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Ascolto

Ascolto

L’ascolto.

Quanto è importante nelle nostre vite?

Sicuramente ricopre uno spazio molto esteso della nostra quotidianità.

Anche in questo caso, come ci è già capito nel tragitto del nostro percorso emozionale, il significato di ascolto può essere ambivalente.

E sia chiaro, nessuno dei significati che può assumere è meno importante dell’altro.

Partirei da quello più “comune”, ovvero l’ascolto in senso reale, quello che ci permette di sentire suoni, rumori, parole.

Quello che ci permette di confonderci con l’ambiente circostante, come quando andiamo ad ascoltare il mare, con le sue onde che si frangono sugli scogli e sulla riva.

Con il suo suono che ti calma, come dicevano gli Alt-j.

L’ascolto che ci permette di interagire con le persone, capire cosa dicono e poter entrare in loro contatto.

Oggi la tecnologia può anche permettere di ascoltare anche a chi sfortunatamente aveva  problemi di udito, così che anch’essi possano tornare a usufruire di tutto il bello che l’ascolto porta con sé.

Potersi fermare in mezzo agli alberi, ascoltare il rumore della natura, il cinguettio degli uccelli, il ronzio degli insetti.

Poter addirittura ascoltare il silenzio, che ha un rumore tutto suo, difficilmente descrivibile a parole, in quanto molto soggettivo.

Ma c’è anche un altro significato che l’ascolto può assumere, un significato che però spesso non tutti riescono ad sentire.

È un significato molto più profondo rispetto all’ascolto dei rumori, dei suoni e che spesso porta con sé tante emozioni.

Sto parlando dell’ascolto di noi stessi, del sentire quello che il nostro corpo ci sta chiedendo.

Non credete che come azione sia molto difficile? Che ci voglia impegno ed allenamento ad ascoltare e capire realmente ciò che il nostro corpo, la nostra mente vorrebbe?

Io lo reputo forse l’ascolto più difficile, perché spesso travisiamo quel che sentiamo, quel che proviamo.

Alcune volte non capiamo e agiamo diversamente da quello che avremmo voluto.

Alcune volte ignoriamo completamente il nostro ascolto, che sia per mancanza di tempo, mancanza di voglia o per una propria scelta personale.

Dovremmo sforzarci ad ascoltare noi stessi, perché potremmo scoprire cose di noi che non conoscevamo, cose che non pensavamo mai di poter desiderare, potremmo conoscere i nostri desideri più nascosti.

E mentre per l’ascolto dei suoni siamo stati abituati e in grado di farlo sin da piccoli, quello interiore richiede assiduo allenamento.

E soprattutto costanza.

Alcune volte potrebbe spaventarvi, potreste restare anche esterrefatti o addirittura delusi da quello che sentite, magari scontrandosi con quello che state vivendo.

Ma non dovete reprimerlo, date voce al vostro ascolto interiore.

E sicuramente, nel bene o nel male, vi avvicinerete e sarete in contatto con voi stessi.

Come sto facendo io, in questo momento.

Edoardo Masini

Edoardo Masini

Mi chiamo Edoardo Masini e ho 27 anni, lavoro come cameriere e sono laureando in scienze politiche all'Università di Pisa. Amante della musica e dell'arte, sono sempre alla ricerca di cose che possano far crescere la mia cultura.

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