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Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

Quando nasce un bimbo, nascono due genitori!

Quando nasce un bimbo, nascono due genitori!

State pensando a cosa regalare al bambino appena nato dei vicini, oppure alla seconda bambina della vostra migliore amica? E se provate a cambiare prospettiva? Nel 2021 il regalo più importante da fare con una nascita è quello ai neo – genitori.

Ciao, sono Letizia e ho 32 anni, e nonostante sia cresciuta a Rosignano Solvay (LI) da quando ho 19 anni vivo fuori zona. Prima a Firenze per studio, poi a Verona per lavoro. Crescendo ho vissuto il periodo dei matrimoni dei mie amici, e benché a me non sia ancora successo ho pensato anche alla maternità. A tutti gli ostacoli che la società di oggi ci mette per viverla, all’inadeguato riconoscimento della paternità e soprattutto alla difficoltà di affrontare tutto questo a KM di distanza dalla propria famiglia, dai nonni del nuovo arrivato, ma anche e sopratutto dai propri genitori.

Così nel tempo ho elaborato qualcosa dentro di me, un concetto nuovo e strano ai più. Ho iniziato a fare i regali alle mie amiche quando nasceva il loro bimbo, perché scherzando dicevo: “Il neonato non lo conosco bene ancora, tu sì 🤣”.

Poi arriva il Covid, e tra le mille tragedie porta anche una bellissima notizia. Francesca e Andrea, gli amici del gruppo di sempre, quelli degli aperitivi digitali in piena pandemia, quelli delle giornate a mangiare al mare da quando siamo piccoli, aspettano un bambino!

La gravidanza va bene, tutti aspettiamo il piccolo e più si avvicina il giorno della nascita e più che una domanda incalza nella chat segreta di Whatsapp: che facciamo di regalo? Guardiamo la lista, ma gli oggetti sono tanti e di prezzo medio, che facciamo con il nostro budget? Se compriamo molte cose dalla lista, altre persone non potranno attingerne, meglio dare una busta ai neo – genitori? La busta serve sempre, ma quanto è originale? Possiamo fare di più?

Così un po’ timida e un po’ no ho proposto nella chat alle mie amiche:

“E se una parte del budget fosse dedicata ad un regalo per la mamma? Mi piace pensare che se un giorno avrò un figlio lontano dal paese dove sono cresciuta, lontana dalla mia mamma e dai miei amici, qualcuno mi possa supportare, non mi faccia sentire sola…”

Mi tornava in mente inoltre che la nutrizionista di Francesca le aveva detto che dopo il parto si sarebbe dovuta organizzare coi pasti e che questa cosa le destava un po’ di preoccupazione. Ed il mio cervello stava iniziando ad elaborare qualcosa. Deviazione professionale?

Il gruppo iniziava a mormorare che l’idea non era male, il regalo alla mamma ci stava. Si orientavano su una catenina, però rimaneva fuori Andrea. E il babbo poverino? Anche lui sarà stanco il primo periodo.

E poi boom, la mia proposta shock: e se trovassimo qualcuno che cucinasse per qualche settimana dopo il parto piatti gustosi ed equilibrati, consegnandoglieli a casa? Avevo letto infatti un post interessantissimo su socialgnock – Women Ignite Relationships, un gruppo di condivisione e supporto che frequento da un po’ di anni, dove le mamme raccontavano i migliori regali che avevano ricevuto dopo il parto. Molte di loro dicevano che il miglior regalo era l’aiuto concreto. Mi sembra di ricordare che qualcuno parlasse proprio di lasagne da congelare e da scongelare per la famiglia tra una poppata e l’altra del nano.
L’idea di aiuto (mirato) completamente in linea con la mia filosofia di vita, è piaciuta così tanto a tutti perché così saremo stati vicini ai nostri amici anche da lontano. Anche con le restrizioni del Covid.

Ma un’idea resta tale fino a che qualcuno non la realizza. E la forza dell’amicizia ha fatto sì che il gruppo whatsapp si confrontasse di persona in un raro momento di libertà dalle norme del distanziamento sociale. Il problema era concreto: l’idea ci trovava d’accordo ma nessuno di noi poteva cucinare e portare i pasti a Francesca e Andrea a causa delle restrizioni geografiche. Serviva qualcuno che lo facesse per noi. Un ristorante? Qualcuno con servizio delivery? Uno chef a domicilio?

Su questa ultima parola Serena ha avuto la sinapsi geniale e ha urlato: “Ce l’ho! Si chiama La Massaia Contemporanea, fa la chef a domicilio, lavora nel fiorentino quindi è vicina a casa dei ragazzi, posso sentirla e chiederle. Ma che le dico esattamente?”.

Nel gruppo di amici si sa – se si collabora – si può attingere alle migliori skills di ognuno, con risultati grandiosi. Una immersa nel digital, l’altra cuoca provetta, poi l’esperta di ristorazione, di economia e la pratica di turno. Non abbiamo tardato a capire la potenzialità dell’idea e la necessità di tradurla in una proposta commerciale appetibile per un professionista del settore. Non c’era certezza che qualcuno accettasse ma c’era anche consapevolezza che in un periodo del genere – dove molti attori della ristorazione sono in crisi – una proposta un po’ creativa difficile da realizzare, sarebbe stata anche un’ottima sfida da cogliere al volo.

E se con fare furtivo io chiedevo a Francesca di inviarmi la dieta, per capire meglio cosa mangia una donna durante il periodo di gestazione (🤣) , dall’altra parte Serena contattava “La Massaia Contemporanea” che con entusiasmo accettava la nostra proposta e si prendeva del tempo per capire come concretizzarla contando il budget, la dieta rubata, e i suoi impegni.

Beh ragazzi. La cosa è andata in porto e nonostante io sia in Spagna, alcuni miei amici a Rosignano e altri a Firenze, ieri è arrivato il primo pasto completo consegnato a casa dei nostri amici e il piccolo nuovo arrivato!

Ho visto la foto e ho sentito l’amore, nostro e della persona che lo ha preparato:

  • 2 insalate di quinoa
  • 2 ricottine al forno con verdure
  • 2 bon bon vegani, senza zuccheri per rispettare la dieta

Francesca e Andrea sono completamente soddisfatti, anche perché le porzioni sono super abbondanti (dice France) ❤️ Sono entusiasti del regalo, e lo hanno definito: G E N I A L E!

Grazie a “La Massaia Contemporanea” ovvero Vanessa, esperta nel cucinare con prodotti biologici ed ecosostenibili, che cerca di ridurre gli scarti e segue la stagionalità. Grazie perché ci ha aiutato con la realizzazione di questa idea con molta disponibilità. Ovviamente Francesca ha avuto la possibilità di confrontarsi con la Chef per decidere se il menù che avevamo previsto era in linea con le sue esigenze e per attivare il servizio nei tempi e nei modi più consoni per la neo – famiglia! Perché se c’era una cosa che non volevamo, era essere invadenti.

Ma grazie soprattutto alle mie amiche, che con la loro genialità e concretezza hanno fatto sì che questo regalo diventasse realtà e mi hanno fatto sentire un’inventrice incompresa un po’ più compresa e amata ❤️

#sharethelove

Lety – Gaga

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Letizia Vallini

Letizia Vallini

Alla soglia dei 30 anni sono tantissime le cose che ha da raccontare. Nativa di Rosignano e di adozione Veronese, nel suo cuore e nella sua mente sogna da un po' gli States. Per cercare di non perdere tutto ciò che le accade, cerca di parlarne: attraverso la radio, la scrittura, l'arte, attraverso il suo lavoro - si occupa di web marketing e community management, colora la sua vita di tinte brillanti. Anche se si sente grata davvero solo quando si accorge di riuscire a colorare un momento della vita degli altri, che sia un secondo, un giorno o il tempo che ci vuole :) .

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