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Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

Recensione “Il viaggio di uno straniero”, Magnus Torque

Recensione “Il viaggio di uno straniero”, Magnus Torque

IL VIAGGIO DI UNO STRANIERO (XENOWATCH VOL.1)

di Magnus Torque

Editore: Self Publishing

Pagine: 107

 

 

 

TRAMA. Un mondo di incredibile bellezza, un pericolo inaspettato rischia di annientare la civiltà che vi prospera. Una donna è in grado di affrontare la sfida, ma deve dividersi fra il dovere e l’amore per il microcosmo che ha imparato a conoscere durante una missione segreta. Avrebbe dovuto solo spiare e riferire, ma non vuole abbandonare un popolo che potrebbe essere destinato ad una terribile fine.

 

RECENSIONE.

Ora però aveva altro di cui preoccuparsi. Gli unici suoni che arrivavano alle sue orecchie erano l’affanno del suo respiro, mentre fuggiva nella notte e il ritmo accelerato del suo cuore che ad ogni nuovo battito le dava la sensazione di esplodere, non solo per lo sforzo, ma per il puro terrore che stava provando in quel momento. […] In quella situazione, mettere un piede in fallo procurandosi qualche ferita nella caduta sarebbe stato molto facile. Lei però non poteva permetterselo poiché stava correndo all’impazzata per salvarsi la vita. C’era qualcosa dietro di lei.

Il viaggio di uno straniero di Magnus Torque inizia con un clima di tensione e di suspense che rapisce il lettore sin dalle prime righe e lo imprigiona nella lettura fino alla fine. La protagonista di questa storia la conosceremo veramente (forse) alla fine del racconto: il suo incarico è quello di studiare la popolazione che abita il pianeta Kelium Tre.

Erano passati tre anni da quando aveva accettato di partecipare a quella missione. Sapeva che avrebbe potuto correre dei rischi, ma aveva letto i rapporti, il pianeta era arretrato, non particolarmente pericoloso.

Magnus Torque ci conduce in futuro lontano secoli, in cui l’uomo è riuscito a esplorare lo spazio e a incontrare nuovi mondi, abitati dai famigerati alieni. Kelium Tre è uno di questi mondi, e ha la caratteristica di essere molto arretrato sia dal punto di vista tecnologico, sia dal punto di vista culturale. La nostra protagonista quindi si presenta agli occhi di questi cittadini sotto le sembianze di un uomo di mezza età, che prende il nome di Remus.

<< Il sommo emissario mi manda tra voi con un messaggio. La Divina Sulyath ha parlato e la sua è una richiesta a cui dobbiamo ottemperare senza indugio. Il male che ci ha colpiti alberga nelle montagne orientali. >>

La protagonista “Remus” dovrà affrontare varie vicende, e scoprirà alcune cose che hanno dell’incredibile. Il romanzo è un mix interessante tra fantasy e fantascienza, al quale manca però un pò profondità: il tutto è raccontato senza addentrarsi molto nei dettagli. Penso però, che essendo previsti più volumi, il primo abbia più la funzione di “prologo” e la trama verrà sviluppata maggiormente nei libri successivi. L’idea è molto buona e spero che l’autore descriva in modo più esaustivo il pianeta protagonista della vicenda e i personaggi che la abitano.

 

Buona lettura a tutti,
Rachele.

 

 

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Per richiedere informazioni sulle recensioni, contattami qui: apiedipaginawip@gmail.com

 

 

Rachele Bini

Rachele, 31 anni. Una, Nessuna, centomila. Copywriter e amante della comunicazione, la scrittura è il suo pane quotidiano. Ha gestito un Ufficio Stampa per una piccola Casa Editrice Indipendente. Aspirante Giornalista, scrive per "Il Tirreno".

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