Il compositore
Heitor Villa Lobos è stato un compositore brasiliano. Nasce a Rio de Janeiro nel 1887 e muore sempre a Rio de Janeiro nel 1959. Grande viaggiatore e curioso del mondo, Villa Lobos rifiuta l’educazione musicale accademica, riceve dal padre le prime nozioni di musica e studia quasi totalmente da autodidatta. Il suo interesse per gli strumenti e i generi musicali è impressionante: studia il clarinetto, il sassofono, il violoncello, il pianoforte e la chitarra.
E’ stato il maggior compositore brasiliano, infatti ha composto 1300 composizioni.
L’importanza della musica folcloristica
Villa Lobos vuole allontanarsi dalla musica classica tradizionale, cerca qualcosa di “nuovo” in musica:
“Mi sono sentito stupido nel continuare ad imitare Beethoven.”
Questa “novità” in musica la ritrova nella musica popolare: di fondamentale importanza per capire la musica di Villa Lobos sono i suoi viaggi etnomusicologici mirati a studiare la musica popolare del suo Paese.
“Per otto anni ho viaggiato nelle più remote regioni del Brasile.”
La sua musica suscita da subito vivaci polemiche ma viene molto apprezzata e gli vale la carica di “sovrintendente all’istruzione musicale”.
Grazie a questo ruolo riesce a rinnovare la didattica della musica nel suo Paese: la tradizione folclorica brasiliana diventa materia di studio.
Villa Lobos fonda il Conservatorio Nazionale di Canto orphéonique e l’Accademia di Musica brasiliana.
Assobio a Jato
E’ una composizione originale per Flauto e violoncello composta nel 1950 a New York e suonato per la prima volta nello stesso anno a Rio de Janeiro.
Perchè “Assobio a Jato”?
Il titolo tradotto dal portoghese significa “fischietto”. Il titolo è dato da un momento particolare del terzo movimento: il flauto traverso suona così forte e in un registro così acuto da sembrare quasi un “fischietto”.
Flauto e violoncello, stile esotico
Il duo flauto-violoncello è una formazione da camera estremamente rara: il repertorio per questo duo è molto ridotto e i compositori che hanno utilizzato questa formazione sono veramente pochi. Villa-Lobos accosta questi due strumenti proprio per allontanarsi dalle sonorità tipiche della musica classica. Flauto e violoncello sono, infatti, due strumenti molto diversi tra loro: il flauto è uno strumento a fiato dal registro acuto mentre il violoncello è uno strumento ad arco e dal registro grave. Queste caratteristiche permettono al compositore di creare forti contrasti tra alto e basso, metallo e legno, respiro e arco, intervallo e timbro.
Struttura del brano
Il brano è costituito da tre movimenti:
I.Allegro non troppo, II.Adagio, III.Vivo.
Il brano inizia con il tema esposto dal violoncello accompagnato dal flauto. Terminata l’esposizione del tema, i due strumenti si scambiano i ruoli: il violoncello accompagna ed il flauto canta. Il flauto utilizza la melodia esposta in precedenza dal violoncello ma questa volta variandola con scale, intervalli e ritmi terzinati mentre il violoncello lo accompagna con un ritmo semplice.
Il secondo movimento ha un andamento lento e un carattere meditativo. Questo movimento rappresenta un momento di passaggio e di preparazione al terzo ed ultimo movimento che si presenta con un carattere esplosivo ed un ritmo incalzante. In questo terzo movimento, il violoncello sostiene con le sue note basse, le note acute del flauto, come a voler equilibrare il registro complessivo.
Alla fine del terzo movimento il flauto utilizza una tecnica particolare chiamata “glissato”: l’ effetto è quello di un “fischietto” e l’indicazione dell’autore è proprio “imitando fischi”.
Ecco una registrazione del brano, buon ascolto!