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Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

Il piacere di bere un caffè

Il piacere di bere un caffè

Bentornati su “Attimi di felicità”! Oggi parliamo del piacere di bere un caffè, non quello che si prende di corsa ustionandosi la lingua per non rischiare di arrivare in ritardo, ma del caffè gustato in tutto il suo aroma avvolgente, l’esperienza completa dei sensi insomma.

I PRIMI CAFFE’

Per me il caffè è un piacere relativamente recente, per anni non ne ho apprezzato a pieno il sapore, detto tra noi iniziai a berlo nella tarda adolescenza per sopravvivere alle nottate in giro con gli amici a fare baldoria, per poi estendere l’esperienza a momenti della mia vita in cui è necessaria la mia totale attivazione psicofisica, come prima di andare al lavoro o in prossimità di impegni importanti.

UN RITUALE QUOTIDIANO

Pian piano ho imparato ad amarne non solo il gusto, ma anche il rituale nel prepararlo: accendere la macchina, inserire la capsula, osservare la striscia beige del caffè che si tuffa sicuro nella tazzina, la prima sorsata, l’aroma forte della caffeina sul palato. Oppure, utilizzando la moka: in quel caso si crea un senso d’attesa più prolungato prima che il caffè salga, ed è necessaria una certa dose di attenzione, per cogliere il momento ed evitare inondazioni sul ripiano della cucina.

In entrambi i casi, un piccolo piacere che io mi nego, adorando il caffè amaro, è l’impatto dei granelli di zucchero sulla superficie calda: per un attimo la loro discesa si arresta, per poi sprofondare nel mare di caffeina e sciogliersi in esso. Credo che se bevessi del caffè zuccherato talvolta immaginerei il lento scomparire tra gli abissi di chi mi rompe le scatole, soprattutto a inizio giornata!

La mia tazzina preferita!

UNA PICCOLA PAUSA TRA GLI IMPEGNI QUOTIDIANI

Una menzione a parte la merita il caffè al bar, come rituale di inizio giornata nel solito posto tutte le mattine alla stessa ora, oppure come intervallo prezioso da ritagliare tra gli impegni giornalieri, magari seduti a un tavolino facendo quattro chiacchiere con un amico.

E’ proprio questo che amo, a prescindere dalla situazione: il caffè è un momento di stop dalle incombenze quotidiane, un’oasi che ci regala qualche minuto per noi stessi… Oltre al fatto che ci sono situazioni in cui la caffeina è un bene necessario per riuscire a proseguire la giornata!

…PER I VERI AMANTI DEL PIACERE

Molte caffetterie offrono tazzine ricche di golosità aggiungendo panna, gelato, aromi zuccherosi e così via al caffè, ma come ormai avrete capito, se riesco a inserire negli interventi uno spazio alcolico vivo più serena, e questo è il momento: che dire di caffè corretto, Irish Coffee, shakerato con Baileys? Ecco, ora ho proprio gli occhi a forma di cuore… Non c’è niente di più bello con il freddo, per me, che sedersi in un pub e scaldarsi le ossa e l’anima con un buon vecchio Irish coffee, oppure d’estate rinfrescarsi con un caffè shakerato a metà pomeriggio. In quel caso più che pausa caffè è la rivincita dei viziosi, ma di certo è una delle coccole che allungano la vita e fanno tornare il buonumore.

PRENDITI DUE MINUTI, UN CAFFE’ MINDFULNESS

Di solito beviamo il caffè di corsa, con la testa ingombra di pensieri o facendo altre mille cose per risparmiare tempo, in eterno ritardo sulla tabella di marcia; ma anche un’attività quotidiana come questa assume un altro sapore se fatta concentrandosi sul “qui e ora”, vivendola appieno in tutte le sue sfaccettature, che di solito neanche vengono percepite. Qualche volta, provate a bere un caffè senza fretta, a piccoli sorsi, seduti nella vostra cucina o davanti a un bancone, aprendovi alle percezioni del momento e gustandovi tutte le sensazioni: l’attesa, la scelta della tazzina giusta se possibile, l’aroma intenso sul palato, il contrasto tra i colori di bevanda e contenitore, le sfumature che assume il caffè via via che i sorsi proseguono, il tepore che si sprigiona e si irradia sulla mano, la sensazione della bevanda calda che scende giù per la gola… Il tempo si dilata, tutti i sensi vengono appagati, magicamente i due minuti del caffè diventano una pausa dal mondo, dalla frenesia che che cerca di trascinarci con con sè… un attimo di felicità.

Vi offro un caffè virtuale per essere arrivati alla fine della lettura, e vi aspetto tra due settimane per un’altra pillola di felicità.

Chiara Cassani

Chiara Cassani

Maestra di danza orientale e floriterapeuta, suona la batteria in un gruppo metal femminile: le Obsydian Shiver. Le piace leggere, ascoltare musica rock e punk, e degustare birre con gli amici più cari. Abita con una gatta in una mansarda davanti al mare.

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