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Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

Quel periodo strano chiamato Natale…

Quel periodo strano chiamato Natale…

Buongiorno a tutti!

Anno dopo anno mi ritrovo a fare riflessioni sempre più impegnative riguardo al Natale. Ripenso a quando da bambina non vedevo l’ora di vivere questo periodo, sentivo l’emozione e il pathos salire giorno dopo giorno. L’attesa dei regali e la visita dei parenti che magari non avevo occasione di vedere durante l’anno.
Cantavo tutti i giorni canzoni di Natale e aspettavo a gloria la neve; vivendo a Livorno non avevo molte possibilità di vederla.

È stato così per molti anni e penso che qualcosa sia iniziato a cambiare in adolescenza… la voglia di condividere quei momenti, non solo con la famiglia, ma anche con gli amici e poi sempre di più. Arrivi ai 25-30 anni che hai le cene di lavoro con le colleghe, le cene con gli amici dei vari gruppi, l’ansia dei regali, i parenti che dopo un po’ non sono più graditi, senza contare tutto il carico emozionale che ti porti dietro tutto l’anno e riversi sul Natale.
Sì! Perché sono convinta di questa mia teoria: il Natale amplifica lo stato emotivo che stai già vivendo.
Se la tua vita ti ha dato dei motivi per cui gioire, il lavoro va bene, la vita sentimentale va bene, il Natale amplificherà questo senso di benessere e ti farà sentire euforico.
Tuttavia se stai vivendo un periodo sottotono, con varie difficoltà, momenti di stress, etc, il Natale può darti il colpo di grazia facendoti sprofondare nella più grande depressione.
Il mio consiglio: tenere duro che tutto passa!

Tutte le cose belle finiscono e allo stesso modo tutte le cose brutte finiscono. Quindi non c’è motivo per rattristarsi troppo o star a pensare ai problemi. Il Natale è la celebrazione di quel che di buono c’è al mondo e la possibilità di cambiare e aiutare il prossimo. Questo pensiero mi rincuora molto e mi dà la forza necessaria per affrontare questo periodo.

Ho questa nota malinconica perché ho nostalgia di come percepivo questo periodo di festa quando ero bambina. Ora sento tanta pressione, impegni e consumismo. Ci siamo scordati come possiamo essere felici con poco. Spendere centinaia di soldi in oggetti o in cose superflue. Nonostante io sia la regina delle cose futili e poco pratiche, mi rendo conto che alla fine per farmi felice basta veramente poco. In queste giornate di sole adoro stare in giardino con i miei cani. Poveri cani… devono subire come io vedo il Natale, ovvero loro vestiti da renne!! Un classico.
Un bel tè caldo, copertina e divano, la chiamata di un’amica che decide di farti visita e la possibilità di fare due chiacchiere in allegria.

Quel periodo strano chiamato Natale...                                                                                                Quel periodo strano chiamato Natale...

In tutto questo ho sempre la mia musica con me. Sto suonando davvero molto, sia per me stessa che per concerti ed eventi nei posti intorno a me.

Oggi, nel primo pomeriggio, alle ore 14.30 a Cecina in Palazzi parteciperò a una piccola sfilata Natalizia suonando il flauto.
Sempre oggi, alle 21 al teatro di Rosignano Solvay parteciperò al concerto della filarmonica di Rosignano con il fagotto, eseguendo repertorio natalizio e non solo.

Giovedì 20 suonerò presso l’ospedale di Cecina alle ore 10.

Venerdì 21 al Teatro Roma di Castagneto Carducci, concerto di Natale.

Sabato 22 Pomeriggio ore 15.30 sfilata per le vie di Donoratico.

Domenica 23 suono il fagotto con la filarmonica di Cecina alle ore 17 al vecchio comune.

Gli ingressi sono gratuiti, vi aspetto.

Buone Feste, Divertitevi, Mangiate e ascoltate buona musica in radio o dal vivo!

 

Sabina Matteucci

Sabina Matteucci

Sabina, classe 1985, è appassionata di tutto ciò che è arte: musica, disegni, fotografia, creazioni con ogni genere di materiali. Inoltre ama il mare, gli animali, le lunghe passeggiate nel bosco e trascorrere tempo con gli amici.

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