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Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

Le piccole cose che ci salvano la vita!

Le piccole cose che ci salvano la vita!

Oggetti, momenti, persone, connessioni, ricordi belli, abitudini sane che quando ti sembra non farcela più ti fanno tornare il sorriso. Sono le piccole cose che ti salvano la vita!

Ciao Ragazzi, come state?

Oggi andiamo di lettera intima perché non potrei fare altrimenti. Che non me ne vogliano i miei amici scrittori e giornalisti. Ma a volte ho bisogno anche di questo.

Spero di non ferire nessuno, in questo momento storico in particolare. Dopo una pandemia mondiale e la guerra che fa sempre male, ma che questa volta ci fa così tanta paura (forse ingiustamente – avrebbe dovuto spaventarci sempre la guerra ovunque fosse).

So che vita privilegiata, sto, e stiamo facendo, e non voglio paragonarmi con nessuna delle persone che in questo momento si trovano sotto i bombardamenti, stanno scappando o ancora prima erano all’ospedale o a casa ad aspettare una persona che non sempre è tornata per colpa di un virus potenzialmente letale.

Noi siamo qui, forti e belli (si spera) e ringraziamo per questo. Senza offendere nessuno, parliamo del nostro, e diciamo che siamo un po’ stanchi. Almeno parlo per me. Io lo sono.

La pandemia, il lasciamento, la malattia (pure) e poi la guerra. Ho dovuto fare molti sforzi per rimanere a galla e mentalmente stabile.
E oggi li condivido con voi.

  • Partiamo dalla pandemia degli scorsi 2 anni e mezzo: due cose in particolare mi hanno salvato. La prima è lo sport in casa con Cecilia Mattia Personal Trainer (soprattutto alternare sessioni solo per me ai corsi di gruppo) e la seconda è mettermi a servizio per aiutare gli altri. Con WiP Radio siamo finiti sul giornale anche poco tempo fa per il programma Casa Wip che ha allietato le serate di molti lockdown, e anche con il lavoro che stavo facendo al tempo mi sono messa subito in gioco organizzando un palinsesto di dirette di cucina per rallegrare le persone;
  • Successivamente ci sono state le pene d’amore, iniziate quando già ero in viaggio tra l’Italia, la Spagna e il Perù (lo so, sono stata estremamente fortunata a viaggiare). Queste sono le più difficili da gestire essendo molto emotiva e le sto ancora affrontando. Lo sport di certo aiuta. Quando ho avuto bisogno ho chiesto aiuto alla mia Psicologa (Psicologa scortese) e lo farò ancora. Io non sono una di quelle che pensa che dalla Psicologa ci si va quando si è malati, anzi. Quindi vi invito a investire su di voi e regalarvi questa esperienza se ancora non ci siete andati. Poi mi sono buttata sul lavoro, ma dopo un po’ ho dovuto rallentare. E così ho imparato ad accogliere anche i momenti di tristezza, alternati a incursioni delle mie amiche che vengono a fare colazione con me nel mio ridente paesello in collina;
  • Il COVID è arrivato proprio subito dopo il lasciamento, mi sono dovuta isolare nella casa dove stavo rimandando di trasferirmi per non stare troppo sola in questo periodo di transizione. Ci sono rimasta molto male quando l’ho contratto, perché avevo viaggiato in tutto il mondo senza prenderlo ma si vede che era destino. E’ stata dura, anche se per fortuna si è trattato solo di un’influenza con dei gatti attaccati alle orecchie da quanto mi facevano male. Sinceramente, ci sono stati momenti nel letto da sola che non sapevo se stare male per il covid, o perché mi ero lasciata. Mi sono sentita molto sola, anche se effettivamente non lo ero. Mamma e babbo venivano per la spesa, in molti mi scrivevano e Sara veniva sotto la finestra a salutarmi tipo Giulietta e Romeo. In quei momenti ho dovuto ingannare il mio cervellino, e per aiutare a far guarire il mio corpo a volte provavo a pensare ai ricordi belli con il mio ex. Ma non mi venivano a mente. Allora ad un certo punto ho smesso di pensare. Ho lasciato che accadesse. Che (per fortuna) passasse. Ho iniziato ad essere grata per chi veniva a trovarmi fuori casa, per la spesa… e nel giro di 18 giorni… sono diventata negativa. Unica cosa, se risuccedesse, vi prego portatemi più cornetti la mattina che ero in astinenza. Ah già, durante il COVID non mi è mai passata la fame, mangiare bene e sano ha aiutato;
  • Poi è arrivata la guerra e io sono andata in crisi. Sono una ragazza estremamente sensibile e mi sono riempita tipo vaso che ha iniziato a traboccare. Anche perché dopo il COVID ho dovuto iniziare ad affrontare davvero il lasciamento a cui prima non riuscivo a pensare e quindi ho dovuto gestire il sentirmi in colpa per stare male per una cosa mentre ne succedeva un’altra molto peggiore.
    Nella guerra ci siamo dentro e io per ora vi posso dire – dopo un blackout di qualche giorno – come la sto affrontando. Prima di tutto: mettermi a servizio.
    E’ la cosa per me più importante. Con la radio ho organizzato una diretta estremamente forte e interessante grazie all’aiuto di amici incontrati nelle città universitarie dove ho abitato negli anni e ai fantastici colleghi di WiP. Nella diretta, Elena Guerra direttrice di Heraldo ha invitato in trasmissione Marina Sorina, Ucraina residente a Verona che ci ha spiegato come aiutare concretamente i suoi connazionali, e la sua famiglia ora sotto le bombe. Potete rivedere la diretta sullo scontro in corso sulla pagina Facebook di WiP Radio.Poi ho pensato a come aiutare ancora più concretamente, al di là del mio servizio, e ho sostenuto Marco Palagi. Marco è andato per una settimana a Sighet, in Romania al confine con l’Ucraina. Le mie donazioni hanno contribuito a comprare oggetti necessari ad accogliere le numerose persone che giorno e notte varcavano il confine in cerca di rifugio. Vi consiglio di seguirlo su Instagram.

A volte sono ancora triste, soprattutto perché ho rallentato con il mio progetto di lanciare un’accademia digitale… ma cerco di pensare a quello che ho avuto sinora e alle persone che mi hanno aiutato.

Cerco di essere grata, anche se ho imparato che ogni tanto concedermi di essere triste va bene.

E voi come state?

A presto

LeTy – GaGa

 

 

Letizia Vallini

Letizia Vallini

Alla soglia dei 30 anni sono tantissime le cose che ha da raccontare. Nativa di Rosignano e di adozione Veronese, nel suo cuore e nella sua mente sogna da un po' gli States. Per cercare di non perdere tutto ciò che le accade, cerca di parlarne: attraverso la radio, la scrittura, l'arte, attraverso il suo lavoro - si occupa di web marketing e community management, colora la sua vita di tinte brillanti. Anche se si sente grata davvero solo quando si accorge di riuscire a colorare un momento della vita degli altri, che sia un secondo, un giorno o il tempo che ci vuole :) .

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