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Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

NOW AND THEN (The Beatles)

NOW AND THEN (The Beatles)

NOW AND THEN (The Beatles)

Paul McCartney – basso, chitarra acustica, piano, cori
John Lennon – pianoforte, voce
George Harrison – chitarra elettrica solista, chitarra acustica, cori
Ringo Starr – batteria, cori, tamburello
Musicisti aggiuntivi

Produttore: Paul McCartney, Giles Martin

 

 

 

 

 

 

 

Io lo so che è vero
È tutto merito tuo
E se ce la faccio
È tutto merito tuo

 

 

 

Ma ora e allora
Se dovessimo ricominciare da capo
Beh, noi sapremo di sicuro
Che io ti amo
.

Il brano

“Now and Then” è un brano di John Lennon.

Lennon compose questa canzone nel 1977 registrandola su una cassetta scrivcendoci poi “per Paul”. Fu la stessa Yoko a consegnarla a Paul McCartney nel 1994.

 

Non voglio perderti
Né costringerti o confonderti
Oh no, no mia cara
Ma se proprio dovessi andartene
Se dovessi andartene, bé il motivo sei tu

 

 

Ora e allora
Mi manchi
Ora e allora
Voglio che torni da me
Finché non tornerai da me

Registrazione e accordi

Scegliamo di riportare integralmente, e ci scusiamo per la lunghezza ma ci è sembrato doveroso, la storia completa della realizzazione di questo progetto con un estratto dal sito Billboard.it

[Senza alcun dubbio aver voluto strenuamente lavorare su quella melodia che John Lennon aveva lasciato quasi come fosse un delicato, intimo lascito per i suoi ex compagni di band, è stato alla fine un atto non solo dovuto a John, ma anche una sfida alla fine riuscita. Nonostante una gestazione che non è stata semplicissima. John aveva registrato a casa sua alla fine degli anni ’70 e ci avevano già provato per la prima volta nel febbraio 1995 Paul, Ringo e George che era ancora in vita, come parte del progetto The Beatles Anthology.

Ma Now And Then rimase incompiuta, proprio a causa delle impossibili sfide tecnologiche implicate nel lavorare con la voce che John aveva registrato su una cassetta. Ma il recente sistema software sviluppato da Peter Jackson e dal suo team e utilizzato durante la produzione della serie di documentari Get Back, ha finalmente aperto la strada alla separazione della voce di John dalla parte del pianoforte. Di conseguenza, la registrazione originale è stata riportata in vita e rielaborata con il contributo di tutti e quattro i Beatles.

Questa straordinaria storia di archeologia musicale riflette l’infinita curiosità creativa e la passione condivisa dei Beatles per la tecnologia. Segna il completamento dell’ultima registrazione che John, Paul, George e Ringo realizzeranno insieme e celebra l’eredità della band più importante e influente nella storia della musica popolare. Il documentario Now And Then – The Last Beatles Song, disponibile sul profilo ufficiale YouTube dei Beatles e diretto da Oliver Murray, racconta il movimentato viaggio verso la realizzazione di Now and Then. Che si è svolto nell’arco di cinquant’anni ed è il prodotto di conversazioni e collaborazioni tra i quattro Beatles che continuano ancora oggi.]

 

 

So che è vero
È tutto merito tuo
E se te ne vai via
So che non potresti mai restare

 

Di seguito gli accordi nella notazione inglese e a seguire un breve tutorial video:

[Intro]
Am G6 Am G6

[Verse 1]
Am G6
I know it’s true
Am G6
It’s all because of you
Am Fmaj7
And if I make it through
E E7 E Asus4 Am
It’s all because, of yoooohooohooh

[Verse 2]
Am G6
And now and then
Am G6
If we must start again
Am Fmaj7
Well, we will know for sure
E E7 E Am/E E7* Asus4 Am
That I-iii-iii-ii, will love you

[Chorus]
G Bm
Now and then, I miss you
Em Am D
Oh, now and then, I want you to be there for me
Am D
Always to return to me

[Verse 3]
Am G6
I know it’s true
Am G6
It’s all because of you
Am Fmaj7
And if you go away
E E7 E Am/E E7* Asus4 Am
I know you’ll neeeever stay-aaaayay

[Chorus]
G Bm
Now and then, I miss you
Em Am D
Oh, now and then, I want you to be there for me

[Solo]
| Dm | Dm | C | C |
| Dm | Dm | C | C |
| Em | Em | Am | Am |
| D | D | Dm | G |

[Verse 4]
Am G6
I know it’s true
Am G6
It’s all because of you
Am Fmaj7
And if I make it through
E E7 E Am/E E7* Asus4 Am
It’s all because, of yoooohooohooh

[Outro]
(Am) G6 E7
Am G6 E7
Am Asus4 G6 Fmaj7 E Am

 

 

Ora e allora
Mi manchi
Oh, ora e allora
Voglio che torni da me
Ora e allora
Mi manchi
Ora e allora
Voglio che torni da me
Ora e allora

Live e cover

Ovviamente non esistono cover e live di questo brano, ma il bellissimo clip del grande Peter Jackson.

 

Saluti

E’ con questo video che vogliamo salutarvi e ringraziarvi di averci seguito in questi anni in cui abbiamo cercato di raccontare,  canzone per canzone, quello che possiamo definire il gruppo che ha contribuito ha fare la storia della musica del novecento.

Il brano è perfetto per apprezzare un passato indimenticabile e allo stesso tempo auspicarci un futuro migliore di questo presente.

Ciao.

Ernesto Macchioni

Ernesto Macchioni

Il mare in tempesta fu improvvisamente colpito ai fianchi da un milione di tonnellate di olio. Fu così che venne alla luce Ernesto Macchioni in un'inaspettata giornata d'estate in pieno novembre 1961. La finestra fu finalmente aperta, Ernesto si affacciò e venne invaso da un fiume di luce e salmastro. L'infanzia la passò a cercare di capire se era meglio saper giocare a pallone o ascoltare la musica. Scelse la seconda ipotesi, senza rendersi conto di quanto si sarebbe complicato la vita. Il mare lo guardava perplesso. Faceva le scuole medie quando imparò a suonare la chitarra. Divenne amico intimo di Francesco Guccini, Francesco De Gregori, Lucio Battisti, cercando di scacciare l'inopportuna presenza di Claudio Baglioni. Erano amici fidati, a loro non importava se non sapevi giocare a calcio. Il mare scuoteva la testa. Alle superiori si illuse che il mondo era facile e cambiò religione diventando comunista. Bussarono alla porta di casa gli Inti-illimani e li fece entrare. (Battisti lo nascose nell'armadio). Claudio Lolli chiese "permesso" e lo fece accomodare. Pink Floyd e Genesis erano degli abitué ormai da tempo. La casa era piena di gente. Sua madre offriva da bere a tutti (ma non riuscì mai a capire cosa ci faceva quel ragazzo riccioluto rintanato fra i vestiti). Il mare aspettava. Venne l'ora provvisoria del buon senso e del "mettisufamiglia". La chitarra si era nel frattempo trasformata in un pianoforte. La casa era grande adesso e, oltre ai figli, poteva contenere anche vecchi giganti come Chet Baker e Miles Davis, lo zio Keith Jarrett e il nipotino Pat Metheny. La moglie offriva da bere a tutti, compreso Lucio Battisti che si era da tempo tolto la polvere dell'armadio di dosso. Qualcuno aveva infranto i sogni e il muro di Berlino, scoprendo che era fatto di carta come loro. Il mare si fece invadente e, stanco di aspettare, entrava anche in casa nei momenti più inopportuni. Era una folla. Quando Ernesto decise di far entrare anche Giacomo Puccini, Giuseppe Verdi e Gabriel Fauré la situazione cominciò a farsi insostenibile. Soprattutto quando il nostro protagonista scoprì che tutti, ma proprio tutti, compreso Francesco Guccini, sapevano giocare a pallone. Era un caos indefinibile vederli giocare fra le stanze, scoprire che De Gregori poteva benissimo entrare in sintonia con Giacomo Puccini e servirgli un assist da campionato del mondo preciso sulla testa. E tutto sotto lo sferzante vento di libeccio che infuriava in tutta la casa. Il mare si godeva le partite con un braccio sulla spalla di Ernesto, in totale stato confusionale. Quando in casa entrò Wolfang Amadeus Mozart la casa scoppiò. Ernesto lo trovarono sorridente fra le macerie. Lo videro togliersi i calcinacci dalle spalle, prendere un pallone e cominciare a palleggiare (un po' impacciato a dire il vero). Qualcuno giura di aver visto Lucio Battisti, con indosso una giacca di Ernesto, allontanarsi allegramente a braccetto con Giuseppe Verdi. Il mare, un po' invecchiato, respirava adagio sulla battigia.

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