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Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

Nascemmo come Nomadi

Nascemmo come Nomadi

Il periodo che stiamo vivendo è oggettivamente epocale. Siamo stati obbligati, per la nostra sicurezza, a limitare le nostre libertà fondamentali. Se ci pensate è quasi da il di fantascienza o da libro di Orwell: venivamo multati se trovati ad uscire dalle nostre case (senza adeguata giustificazione) perché il nostro comportamento poteva essere dannoso per la comunità e per noi stessi. Al di là della ovvia giustizia dell’agire del nostro governo e dei governi europei e mondiali, la situazione che si è scatenata appena ci hanno “liberati” ha davvero dell’interessante.

La capacità di adattamento, la necessità di aggirare le restrizioni e la voglia di trovare una certa comodità anche dove non c’è, è insita nel genere umano.

Per ogni aspetto della nostra vita è stato trovato lo “sgamo”, dalle feste che si trasformavano in discoteche, ai giri pindarici nel mondo per sorpassare i divieti, la burocrazia di confine e le regole, a volte davvero macchinose, che questa situazione ha fatto mettere in atto.

Soprattutto chi ha avuto un valido motivo per viaggiare ha trovato un bel motore che lo sospingesse negli spostamenti. I surfisti, ad esempio, hanno sempre un valido motivo: le onde.

Viaggiare in aereo al momento viene percepito come scomodo; tra i controlli, le varie restrizioni e la vicinanza forzata tra i sedili chi può preferisce la strada.

La prova tangibile di tutto questo l’ho avuta durante la scorsa mareggiata in Toscana.

Mai mi era capitato di vedere così tanti furgoni stranieri e con targhe davvero insolite, da quelle svedesi, alla slovene fino a giungere ai furgoni lituani…già lituani.

Cosa sorprendente perché i lituani fanno surf, cioè non sono certo campioni, ma in acqua si buttano. Parlando con un ragazzo del gruppo (perché erano in 5) mi ha detto che, anche se da loro le temperature in inverno sono proibitive, quando possono vanno a scivolare nelle gelide acque del Baltico, anche se preferiscono viaggiare verso le Canarie dato il clima decisamente migliore (ma va! Ho aggiunto io).

Per loro però, adesso col Covid, non c’erano voli verso la Spagna, ed allora si sono dati a questo nuovo nomadismo del drive thru Europe alla ricerca di spot sconosciuti, luoghi insoliti e buona cucina. Non si sono dati un tempo, staranno fuori un po’, gireranno l’Italia e poi si dirigeranno verso Francia e Spagna, con tappa finale Portogallo; alcuni di loro hanno perso il lavoro, altri si collegano in smart working aspettando tempi migliori e vivendo a pieno i vantaggi di questa nuova normalità.

Un po’ come la famiglia svedese, composta da un nutrito gruppo di genitori e figli (di preciso non li abbiamo quantificati!), che, abituata alle temperature rigide di casa, stava in mare in costume mentre noi eravamo con le mute lunghe a lamentarci di un ottobre troppo rigido per i nostri gusti.

Abbiamo assistito ad un vero e proprio via vai di furgoni stranieri, esattamente come se ci trovassimo sulle spiagge dell’Atlantico; gruppi di persone che hanno scoperto il nostro territorio con rispetto e curiosità e che si troveranno a girare l’Europa per dare una luce positiva ad un periodo di profondo buio de scarsa gioia di vivere.

Si può essere d’accordo o no, ma usando tutte le cautele e precauzioni dettate dal virus che circola tra di noi, è possibile ancora viaggiare e fare ciò che ci piace e che ci fa stare bene. Qual è lo scopo della nostra esistenza se non quello di essere felici, appagati e nutriti soddisfacendo la nostra curiosità?

In fin dei conti nascemmo come nomadi, cacciatori – raccoglitori, alla ricerca della nostra sopravvivenza; il moto è una caratteristica ancestrale che ci riconduce alla nostra essenza naturale e ci lega innegabilmente alla vita.

Ed ora come non mai abbiamo davvero bisogno di questo.

Federica Mazza

Federica Mazza

Surfista e archeologa marina o “subacquologa”, come ama definirsi con i colleghi. Il suo blog "Acqua Salata" è un diario di esperienze, riflessioni, viaggi e culture condito ogni tanto da qualche nota storico archeologica.

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