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Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

Mi presento, un saluto e vi cambio il clima.

Mi presento, un saluto e vi cambio il clima.

Buongiorno e Buona domenica a tutti.

Benvenuti a “Sunday Blog Sunday” la mia prima rubrica che uscirà ogni due settimane di domenica.

Parlerò prevalentemente, ma non solo, della forma d’arte più bella che esiste da sempre: la donna.

No, scusate.

Parlerò prevalentemente, ma non solo, della forma d’arte più bella che esiste da sempre, dopo la donna: la musica.

Ci sono tante forme d’arte: la pittura, la scrittura, il cinema, la poesia, la fotografia ecc. ma credo che la musica sia quella più alla portata di tutti. In macchina, ad esempio, non ci mettiamo a leggere, sarebbe davvero un pericolo, NON FATELO. Sotto la doccia, non scattiamo foto, non tutti almeno, non io. Quindi, l’ascoltare, il canticchiare una canzone o dedicare l’intera vita a questa grande passione, rende la musica per tutti il sottofondo indispensabile, la cornice della nostra vita.

Esistono persone che dedicano appunto tutte le loro energie, le loro risorse a questa grande passione e fanno della musica la loro ragione di vita. I musicisti. Questo essere ormai quasi mitologico, ahimè in via d’estinzione, costretti a mangiare chilometri di autostrada sacrificando ore di sonno o tempo agli affetti più cari per inseguire il loro obiettivo ed arrivare un giorno a guardarsi indietro e dire: sì, io l’ho fatto. Grandi.

È proprio su di loro che involontariamente dedicherò questa rubrica. Sui musicisti. O meglio, sulla musica suonata, quella bella, quella sana. Quella dove si percepisce l’impegno, il sacrificio dei ragazzi che intraprendono questo tipo di attività. Parlerò dai Beatles al pensionato che a 70 anni con l’artrosi inizia a suonare uno strumento. Grande.

Perché la passione è come l’amore, non ha età. (frase fatta. Seneca, spostati) Però quando ti prende dentro difficilmente ti abbandona e se lo fa non è mai in maniera definitiva. Siamo sempre noi ad abbandonarla, mai il contrario. Anzi, spesso la abbandoniamo, poi magari passiamo un periodo buio e la passione ritorna, come a dirci “io ci sono”.

Abbiamo bisogno delle nostre passioni. Sempre. E anche quando la musica non è la nostra passione primaria, ne abbiamo bisogno ugualmente. Capite perché la reputo la forma d’arte più bella? Ma ve la immaginate una vita senza musica? (altra frase fatta, mamma mia) Senza la canzone alla radio mentre vai al lavoro, senza la musichina della pubblicità o la segreteria telefonica di qualche azienda. Anche tu che stai leggendo ora, probabilmente stai ascoltando della musica e se così non è sicuramente hai una canzone in testa. Ne sono sicuro.

musica

Ma in questa rubrica parlerò anche di altro. Non vi servirò argomenti troppo pesanti, non è da me e poi ricordiamoci che questo blog esce pur “sempre di domenica” come canta il grande Daniele Silvestri.

Grazie del tempo che mi avete dedicato leggendo questo articolo di presentazione oltre a quello che mi dedicherete leggendo i prossimi. Un grazie speciale lo voglio dire al grande Nicolò.

Spero di far contento anche il buon vecchio Vasco che con le domeniche non è mai andato d’accordo. Vabbè che lui odia anche i lunedì. Ma questa è un’altra storia.

 

Matteo Minuzzi

Matteo Minuzzi

Matteo Minuzzi, vive da 31 anni (cioè da quando vide la luce per la prima volta) a Pramaggiore, un paese in Veneto al confine con il Friuli. Appassionato di musica, sport e lettura suona per alcuni anni la chitarra in una party band del territorio.

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