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Pisa Book Festival, Recensione: “All You Seed is love”, Franco Sacchetti

Pisa Book Festival, Recensione: “All You Seed is love”, Franco Sacchetti

Ciao a tutti e benvenuti in questo nuovo articolo!

Oggi, con estremo ritardo (annotate questa cosa, perché io sono SEMPRE in ritardo) vorrei parlare della mia esperienza, seppur molto piccola al Pisa Book Festival.

Il Pisa Book Festival è un salone nazionale del libro dedicato alle case editrici indipendenti italiane che ogni anno in autunno riunisce a Pisa editori, scrittori, traduttori, illustratori e artisti italiani e stranieri.

Nato nel 2003 con la missione di valorizzare gli editori indipendenti italiani, il Festival è passato dai 56 editori espositori del primo anno ai 162 dell’edizione 2017, confermandosi un evento leader nel settore dell’editoria anche a livello internazionale. Per gli editori il Festival rappresenta una piattaforma unica per farsi conoscere, per acquisire nuovi sbocchi commerciali, per discutere di idee e di innovazione, per trovare quello spirito di collaborazione necessario per affrontare le sfide del futuro. Negli anni il Festival è cresciuto sino a diventare anche un luogo privilegiato dove il pubblico può incontrare i suoi autori preferiti. Dinamico e originale nelle sue scelte, il Festival ospita ogni anno più di 200 eventi, dall’incontro con l’autore al convegno, dal laboratorio di scrittura al seminario per traduttori, fino allo spettacolo e al reading.

Purtroppo per questo festival, non posso esprimermi molto, perché non sono riuscita a parteciparvi per una giornata intera, ma solo per due misere ore (causa impegni di natura lavorativa), ma devo dire che come prima impressione il festival mi è sembrato ben organizzato e soprattutto (e questa è una cosa che mi fa gioire molto) era popolato da molti giovani.

In queste due ore ho avuto il piacere di ascoltare la presentazione del libro di Franco Sacchetti, del quale avrei piacere parlare oggi.

All you seed is love ALL YOU SEED IS LOVE – TUTTO CIÒ CHE SEMINI È AMORE

di Franco Sacchetti

 

Editore: Libreria Editrice Fiorentina

Pagine: 48

Prezzo: 12 €

“Tutto ciò che semini è amore. Nel momento creativo della vita, dal seme all’albero e dall’albero al seme, il movimento dal tuo cuore ai primi germogli di pensiero, e ancora al tuo cuore. Tutto ciò che semini è amore.”

All you seed is love è un libro illustrato e indirizzato ai bambini, ma tratta di una tematica molto importante: i semi.

L’autore inizia la sua presentazione parlando proprio di loro, i quali sono i protagonisti di questo racconto; spiega l’intelligenza dei semi che attraverso l’acqua, il vento e gli esseri viventi riescono a spostarsi e a moltiplicarsi in luoghi nuovi.

È più probabile che un albero nasca accanto sotto un altro albero, o che nasca da un’altra parte? I semi si servono di noi per continuare a vivere, noi dobbiamo solo dargli una possibilità.

Il libro raffigura e racconta con una scrittura concisa, semplice e lineare, la storia di un seme che nasce e che si trasforma in un albero e che dall’albero ritorna a seme, in un circolo naturale creativo senza fine, il quale permetterebbe il sostentamento e la riproduzione di tutti gli esseri viventi, se l’uomo, incapace di comprenderne l’essenza e il grande spettacolo della vita, non continuasse irrimediabilmente a comprometterne le azioni.

È un libro che invita alla riflessione su temi come la manipolazione genetica dei semi e alla perdita della biodiversità nel territorio, invitando a pensare alle conseguenze che queste azioni hanno sul mondo.

[…] Perché allora gli uomini inquinano e manipolano la natura, fino a produrre frutti senza semi fertili?

Quando l’autore ha letto questa frase alla platea, dei bambini di circa 11 anni, presenti alla presentazione, si sono messi a ridere e uno di loro ha domandato: “Ma davvero ci sono delle persone che producono dei frutti senza semi? E perché?”

Sarebbe cosa buona e giusta se anche noi ce lo domandassimo. Perché succede questo?

Il bambino è rimasto allibito dalla risposta che l’autore gli ha dato: il profitto, i soldi. Perché se una azienda vende dei prodotti con dei semi e questi sono fertili, la stessa azienda dopo non venderà più quel prodotto perché le persone potrebbero coltivarselo da sole.

La cosa triste è che la maggior parte degli adulti si scorda di farsi queste domande e si scorda anche che il mondo è la nostra casa, e che è solo grazie alla natura che noi continuiamo a vivere.

La vita è racchiusa in un seme. La vita è un seme. E se vogliamo essere più metaforici, anche un pensiero è un seme. E un pensiero può cambiare il mondo. Ecco il fine ultimo del libro, creare dei pensieri su questo argomento importantissimo, ma che spesso, crescendo, diventando adulti, non diamo più importanza, perché non ci interessa e non crea profitto.

Quando in realtà, rispettare l’ambiente e la biodiversità, ci renderebbe un profitto grandissimo, il più grande di tutti: un mondo più sano, più sicuro; basta pensare a tutte le calamità naturali, il riscaldamento globale, le intolleranze e le allergie che continuano sempre più a crescere e ad intensificarsi… il tutto perché l’uomo non riesce a comprendere che il mondo è la sua casa. E come tale, dovrebbe rispettarla.

Alla fine della storia, nelle ultime pagine, viene presentato ai lettori il movimento globale per la libertà del seme, chiamato anche seed savers o “custodi dei semi“, movimento composto da contadini attivisti che in tutto il mondo coltivano e scambiano liberamente semi con l’obiettivo di salvare il loro patrimonio genetico per le future generazioni. Nelle pagine successive, vengono anche riportati i 10 articoli che formano la dichiarazione per la libertà dei semi.

A me personalmente parlando, il libro è piaciuto;

tendendo di conto che è un libro per bambini e che quindi è molto semplice e lineare, ma proprio per la sua linearità mi ha colpito: riesce a parlare di un argomento così complesso in modo semplice; inoltre le illustrazioni all’interno sono davvero, davvero belle.

Questo libro lo consiglio a tutti i bambini del mondo, perché possano imparare dai nostri errori;

Ma lo consiglio anche a noi adulti, perché possiamo tornare a pensare in modo genuino, come fa un bambino, per non commettere più gli stessi errori.

 

Vi invito a leggere il libro e a commentare se l’avete già letto!

Con questo è tutto, ci sentiamo al prossimo libro!

Nel frattempo…

Buona Lettura!

Rachele.

Rachele Bini

Rachele, 31 anni. Una, Nessuna, centomila. Copywriter e amante della comunicazione, la scrittura è il suo pane quotidiano. Ha gestito un Ufficio Stampa per una piccola Casa Editrice Indipendente. Aspirante Giornalista, scrive per "Il Tirreno".

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