Site icon WiP Radio

Torta di riso, agrumi, cannella, Sassolino e Pampero

Torta di riso

Torta di riso, agrumi, cannella, Sassolino e Pampero

Presentazione

Della serie: è stata una settimana infernale ma vuoi comunque trovare il tempo per cucinare.

Colpevole è stata una rimanenza assai consistente di originario, tipo di riso che si presta grandemente alla preparazione dei dolci.

Ho tentato una via di mezzo tra la nostrana (e mitica) torta di riso massese, che prevede un uso veramente spropositato di uova e la classica torta degli addobbi di Bologna.

Massesi contro carrarini: a nord della Toscana la diatriba è piuttosto antica e vissuta, un poco come livornesi e pisani, pisani e lucchesi. Anche in cucina.

Con una primogenitura discussa, questa torta assai pregiata contempla l’utilizzo di un numero piuttosto ampio di uova; la sua caratteristica è il tipico “budino”, strato particolarmente morbido, vellutato, alto diversi centimetri e formato da uova e latte; il tutto si poggia delicatamente su un letto di riso precedentemente cotto. Sovente vengono utilizzate delle caramelle di menta fatte sciogliere poco prima nel latte o degli anici pestati, più una aggiunta di liquori misti, quel quid in più per bilanciare e regalare un “accento” particolare alla torta, unitamente a della scorza di arancia e limone.

A Bologna la torta di riso si fregia della denominazione P.A.T. (prodotto agroalimentare tradizionale). La storia ci porta indietro al 1470, quando fu istituita in città la “Festa degli Addobbi” per celebrare il decennale di una parrocchia cittadina che veniva appunto adornata con dei drappi colorati; gli abitanti del quartiere solevano preparare questa torta di riso, che veniva tagliata a rombo e servita con una specie di stuzzicadente.

In sostanza: della massese ho dimezzato l’utilizzo delle uova e aggiunto della cannella, più del copioso liquore misto (ed altri accorgimenti), mentre della torta bolognese non ho utilizzato le mandorle.

TORTA DI RISO, AGRUMI, CANNELLA, SASSOLINO E PAMPERO, per 6:

Lessare il riso in acqua bollente, leggermente salata, tenendolo un poco al dente. In una ampia zuppiera sbattere, con una frusta e non troppo copiosamente, le uova, lo zucchero, aggiungendo i liquori, le scorze, la vanillina, la cannella, il latte; aggiungere un pizzico di sale ed, in ultimo, il riso cotto. Imburrare una teglia da forno e cospargerla di abbondante semolino. Versare il tutto e portare a cottura, per circa un’ora, a 180 gradi, forno statico. Lasciar intiepidire la torta e servirla, possibilmente, dopo 24 ore.

 

 

Exit mobile version