ON AIR


Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

ONE AFTER 909 (Lennon – McCartney)

ONE AFTER 909 (Lennon – McCartney)

ONE AFTER 909 (Lennon – McCartney)

John Lennon: voce, chitarra ritmica
Paul McCartney: voce, basso
George Harrison: chitarra solista
Ringo Starr: batteria
Billy Preston: piano elettrico

Produttore: George Martin
Fonico: Glyn Johns

 

 

 

 

La mia piccola dice che sta viaggiando sul treno che passa dopo le 9:09
Ho detto fammi spazio, dolcezza, io sto viaggiando su quella linea
Ho detto fammi spazio una volta, fammi spazio due volte
Dai tesoro non essere fredda come il ghiaccio
Ha detto che sta viaggiando sul treno che passa dopo le 9:09

 

 

L’ho pregata di non andarsene, e l’ho pregata in ginocchio
Stai solo perdendo tempo, solo perdendo tempo con me
Ho detto fammi spazio una volta, fammi spazio due volte
Dai tesoro non essere fredda come il ghiaccioHa detto che sta viaggiando sul treno che passa dopo le 9:09

Il brano

“One After 909” è un brano ispirato da Chuck berry. E’ soprattutto un brano di John Lennon e richiama fortemente il periodo amburghese dei primi Beatles.

Il ritmo del blues è chiaramente lo stesso di un treno sulle rotaie.

Ho la mia borsa, corro alla stazione
Il ferroviere dice “sei nel posto sbagliato”
Prendo la mia borsa, corro dritto a casa
Quindi scopro di avere il numero sbagliato

 

 

La mia piccola ha detto che sta viaggiando sul treno che passa dopo le 9:09
Ho detto fammi spazio, dolcezza, io sto viaggiando su quella linea
Ho detto fammi spazio una volta, fammi spazio due volte
Dai tesoro non essere fredda come il ghiaccio
Ha detto che sta viaggiando sul treno che passa dopo le 9:09

 

Registrazione e accordi

“One After 909”  fu abbandonato per sei anni prima di essere ripreso nelle Get Back Session e terminato dopo il celeberrimo rooftop concert.

Nel finale del pezzo John riprende un altro brano: Danny Boy da molti definito un finale beffardo.

Ho la mia borsa, corro alla stazione
Il ferroviere dice “sei nel posto sbagliato”
Prendo la mia borsa, corro dritto a casa
Quindi scopro di avere il numero sbagliato

La mia piccola ha detto che sta viaggiando sul treno che passa dopo le 9:09
Ho detto fammi spazio, dolcezza, io sto viaggiando su quella lineaHo detto fammi spazio una volta, fammi spazio due volte
Dai tesoro non essere fredda come il ghiaccio
Ha detto che sta viaggiando sul treno che passa dopo le 9:09

Di seguito gli accord nella notazione inglese e a seguire un breve tutorial video:

Verse:

SI
My baby said she’s traveling on the one after nine oh nine

I said move over honey I’m traveling on that line

I said move over once move over twice

MI
C’mon baby don’t be cold as ice

SI FA#7 SI
Said she’s traveling on the one after nine oh nine

Verse:

I begged her not to go and I begged her on my bended knees

I Said you’re only fooling round only fooling round with me

I said move over once move over twice

C’mon baby don’t be cold as ice

Said I’m traveling on the one after nine oh nine

Middle:

MI SI
Picked up the bags Run to the station

DO# FA#
Rail man said You got the wrong location

MI SI
Picked up the bags Run right home

DO# FA#7
Then I find I got the number wrong well

Verse:

Said she’s traveling on the one after nine oh nine

I said move over honey I’m traveling on that line

I said move over once move over twice

C’mon baby don’t be cold as ice

Said I’m traveling on the one after nine oh nine

Guitar lead played to verse chords:

Repeat Middle.:

Last verse and outro:

SI
My baby said she’s traveling on the one after nine oh nine

I said move over honey I’m traveling on that line

I said move over once move over twice

MI
C’mon baby don’t be cold as ice

SI FA#7
Said I’m traveling on the one after nine oh

SI FA#7
Said I’m traveling on the one after nine oh

SI FA#7 SI
Said I’m traveling on the one after nine oh nine.

 

 

 

Live e cover

Non esistono cover degne di nota per quesot brano.

Ci limitiamo a segnalare una performance dal vivo di Paul McCartney del 2021.

Ernesto Macchioni

Ernesto Macchioni

Il mare in tempesta fu improvvisamente colpito ai fianchi da un milione di tonnellate di olio. Fu così che venne alla luce Ernesto Macchioni in un'inaspettata giornata d'estate in pieno novembre 1961. La finestra fu finalmente aperta, Ernesto si affacciò e venne invaso da un fiume di luce e salmastro. L'infanzia la passò a cercare di capire se era meglio saper giocare a pallone o ascoltare la musica. Scelse la seconda ipotesi, senza rendersi conto di quanto si sarebbe complicato la vita. Il mare lo guardava perplesso. Faceva le scuole medie quando imparò a suonare la chitarra. Divenne amico intimo di Francesco Guccini, Francesco De Gregori, Lucio Battisti, cercando di scacciare l'inopportuna presenza di Claudio Baglioni. Erano amici fidati, a loro non importava se non sapevi giocare a calcio. Il mare scuoteva la testa. Alle superiori si illuse che il mondo era facile e cambiò religione diventando comunista. Bussarono alla porta di casa gli Inti-illimani e li fece entrare. (Battisti lo nascose nell'armadio). Claudio Lolli chiese "permesso" e lo fece accomodare. Pink Floyd e Genesis erano degli abitué ormai da tempo. La casa era piena di gente. Sua madre offriva da bere a tutti (ma non riuscì mai a capire cosa ci faceva quel ragazzo riccioluto rintanato fra i vestiti). Il mare aspettava. Venne l'ora provvisoria del buon senso e del "mettisufamiglia". La chitarra si era nel frattempo trasformata in un pianoforte. La casa era grande adesso e, oltre ai figli, poteva contenere anche vecchi giganti come Chet Baker e Miles Davis, lo zio Keith Jarrett e il nipotino Pat Metheny. La moglie offriva da bere a tutti, compreso Lucio Battisti che si era da tempo tolto la polvere dell'armadio di dosso. Qualcuno aveva infranto i sogni e il muro di Berlino, scoprendo che era fatto di carta come loro. Il mare si fece invadente e, stanco di aspettare, entrava anche in casa nei momenti più inopportuni. Era una folla. Quando Ernesto decise di far entrare anche Giacomo Puccini, Giuseppe Verdi e Gabriel Fauré la situazione cominciò a farsi insostenibile. Soprattutto quando il nostro protagonista scoprì che tutti, ma proprio tutti, compreso Francesco Guccini, sapevano giocare a pallone. Era un caos indefinibile vederli giocare fra le stanze, scoprire che De Gregori poteva benissimo entrare in sintonia con Giacomo Puccini e servirgli un assist da campionato del mondo preciso sulla testa. E tutto sotto lo sferzante vento di libeccio che infuriava in tutta la casa. Il mare si godeva le partite con un braccio sulla spalla di Ernesto, in totale stato confusionale. Quando in casa entrò Wolfang Amadeus Mozart la casa scoppiò. Ernesto lo trovarono sorridente fra le macerie. Lo videro togliersi i calcinacci dalle spalle, prendere un pallone e cominciare a palleggiare (un po' impacciato a dire il vero). Qualcuno giura di aver visto Lucio Battisti, con indosso una giacca di Ernesto, allontanarsi allegramente a braccetto con Giuseppe Verdi. Il mare, un po' invecchiato, respirava adagio sulla battigia.

Articoli Correlati

Commenti