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Recensione “Speranza. Una come tante e nessuna”, Assunta Marone

Recensione “Speranza. Una come tante e nessuna”, Assunta Marone

SperanzaSPERANZA: UNA COME TANTE E NESSUNA

di Assunta Marone

Editore: PAV Edizioni

Pagine: 147

 

 

 

TRAMA. Speranza è una giovane donna che vive a Pesaro, in un piccolo appartamento con il suo gatto Ottaviano. Lavora presso una Azienda insieme alla sua amica, Giorgia. Quando una sera decide di partecipare a una festa di lavoro, spinta soprattutto dalla voglia di novità e dal desiderio di trovare l’anima gemella, conosce Camillo, bello e tenebroso. L’uomo mostra fin da subito un forte interesse nei suoi confronti; così da un invito per un caffè, i due iniziano a frequentarsi. Tuttavia Speranza sente di non potersi fidare di Camillo, dopo aver trovato una cartolina indirizzata all’uomo firmata da una certa Mariam e intimorita dai repentini sbalzi di umore e di aggressività dell’amato. In preda alle ossessioni e all’angoscia di vivere, la giovane donna decide di intraprendere un percorso di psicoterapia, che la aiuterà a fare chiarezza dentro di sé. Grazie ad un incontro fortuito durante una vacanza e una breve convivenza con Camillo, la donna deciderà cosa fare della sua vita.

 

RECENSIONE.

Perchè nel suo cuore vigeva un senso di tristezza? Che stava succedendo??
Aveva letto in una rivista di psicologia che probabilmente erano stati d’ansia, chissà se aveva bisogno di una psicoterapeuta. Tuttavia scacciò subito l’idea. Rassicurando sé stessa di non essere una persona fragile, ce l’aveva sempre fatta da sola, quindi non c’era alcun motivo per cui non ce l’avrebbe fatta anche questa volta.

Beh, è (forse) possibile farcela da soli.. ma a quale prezzo? E al prossimo ostacolo, sarà ancora possibile?
Assunta Marone, psicoterapeuta specializzata in psicoterapia a orientamento Sistemico Familiare e Relazionale, decide di scrivere un libro che prende spunto dalle storie e dalle esperienze delle sue pazienti, per creare una storia che riesca a far immedesimare tutti i lettori e per trasmettere della “Speranza” a chiunque ne avesse bisogno.

Userò tutte le mie armi di giovane donna intraprendente stasera a quella festa – pensò – attingerò alle mie più remote doti di efficiente conversatrice e sarò felice di essere lì, perché non solo andrò alla festa stasera ma mi divertirò, come non mi succede da tempo.

La protagonista di questa narrazione è Speranza, una donna che vive da sola in una casa di 35mq e lavora in un call center e per questi motivi non si sente realizzata e “perfetta” per la società: Era in ritardo sula tabella di marcia della vita”, dice.
Ad una festa di lavoro, incontra Camillo, un uomo bello e misterioso che si mostra fin da subito interessato a lei e iniziano ad uscire insieme. Ma Camillo ha uno strano comportamento, è altalenante e schivo alle domande personali e vuole Speranza tutta per sé.

Devi cambiare se vuoi stare con me! Esigo che mi dici tutto! Sono stato chiaro?

Sin dalle prime pagine, ho trovato Speranza una persona dalla mentalità chiusa; Inizialmente infatti è una persona sconfitta, adagiata sulla sua vita che ormai non può essere cambiata. E’ una donna fragile che pensa di aver bisogno di un uomo per essere completa e felice. Pian piano però, avviene una vera a propria rivoluzione, che porta il lettore a capire che tutto può essere cambiato. E dipende solo da noi.

Il cambiamento richiede perseveranza, pazienza e motivazione.

 

E aiuto, aggiungerei. “Speranza. Una come tante e nessuna” è un testo adatto a quelle persone che hanno bisogno di prendere consapevolezza per uscire dal malessere che provano. Il messaggio più importante che emerge dal testo è che la psicoterapia non è una cosa da deboli, è bensì l’esatto contrario.
Nota di merito anche per il linguaggio dei personaggi: molto spesso, durante la narrazione troviamo un linguaggio semplice che ha come obiettivo quello di far immedesimare il lettore nella storia.
L’obiettivo è proprio quello: sentirsi come Speranza.
Un testo davvero consigliato. E seppur la storia sia un po’ prevedibile e abbia qualche refuso è davvero ben fatta. E’ il messaggio che conta.

 

 

Buona lettura a tutti,
Rachele.

 

PS. Ringrazio moltissimo Assunta per avermi inviato la copia digitale del suo libro e per avuto la pazienza di aspettare questa recensione. Grazie davvero.

 

 

CONTATTI:   

Per richiedere informazioni sulle recensioni, contattami qui: apiedipaginawip@gmail.com

 

 

Rachele Bini

Rachele, 31 anni. Una, Nessuna, centomila. Copywriter e amante della comunicazione, la scrittura è il suo pane quotidiano. Ha gestito un Ufficio Stampa per una piccola Casa Editrice Indipendente. Aspirante Giornalista, scrive per "Il Tirreno".

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