vi arrivano da amici, parenti e giornali, informatevi sempre. E, se la ricerca di articoli scientifici non vi entusiasma, scrivetemi. Non sono un oracolo, ma una laureata in Biologia (quasi dai, mancano 14 giorni!) e sono felice di aiutare, nel mio piccolo, nel settore della comunicazione della scienza.

Sarah Rijli

Sarah Rijli

Sarah, ha raggiunto la temuta soglia dei 27 anni ed è un miscuglio di nazionalità diverse. Vive – quasi beatamente – tra i colli fiorentini e senesi, con tre gatti ed un giardino che non usa mai. Traveller per necessità e laureata in Biologia nella vita quotidiana. Sempre pronta a documentarsi scientificamente sulle ultime tendenze, con tanto entusiasmo e una punta di cinismo. Perennemente alla ricerca della felicità e dei prodotti cosmetici perfetti.

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