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Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

Magia di un Medicane

Magia di un Medicane

Non so se ve ne siete accorti, ma qualche giorno fa abbiamo assistito ad un evento meteo eccezionale nel Mediterraneo, davvero raro.

Nella mia solita spulciata alle previsioni per guardare se e quando fa onda e vento, con enorme sorpresa, mi sono imbattuta in quello che aveva la forma di un uragano, come quelli che si vedono ai tropici.

Il Medicane Ianos

I cicloni mediterranei sono eventi estremi e rari e la formazione dei Medicane (ovvero Med Hurricane)  avviene in modo un po’ diverso rispetto agli uragani tropicali  perché non è legata esclusivamente alla temperatura molto alta delle acque. Nel Mediterraneo la temperatura dell’acqua è ovviamente mediamente più bassa di quella dei Caraibi e il Medicane si innesca normalmente a fine estate, quando l’acqua più calda entra in contatto con l’aria fredda: così si inizia a formare una zona di bassa pressione con differenze di temperatura di aria umida e calda e aria più fredda e instabile che formano nubi convettive che iniziano a ruotare intorno al minimo depressionario.

Il Medicane Ianos nello Ionio

La forza del Medicane con i suoi venti a 150 Km/h provoca onde altissime che arrivano ai sette, otto metri di altezza in mezzo al mare e che hanno avuto un impatto molto forte sulle coste dalla Sicilia alla Grecia, dove Ianos (Così è stato battezzato) è arrivato.

Purtroppo genera anche eventi funesti come alluvioni, in cui fatalmente, anche questa volta si sono registrate vittime.

Il percorso di questo Medicane è stato molto simile a quello del Medicane Zorbas che si generò a settembre 2018. Il ciclone con caratteristiche tropicali colpì intensamente il Peloponneso sud occidentale, transitò a sud di Atene e a nord delle isole Cicladi, poi entrò nel Mar Egeo occidentale proseguendo poi verso nord est. Anche allora si generarono sulle nostre coste onde altissime, di bellezza e consistenza inusuale per le nostre coste.

Tutta la parte sud dell’Italia, dalla Sicilia alla Puglia, ha avuto il meglio in fatto di surf con condizioni che non si registrano praticamente mai.

Chi ha avuto la fortuna di poter andare nel nostro mezzogiorno per assistere e sfruttare questo evento di eccezionale potenza, ha raccontato di coste battute da onde perfette e lunghissime, di condizioni che si vedono solo durante i viaggi nell’oceano ( e non sempre aggiungerei).

 

Foto courtesy Emma Piras
Foto courtesy Emma Piras

Chi c’era, mi ha raccontato l’emozione di aver potuto assistere a questo sfoggio di natura, bello e terribile al contempo. Chi ha potuto surfare queste onde è stato un privilegiato, perché difficilmente ritroverà una condizione simile, e nel breve termine, dalle nostre parti.

Vorrei riuscire a trasmettervi lo stupore, la sana invidia  verso chi ha potuto assaporare a tutto tondo il fascino di questo uragano mediterraneo, l’eccezionalità di essere protagonisti e di aver cavalcato la perfezione di onde lisce, disegnate da madre natura. Spero di poterlo fare mostrandovi le foto fatte da una bravissima fotografa di nome Emma Pirastru che, con la sua macchina, ha seguito e immortalato Ianos in Puglia.

Vi invito a seguire anche la sua pagina Instagram @emmapiras_  con bellissimi contenuti e scatti di grande gusto.

Foto courtesy Emma Piras
Foto courtesy Emma Piras
Foto courtesy Emma Piras
Foto courtesy Emma Piras
Foto courtesy Emma Piras
Foto courtesy Emma Piras
Federica Mazza

Federica Mazza

Surfista e archeologa marina o “subacquologa”, come ama definirsi con i colleghi. Il suo blog "Acqua Salata" è un diario di esperienze, riflessioni, viaggi e culture condito ogni tanto da qualche nota storico archeologica.

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