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Recensione “La vita che sei”, Barbara Pozzo

Recensione “La vita che sei”, Barbara Pozzo

Ciao a tutti e benvenuti ad una nuova Rece-dibattito! Oggi parliamo di un libro apparentemente semplice.

 

LA VITA CHE SEI

di Barbara Pozzo

 

Editore: BUR

Pagine: 208

Prezzo: 9.90 

Per l’Universo tu non sei una goccia in un oceano. Tu sei l’intero oceano in una goccia. Questo è un piccolo libro che nasce da una grande consapevolezza: viviamo in un universo misterioso ma buono, che è dalla nostra parte qualunque cosa accada. Attraversiamo l’esistenza lottando per l’equilibrio, tra gioia e dolore. La sofferenza prima o poi tocca la vita di tutti e quando questo avviene ci sentiamo fragili, dimentichiamo che ogni evento ha un senso e uno scopo ben precisi nel grande disegno dell’Universo, ci domandiamo perché stia succedendo proprio a noi. Questo libro non dà risposte, non spiega, non predica, non vuole convincere o fornire soluzioni. Propone un diverso modo di guardare la realtà, invita a fermarsi per riflettere, per abbracciare la prospettiva dell’Universo, dell’Amore, per entrare in contatto con noi stessi, per tornare a Casa. Questo libro chiede al lettore di credere o di non credere, invita a prendere una posizione. Si o no. Così potremo ricordarci chi siamo, rimettere a posto i pezzi, diventare uno. Undici. Noi stessi. La vita che siamo.”

 

Tengo a ricordarti che questo non è un libro di ricette o di pratiche da eseguire, ma una <<meditazione>>.

Il libro è scritto in modo molto semplice, lineare. Ma, nella sua semplicità, porta con sé molte riflessioni piene di significato. E’ composto da 24 capitoli, che più che capitoli sono meditazioni su diversi aspetti della nostra vita: la differenza tra la felicità e la gioia, l’approccio con il dolore e le difficoltà, l’amore.

Proprio perché sono dei capitoli-meditazioni, la scrittrice ci consiglia sin dall’inizio di non leggere questo libro tutto d’un fiato e mai più di un capitolo alla volta, proprio per “darsi il tempo” di assimilare le parole scritte sulla carta e meditare su ciò che si sta leggendo.

A volte, ciò che chiamiamo tragedia, disastro o un grosso errore è l’opportunità che ci sta fissando dritto in faccia.

Fatte queste premesse, per me il libro è un classico da tenere sempre a portata di mano. Oltre a guidarti nel trovare “la vita che sei”, ti mostra che nella vita non è sempre tutto bello e tutto fantastico; ma che il dolore e le difficoltà sono delle opportunità che l’universo ti dà per crescere.

Possiamo controllare come rispondiamo a ciò che ci succede, ma non possiamo controllare ciò che ci succede.

Chi di noi non ha mai pronunciato, almeno una volta nella vita, queste parole: << Perchè capitano tutte a me?!>> ? Beh, io le pronuncio spesso e quindi mi inserisco nel club e anche tu sei il benvenuto.  Questo libro ci insegna a guardare gli avvenimenti che fanno capolino nella nostra vita in un’altra prospettiva. Ma, lo sappiamo bene, cambiare prospettiva non è semplice: è un lavoro che si compie tutti i giorni, un lavoro che impegna il nostro animo, la nostra coscienza. Infatti, come ben sappiamo, molto spesso rimandiamo tante cose ad un altro momento, un momento per noi più idoneo…

La scrittrice vi dà una notizia….

quel momento, quel momento in cui ci sarà più calma, più stabilità, più tranquillità, più (decidete voi quale parola mettere al posto delle parentesi), NON. ARRIVERÀ. MAI.

La mente dice: quando ogni cosa sarà a posto, allora sarò in pace.

L’anima dice: quando troverai la pace, ogni cosa andrà a posto.

Azzarderei con il dire (azzardo perché questo è quello che io personalmente ho percepito leggendo, poi capace che chi ha letto ha dato per scontata questa cosa) che questo libro nutre la nostra autostima e ci fa riscoprire la nostra anima, perché tutto parte proprio da lì; solo che noi l’abbiamo dimenticata, nascosta, sotterrata dall’insicurezza, dal dolore, dalla paura…

Vorrei dilungarmi e raccontarvi tutte le mie emozioni e opinioni che ogni capitolo ha suscitato in me, ma risulterei logorroica e non vi spronerei a leggere questo libro. Il mio consiglio è di leggerlo e di imparare a riscoprire la vita che siete.

Tu non sei le tue difficoltà.

Tu non sei le condizioni in cui vivi.

Tu non sei la tua sofferenza.

Tu non sei la tua storia.

Puoi esserne consapevole, fare il lavoro interiore necessario e rimanere connesso con chi realmente sei.

Chi sei è sempre assolutamente libero.

e, giuro, vi lascio solo un altro piccolo pezzo che mi ha colpito molto e che spero possa colpire anche voi e poi vi saluto; E’ un pezzo che è girato molto sui social e che mi ha convinto a leggere il libro e che descrive molto bene il “cambio di prospettiva” che vi descrivevo poco sopra.

Stanca di aspettare che arrivasse un principe a salvarla, la principessa raccolse tutto il suo coraggio, impugnò la spada e andò dritta verso il drago per ucciderlo.

<<Non ho paura di te!>> gli gridò, anche se dentro di sé tremava. Il drago la guardò negli occhi stupito e le disse: <<Non c’è davvero alcun bisogno di essere violenti. io non ti ho detto di rimanere, anzi mi sono sempre chiesto perché restassi così a lungo>>.

<<Bene allora>> rispose la principessa, in grande imbarazzo. E non appena si allontanò dalla tana del drago realizzò che ciò che l’aveva davvero imprigionata erano le sue paure e l’attesa che qualcuno si facesse avanti per salvarla, mentre lei stessa avrebbe potuto salvarsi da sola in qualsiasi momento.

 

Siamo noi gli artefici della nostra vita. Facciamoci caso.

 

 

Rachele Bini

Rachele, 31 anni. Una, Nessuna, centomila. Copywriter e amante della comunicazione, la scrittura è il suo pane quotidiano. Ha gestito un Ufficio Stampa per una piccola Casa Editrice Indipendente. Aspirante Giornalista, scrive per "Il Tirreno".

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