ON AIR


Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

A volte ritorno

A volte ritorno

E anche quest’anno siamo arrivati a Pasqua, carissimi amici! Oggi si festeggia il giorno della resurrezione di Gesù… E io, come al solito, vi faccio gli auguri a modo mio parlandovi di un libro che adoro, “A volte ritorno” di John Niven. Il perché? Vista la sua trama, lo trovo molto calzante per questa giornata!  

SI CHIAMAVA GESU’ 

A volte ritorno. Chi ritorna è proprio Gesù, mandato sulla Terra da un Dio incazzato al rientro da una vacanza, per sistemare i casini di noi umani, stavolta alle prese con guerre, genocidi, preti pedofili, inquinamento… tutte le cose più belle, insomma. Ma anche il figlio del Signore ha qualche perplessità, visto com’è finita la volta precedente. In fondo, in Paradiso passa il tempo suonando assoli di chitarra con Jimi Hendrix rollando una canna dietro l’altra, circondato da tutti i personaggi più geniali e alternativi passati a miglior vita: solo uno stolto rinuncerebbe a tutto ciò per piombare in quel caos che è New York. Eppure, quando il Papà insiste… ecco l’inizio di questo libro, che catapulta il lettore in una “vita di Gesù” dei giorni nostri. 

JESUS CHRIST SUPERSTAR 

Lo scrittore scozzese ci racconta di un Gesù hippie e anticonformista, perfettamente calato nei panni di una rockstar grunge che accetta di partecipare al programma American Popstar per diffondere il suo messaggio di amore universale. E’ un Gesù molto umano, che si circonda di disadattati e persone messe ai margini dalla società cosiddetta “civile”: prostitute, omosessuali, drogati, alcolisti, sieropositivi, reduci del Vietnam, ragazze madri, musicisti, vagabondi. Li riunisce sotto lo stesso tetto formando una comune in cui regnano il rispetto reciproco, il libero arbitrio, la musica e la marijuana. Tant’è che il nostro chitarrista figlio dei fiori non disdegna la poesia di un rapporto fisico con un’anima affine, così come tutti i doni che suo Padre ha messo a disposizione per farci godere della bellezza del Creato.  

GOD GAVE ROCK ‘N’ ROLL TO YOU 

Gesù ci dice, ancora una volta, che il messaggio divino è stato totalmente frainteso dall’uomo: Dio non ci ha mai imposto una vita fatta di rinunce, di espiazioni, di regole castranti. Mosè sul monte Sinai non ha capito una sega, in pratica, e per questo ha preso dei calci nel sedere al suo arrivo nel regno dei cieli. Per non parlare del potere ecclesiastico del Vaticano e dell’intolleranza della Chiesa Cattolica verso questioni che riguarderebbero unicamente la coscienza del singolo. Gesù ci chiede solo, cito testualmente, di “fare i bravi”, nel rispetto reciproco e del pianeta, con tutto il diritto di scegliere e di sbagliare. E cerca di trasmetterci questi pensieri attraverso lo strumento più universale, dai tempi dei tempi: la musica rock. 

JESUS JUST LEFT CHICAGO 

Purtroppo, sappiamo già come va a finire. Oggi come ieri, la società non tollera chi va controcorrente, chi si prodiga per aiutare il prossimo al di fuori delle regole imposte. Così come duemila anni fa, Gesù viene giustiziato ingiustamente, e ve lo dico avendo la certezza di non farvi uno spoiler.  

JESUS DIED FOR SOMEBODY’S SINS BUT NOT MINE

“A volte ritorno” è scomodo, polemico, irriverente, così come mi immagino sia stato Gesù duemila anni fa, e così come lo immaginerei adesso se tornasse tra di noi. Non è un libro per tutti: se leggiamo tra le righe (ma neanche troppo) troviamo nelle parole di Niven una critica feroce alla società, alla religione, all’ipocrisia e all’egocentrismo. Qualcuno lo può ritenere addirittura offensivo. Io lo trovo geniale. Seppur cresciuta in un paese di tradizione cattolica, ho preso presto le distanze dai dogmi della Chiesa: ci sono sempre state un po’ di cose che non mi tornavano, a cui non trovavo spiegazione.

YOUR OWN PERSONAL JESUS 

Ma Gesù mi è sempre stato simpatico, e come personaggio storico ha tutto il mio rispetto. Non so se è davvero il figlio di un Dio, ma sicuramente è stato il primo anarchico della storia, un uomo che ha parlato di fratellanza e amore verso i più deboli rischiando la sua vita per difendere chi non aveva possibilità di esprimersi. Dovremmo tutti, compresi quelli che vanno in chiesa tutta le domeniche, partecipando ai sacramenti e che per questo si considerano dei perfetti cristiani, fare nostre le sue parole, e applicarle concretamente nei gesti e nella vita di tutti i giorni. E poi, oltre a essere stato un grande rivoluzionario, trasformava pure l’acqua in vino! 

Il Paradiso che ogni rocker vorrebbe
Il Paradiso che ogni rocker vorrebbe
Gesù e la sua rock band ad American Popstar
Anche a Gesù piacciono i Ramones
Anche a Gesù piacciono i Ramones

Grazie a tutti, carissimi amici. Vi aspetto tra due settimane per un altro attimo di felicità. Un abbraccio. 

 

Le canzoni che danno il titolo ai vari paragrafi sono, in sequenza: 

“Si chiamava Gesù” – Fabrizio De André 

https://youtu.be/Bw2CIRzsOiU

“Superstar (da Jesus Christ Superstar)” – Carl Anderson  

https://youtu.be/Bw2CIRzsOiU

“God gave Rock ‘N’ Roll to you” – Kiss 

https://youtu.be/ybmEK64OkjA

“Jesus just left Chicago” – ZZ Top 

https://youtu.be/L2UTjoVVVb4

“Gloria”- Patti Smith

https://youtu.be/bPO0bTaWcFQ

“Personal Jesus” – Depeche Mode 

https://youtu.be/u1xrNaTO1bI

Chiara Cassani

Chiara Cassani

Maestra di danza orientale e floriterapeuta, suona la batteria in un gruppo metal femminile: le Obsydian Shiver. Le piace leggere, ascoltare musica rock e punk, e degustare birre con gli amici più cari. Abita con una gatta in una mansarda davanti al mare.

Articoli Correlati

Commenti