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Disattivare la sveglia per dormire ad oltranza

Disattivare la sveglia per dormire ad oltranza

Ciao amici, bentornati su “Attimi di felicità”! In questa calda domenica di Ferragosto vi immagino a grigliare nei prati come se non ci fosse un domani, o spaparanzati sotto l’ombrellone con una bella birra ghiacciata. Come ormai saprete, questi sono i momenti di pace col mondo che mi danno più soddisfazione, ma avendone parlato in lungo e in largo negli interventi passati, oggi ci concentreremo su un’altra piccola gioia della vita, relativa ai giorni di pausa dal lavoro. Tema del dì: la possibilità di svegliarsi quando cavolo si vuole, senza il suono diabolico della sveglia!

IL PIACERE DI DORMIRE A OLTRANZA

Ci sono personalità mattiniere, che amano l’oro in bocca del mattino e si svegliano al canto del gallo anche quando non è necessario, e ci sono amanti del sonno e del’oziare a letto, che trovano innaturale la sveglia forzata prima delle 10. Vi lascio indovinare a quale categoria appartiene la sottoscritta. E’ una vita difficile: i ritmi lavorativi costringono la maggior parte delle persone a destarsi col malumore al trillo di qualche musichetta diabolica, che verrà sistematicamente odiata per il resto dei giorni. In queste condizioni, svegliarsi carichi, pieni di energia e col sorriso stampato, è praticamente impossibile. Del resto, sveglia e malumore mattutino sono una coppia di fatto, uno è la naturale conseguenza dell’altra. Per fortuna Dio (o chi per esso) creò i giorni festivi: quando è bello svegliarsi poco per volta, socchiudendo gli occhi pigramente e prendendo tempo prima di alzarsi, tanto fretta non ce n’è? Assecondando i ritmi del sonno e della veglia si lascia la natura libera di fare il suo corso… e si evitano tante bestemmie di primo mattino.

BUONGIORNO A NOI

Aprire gli occhi pian piano, rigirandosi pigramente nel letto, per poi serrarli di nuovo davanti all’impertinenza della luce solare. Il respiro è profondo, le membra sono ancora intorpidite dal sonno. Iniziare a muovere un arto per volta, solo per cambiare leggermente assetto, con poca convinzione. Resistendo anche all’impulso di andare a fare pipì, tanto si sta bene abbracciati al cuscino. Non ci sentiamo ancora pronti per affrontare gli stimoli che il giorno ha in serbo per noi, tiriamo il lenzuolo fin sotto il viso per proteggerci, come uno scudo magico. Neanche ci sfiora l’idea di guardare l’orologio, è una lieve curiosità che ci terremo ancora per qualche minuto. Cerchiamo di riattraversare le porte del mondo onirico, ripensando ai piccoli dettagli dei sogni fatti nottetempo, provando a ricostruirli per intero e dar loro un senso. Forse entriamo in un leggero dormiveglia, che basta poco per interrompere, un rumore proveniente dall’esterno, un pensiero che si fa prepotente sugli altri. Ci rigiriamo nel letto, stiracchiandoci come gatti appena svegli, stropicciandoci gli occhi ancora insonnoliti. E sempre con calma, iniziamo a connetterci con il mondo circostante, a prendere il telefono per cazzeggiare ancora un po’ tra le coperte, a dare un bacio alla persona che è al nostro fianco. Solo a quel punto, siamo pronti davvero per il nuovo giorno.

Buon Ferragosto cari lettori, mangiate, bevete e godetevela alla grande, nello spirito di questo blog. Vi aspetto tra due settimane per un nuovo attimo di felicità, vi abbraccio.

Chiara Cassani

Chiara Cassani

Maestra di danza orientale e floriterapeuta, suona la batteria in un gruppo metal femminile: le Obsydian Shiver. Le piace leggere, ascoltare musica rock e punk, e degustare birre con gli amici più cari. Abita con una gatta in una mansarda davanti al mare.

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