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Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

BECAUSE (Lennon – McCartney)

BECAUSE (Lennon – McCartney)

BECAUSE (Lennon – McCartney)

John Lennon: voci, chitarra solista
Paul McCartney: voci, basso
George Harrison: voci, sintetizzatore Moog
George Martin: clavicembalo elettrico

Registrazione: 5 agosto1969
Produttore: George Martin
Fonico: Geoff Emerick

 

 

 

 perchè il mondo è tondo e mi eccita
perchè il mondo è tondo

 

 

 

Il brano

Because è di John Lennon e fu l’ultima canzone registrata per l’album Abbey Road.

E quindi fu l’ultima canzone dei Beatles registrata su nastro.

Origine

Lennon stava ascoltando Yoko Ono suonare la sonata per piano in Do# minore, Opera 27 nº 2 (universalmente nota come Al chiaro di luna) di Beethoven e le chiese di riprodurla al contrario.

Successivamente George Martin inserì le frasi musicali del clavicembalo elettrico.

Alla fine fu inserito il sintetizzatore Moog suonato da Harrison.

perchè il vento è forte e mi sconvolge la mente
perchè il vento è forte

Registrazione e accordi

Because non è un brano dalla composizione facile, e quindi anche la registrazione richiese una serie di sovraincisioni.

Il Moog inserito alla fine rappresenta una delle poche volte in cui i Beatles utilizzarono questo tipo di strumento.

Particolarmente accurata e bella la parte vocale, ottenuta con una serie molto articolata di sovraincisioni delle voci di Lennon, McCarney e Harrison.

Di seguito gli accordi nella notazione inglese e a seguire un breve tutorial video:

Intro: C#m    C#m    D#m7b5    G#7    A    C#m    A7    A7add13
      D  Db5   Ddim
      Ah.____________

Verse1:   C#m                                 D#m7b5    G#7
       Because the world is round it turns me on
          A        C#m      A7       A7add13
       Because the world is round
       D    Db5  Ddim
       Ah.

Verse2: C#m                                   D#m7b5        G#7
       Because the wind is high it blows my mind
         A         C#m     A7    A7add13
       Because the wind is high
       D     Db5      Ddim
       Ah.

Bridge:Ddim                 F#
       Love is old, love is new
                            G#7
       Love is all, love is you.

Verse3:   C#m    
       Because the sky is blue
                     D#m7b5    G#7
       It makes me cry
         A         C#m       A7   A7add13
       Because the sky is blue
       D    Db5     Ddim
       Ah.

l’amore è tutto, l’amore è nuovo
l’amore è tutto, l’amore sei tu

perchè il cielo è blu, questo mi fa piangere perchè il cielo è blu

Live e cover

Because fu interpretata magistralmente da George Benson. La possiamo trovare, mixata a Come Together, nel suo bellissimo album The Other Side of Abbey Road.
A seguire possiamo trovare un’interpretazione in un’inedita cooperazione musicale: Alice Cooper e i Bee Gees.

Ernesto Macchioni

Ernesto Macchioni

Il mare in tempesta fu improvvisamente colpito ai fianchi da un milione di tonnellate di olio. Fu così che venne alla luce Ernesto Macchioni in un'inaspettata giornata d'estate in pieno novembre 1961. La finestra fu finalmente aperta, Ernesto si affacciò e venne invaso da un fiume di luce e salmastro. L'infanzia la passò a cercare di capire se era meglio saper giocare a pallone o ascoltare la musica. Scelse la seconda ipotesi, senza rendersi conto di quanto si sarebbe complicato la vita. Il mare lo guardava perplesso. Faceva le scuole medie quando imparò a suonare la chitarra. Divenne amico intimo di Francesco Guccini, Francesco De Gregori, Lucio Battisti, cercando di scacciare l'inopportuna presenza di Claudio Baglioni. Erano amici fidati, a loro non importava se non sapevi giocare a calcio. Il mare scuoteva la testa. Alle superiori si illuse che il mondo era facile e cambiò religione diventando comunista. Bussarono alla porta di casa gli Inti-illimani e li fece entrare. (Battisti lo nascose nell'armadio). Claudio Lolli chiese "permesso" e lo fece accomodare. Pink Floyd e Genesis erano degli abitué ormai da tempo. La casa era piena di gente. Sua madre offriva da bere a tutti (ma non riuscì mai a capire cosa ci faceva quel ragazzo riccioluto rintanato fra i vestiti). Il mare aspettava. Venne l'ora provvisoria del buon senso e del "mettisufamiglia". La chitarra si era nel frattempo trasformata in un pianoforte. La casa era grande adesso e, oltre ai figli, poteva contenere anche vecchi giganti come Chet Baker e Miles Davis, lo zio Keith Jarrett e il nipotino Pat Metheny. La moglie offriva da bere a tutti, compreso Lucio Battisti che si era da tempo tolto la polvere dell'armadio di dosso. Qualcuno aveva infranto i sogni e il muro di Berlino, scoprendo che era fatto di carta come loro. Il mare si fece invadente e, stanco di aspettare, entrava anche in casa nei momenti più inopportuni. Era una folla. Quando Ernesto decise di far entrare anche Giacomo Puccini, Giuseppe Verdi e Gabriel Fauré la situazione cominciò a farsi insostenibile. Soprattutto quando il nostro protagonista scoprì che tutti, ma proprio tutti, compreso Francesco Guccini, sapevano giocare a pallone. Era un caos indefinibile vederli giocare fra le stanze, scoprire che De Gregori poteva benissimo entrare in sintonia con Giacomo Puccini e servirgli un assist da campionato del mondo preciso sulla testa. E tutto sotto lo sferzante vento di libeccio che infuriava in tutta la casa. Il mare si godeva le partite con un braccio sulla spalla di Ernesto, in totale stato confusionale. Quando in casa entrò Wolfang Amadeus Mozart la casa scoppiò. Ernesto lo trovarono sorridente fra le macerie. Lo videro togliersi i calcinacci dalle spalle, prendere un pallone e cominciare a palleggiare (un po' impacciato a dire il vero). Qualcuno giura di aver visto Lucio Battisti, con indosso una giacca di Ernesto, allontanarsi allegramente a braccetto con Giuseppe Verdi. Il mare, un po' invecchiato, respirava adagio sulla battigia.

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