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Rabbia: parliamo di emozioni!

Rabbia: parliamo di emozioni!

Oh oh, volete un pippone su come gestire le emozioni? Beh non lo troverete certo qui. Però possiamo parlarne, per cercare di capirle un po’ di più. Partiamo dalla rabbia. Vi va?

Rabbia, mia amica. Lo so, non tutti di voi mi conoscono così bene. Io amo essere in pace, rido sempre e cerco di mandarla sempre in vacca. Ma in realtà mi arrabbio tanto. Divento tipo Hulk, soprattutto in coppia, e posso fare paura.

In realtà ho sempre odiato la mia rabbia, mi ha sempre messo in imbarazzo. Ho profonda stima di chi si incazza e poi dopo non si fa troppi problemi. Per me è stata sempre motivo di vergogna.

Nel corso di coaching dell’anno scorso però ho iniziato a farci pace. Innanzitutto sapevate che a seconda di che emozione proviamo saremo propensi di più a agire o a stare fermi? Esatto. La rabbia ad esempio è una di quelle che ci fa agire, la tristezza invece solitamente ci fa stare fermi.

Ma torniamo a parlare di rabbia: l’identikit!

La rabbia è una delle emozioni basiche che sono servite all’essere umano per evolversi, come la paura e la tristezza. In questo caso, l’ira, è sempre stata utile per difendere i propri limiti e confini. Al giorno d’oggi non abbiamo più necessità di difendere i nostri limiti e confini con la violenza fisica, però questa emozione è rimasta ben radicata in noi. Non è un caso che quando ci arrabbiamo aumenta anche la forza fisica che abbiamo. E’ la stessa emozione che produce dei meccanismi volti a risolvere il problema.

I motivi che possono farci arrabbiare sono tantissimi e i modi in cui possiamo reagire altrettanti. Tendenzialmente però il motivo scatenante della rabbia è la frustrazione. Ci sentiamo frustrati perché siamo bloccati nel traffico, perché il nostro amato non soddisfa le nostre aspettative, perché i nostri figli non ci ascoltano e così dicendo…

Possiamo pensare alla rabbia anche come energia. L’energia di cui parliamo è il desiderio di ottenere qualcosa, e quando qualcosa ostacola il raggiungimento del nostro desiderio avviene un sovraccarico di energia che se non correttamente incanalato può creare un cortocircuito.

La rabbia come energia in sovraccarico.

Quello che c’è da tenere bene a mente è che il sovraccarico va bene. Cioè è sempre servito per innescare un’azione che portasse al compimento del desiderio.

Il fatto è che al giorno d’oggi se il sovraccarico non viene incanalato bene, questo invece di portare alla risoluzione del problema si converte in parte del problema stesso.

A me succede di arrabbiarmi soprattutto in coppia, e forse trovo la spiegazione nelle prossime righe che sto per scrivervi.

Una volta capito che la rabbia è necessaria andiamo allo step successivo, quando è che decidiamo di usarla per peggiorare la situazione? 🤣

Qui entra in gioco la nostra mente, di solito la distruzione avviene quando la nostra mente pensa che l’ostacolo che ci è stato posto davanti, è stato posto davanti a noi intenzionalmente, come attacco personale, in questo caso faremo all’ostacolo quello che pensiamo voglia essere fatto a noi: distruggerci. Che se ci pensate è il principio di ogni battaglia.

Ed ecco svelato perché è proprio in coppia che do il meglio di me. Ma come, proprio tu che dovresti capirmi così tanto mi poni questo ostacolo? Mi fai questa minaccia? ATTACCHIAMOOOOOOOO! Dai conosco per lo meno 4 o 5 di voi che fanno altrettanto!

Ad ogni frustrazione il nostro cervello cercherà di trarre conclusioni relative alla causa che l’ha prodotta e quindi calcoliamo se esiste un’intenzione malevola o no. In caso non ci sia, a volte la frustrazione rimane ma non sfocia in un cortocircuito.

Cosa fare con la rabbia nel 2023?

Non sono sicura di saperlo, anche perché certe parole rimangono scritte nei meandri del web e nelle mani delle persone sbagliate potrebbero sortire effetti sbagliati.

Da buona coach riassumerei il mio piano d’azione così:

  • accettazione
  • condivisione dei propri stati d’animo attraverso una comunicazione non violenta
  • e un ballino di menefreghismo in più

ACCETTAZIONE:

Io che parlo, sono un batuffolino emotivo che ha paura della sua ombra ma che fa cose sempre più grandi di lei, enormi (non si spiega). Se siete dei grandi batuffoloni di pietra sempre incazzati e con attacchi d’ira vi consiglio di riferirvi sempre ad uno psicologo o a uno specialista.

Nel mio caso di scarsa autostima e molte pippe mentali post rabbia, l’accettazione sta nel fatto che: sì mi arrabbio! E diciamolo, è quasi liberatorio. Sono dolce, gentile e anche incazzosa! OVVIA. I miei limiti, sono miei, i miei confini sono alti (soprattutto all’inizio) se mi minacci ruggisco, ma d’altronde sono la cosa più forte e delicata che conosco se non mi proteggessi, ne morirei.

CONDIVISIONE (e scuse):

Io mi incazzo spesso, ma devo dire che sto sempre in mezzo a persone che s’incazzano più di me. Anche quando non richiesto. Quindi in questo punto agirei come vorrei fosse fatto con me, con gli innumerevoli attacchi di rabbia che ascolto e ricevo da amici e parenti.

Una volta calmati si chiede scusa, e poi dobbiamo imparare a dire lucidamente cosa è che ci ha dato noia. Senza riarrabbiarci però un’altra volta. Dobbiamo destrutturare un attimo il problema e dirlo da un altro punto di vista, questo aiuterà noi a spiegarci e l’altro a capire. E poi oh, molte volte potremmo anche avere ragione, ma se non aiutiamo l’altro a capirci (dopo esserci scusati) cosa pretendiamo, che abbia la sfera di cristallo?

MI SONO ARRABBIATO E NON MI CASTIGO

Questa è la parte più difficile per me, quando mi arrabbio poi mi metto in punizione. Su questo punto proprio devo lavorare tantissimo. Se mi sono arrabbiata, mi sono scusata, ho capito che c’è che mi ha smosso questa emozione e ho cercato di spiegarlo agli altri, me ne devo fregare. Basta.

Anche perché ripeto, pur essendo la persona più sensibile del mondo, la gente mi vomita la sua rabbia continuamente senza farsi tanti problemi. Quindi il terzo punto è, per i caratteri come il mio, cruciale: dopo la flagellazione che tanto ci sarà comunque, ci vuole la risurrezione è u po’ di menefreghismo in più.

Ecco come avete capito da quest’articolo il mio rapporto con la rabbia è ancora da risolvere. Ma grazie a Coaching, Psicologa e accettazione sta prendendo forma il mio rapporto civile tra me e la mia rabbia.

A voi capita mai di arrabbiarvi? Siete felici di avere una scusa in più per giustificarvi?

La rabbia è sempre esistita, serviva ai nostri antenati per proteggere i confini!

Io, a parte che ancora non trovo un verso alle mie emozioni, sono contenta di avervene parlato.

Un abbraccio

LeTy – GaGa

Letizia Vallini

Letizia Vallini

Alla soglia dei 30 anni sono tantissime le cose che ha da raccontare. Nativa di Rosignano e di adozione Veronese, nel suo cuore e nella sua mente sogna da un po' gli States. Per cercare di non perdere tutto ciò che le accade, cerca di parlarne: attraverso la radio, la scrittura, l'arte, attraverso il suo lavoro - si occupa di web marketing e community management, colora la sua vita di tinte brillanti. Anche se si sente grata davvero solo quando si accorge di riuscire a colorare un momento della vita degli altri, che sia un secondo, un giorno o il tempo che ci vuole :) .

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