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Recensione “Mi dicevano che ero troppo sensibile”, Federica Bosco

Recensione “Mi dicevano che ero troppo sensibile”, Federica Bosco

Ciao a tutti! Eccoci ancora qui con un nuovo libro di cui parlare.
Per me è un libro molto toccante e prezioso, quasi personale: l’autrice è Federica Bosco e il libro di cui parliamo oggi è “Mi dicevano che ero troppo sensibile”.

MI DICEVAMi dicevano che ero troppo sensibileNO CHE ERO TROPPO SENSIBILE

di Federica Bosco

Editore: Vallardi

Pagine: 235

Prezzo: 15,90 €

“In un mondo che urla, l’ipersensibilità è un dono sottovalutato eppure c’è sempre più bisogno di persone creative, empatiche e capaci di ascoltare. Questo libro non insegna a diventare qualcun altro ma a trasformare una debolezza in una forza.”

Incontrare questo argomento è stata quasi una casualità. Grazie ad un canale youtube che seguo molto (ShantiLives, il link del video in questione ve lo lascio QUI) ho scoperto questo studio fatto negli anni ’90 da Elaine Aaron riguardo l’ipersensibilità. La Aaron chiama queste persone Highly Sensitive Person (HSP) che in parole povere sono delle persone con spiccata sensibilità davanti gli stimoli (interni ed esterni) con i quali vengono a contatto. Questa “cosa” non è da considerarsi come una malattia, ma bensì come un tratto della personalità, che è posseduto solo dal 15% – 20% della popolazione. Il tema mi ha subito incuriosita e mi sono informata molto e poi, girando in Libreria trovo lei, Federica Bosco che scrive proprio di questo argomento.

Il libro inizia con una storia intitolata “C’era una volta una bambina ipersensibile” dove Federica Bosco racconta la vita da “sfigata e emarginata” a causa di questa grande sensibilità interiore; racconta degli episodi dove questa sensibilità è scomoda e non capita, anzi, demonizzata da genitori e dagli insegnanti, che la porta a sentirsi inadeguata e a vergognarsi di sé stessa. L’autrice di questo libro riesce, con una scrittura semplice scorrevole ed elementare ad arrivare dritto al cuore della persona che legge, soprattutto se quella persona si ritrova molto in ciò che scrive nelle prime pagine.

“Se entravo in classe non vedevo i pennarelli, i giochi e i miei compagni, ma << sentivo >> se la maestra era di cattivo umore; vedevo un banco vuoto e mi chiedevo perché, o percepivo uno sguardo strano da parte di qualcuno.”

Personalmente parlando, per me è stato un libro rivelatore. Leggendo quelle pagine, ho ricollegato tutti gli eventi della mia vita e le ho dato finalmente un senso: sono una persona con un alta sensibilità. E, detta così, sembra tutto molto bello (wow che ganzo, buon per te) ma vi posso garantire che non è una cosa bellissima, anzi. Come scrive Federica, all’inizio la odi. La odi perché ti fa sentire inadeguata in un mondo dove tutto va per il verso giusto e tu sei sempre quella sbagliata che rimane (sempre e sistematicamente) indietro.

“Per anni mi sono dannata a cercare di capire cosa avessi di storto, perché la mia percezione della realtà fosse tripla rispetto a quella degli altri, perché ho sempre << sentito >> le persone negative e false prima degli altri, perché una discussione mi gira nella testa per cinque giorni, perché mi danno fastidio i rumori forti, la luce intensa, la gente che urla, perché certe immagini alla televisione mi tolgono il sonno, perché percepisco le ingiustizie in maniera assoluta, perché l’idea della morte degli altri è inaccettabile tranne la mia, perché mi viene il magone per niente, perché mi sembra di essere un palloncino in un mondo pieno di spilli…”

Dopo questa introduzione al tema, nelle pagine successive lascia un piccolo test per verificare se sei una Persona Altamente Sensibile e dopodiché inizia il vero libro: imparare a gestire il sovraccarico di emozioni che provoca questo tratto e “sopravvivere” quindi in un mondo che non è ipersensibile. Consiglio caldamente questo libro a tutte le Persone Altamente Sensibili, perché può aiutarle a sentirsi meno soli, meno inadeguate rispetto al mondo, a sentirsi parte di un gruppo che è come voi e sente come voi.
E tu, caro lettore adesso mi dirai (giustamente): Rachele, ma come faccio a sapere se sono una Persona Altamente Sensibile?
Semplice: ti invito a fare il test qua sotto (ripreso dal libro di Federica Bosco) e, se vuoi un’ ulteriore conferma ti lascio il link (QUI) del sito ufficiale di Elaine Aaron, dove troverai anche il test ufficiale e spiegazioni più approfondite.

IL TEST:
Sei ipersensibile se:
1. Fin da quando eri un bambino, i tuoi genitori o i tuoi insegnanti ti consideravano sensibile o timido, e tu ti sentivi diverso dai coetanei, fuori posto, non accettato.
2. Percepisci le piccole cose intorno a te: gli umori, gli sguardi, i non detti. Ti capita di entrare in un luogo dove non conosci nessuno e di <<sentire>> subito se c’è qualcosa che non va. Come se avessi un radar interno, capti subito lo stato d’animo degli altri, e ne resti coinvolto, sia positivamente, sia negativamente, fino a restarne contagiato.
3. Hai una vita interiore ricca e complessa: sei attratto da tutto ciò che ha una dimensione <<spirituale>>, sei alla continua ricerca di armonia e ti definiresti una persona creativa, piena di fantasia. Ti sei sentito spesso dire che ne hai troppa, o che vivi con la testa fra le nuvole.
4. Sei profondamente toccato dall’arte in generale, la musica può darti emozioni fortissime e ti commuovi davanti allo spettacolo della bellezza: un quadro, la pagina di un libro, la danza, un film.
5. Sei molto sensibile al dolore fisico e psichico, tuo e degli altri.
6. Ci sono giorni in cui sei cosi esausto che hai bisogno di rimanere a letto o in una stanza buia o in qualunque posto tu possa stare solo con te stesso: il rumore, la luce, qualunque stimolo esterno, in quel momento ti son insopportabili.
7. Sei particolarmente sensibile agli effetti degli eccitanti e della caffeina.
8. I luoghi molto affollati non fanno per te: concerti, feste oceaniche, locali in cui ci sia troppa gente insieme a un eccesso di rumore li eviti come la peste. Circondato dalla confusione ti senti agitato e insieme estraniato, come in una bolla.
9. Sei scrupoloso e perfezionista. Detesti sbagliare e ti ferisce molto essere ripreso; un po’ perché sei permaloso, ma anche perché non riuscendo a difenderti come vorresti provi una forte frustrazione, talvolta un vero e proprio senso di vergogna.
10. Ti spaventi facilmente e dopo rimani scosso a lungo.
11. Ti agiti quando devi fare molte cose in un breve periodo di tempo; ti senti confuso e travolto e vorresti scappare.
12. Quando vedi qualcuno a disagio, sai subito cosa fare per farlo stare meglio, più comodo e più a suo agio: sei un ottimo ascoltatore, ti identifichi nel prossimo e sai sempre di cosa ha bisogno. Sai prenderti cura degli altri meglio che di te stesso.
13. Quando hai molta fame diventi irritabile e perdi la concentrazione e la calma.
14. I cambiamenti ti turbano: un trasloco, la fine di un rapporto, un licenziamento, anche una partenza, sono eventi che ti creano uno stress intensissimo.
15. Fai di tutto per organizzare la tua vita in modo da evitare situazioni stressanti. Eviti in tutti i modi i conflitti e quando ti trovi in competizione o vieni osservato mentre svolgi un compito, diventi così nervoso o agitato che finisci per peggiorare il risultato.

Se anche voi vi ritrovate in tutte o in parte in queste caratteristiche, molto probabilmente siete delle persone altamente sensibili.

Si, lo ammetto, mi sono dilungata parecchio e ringrazio tutti coloro che sono arrivati a leggere fino qui. Fatemi sapere se avete fatto il test e se vi ritrovate in quello che scrive Federica Bosco se avete già letto il libro o se inizierete a leggerlo adesso! Prima di andare, oltre i link che vi ho lasciato nel testo, vi lascio anche il sito italiano PAS (Persone Altamente Sensibili, QUI).

Buona lettura!

Rachele.

Rachele Bini

Rachele, 31 anni. Una, Nessuna, centomila. Copywriter e amante della comunicazione, la scrittura è il suo pane quotidiano. Ha gestito un Ufficio Stampa per una piccola Casa Editrice Indipendente. Aspirante Giornalista, scrive per "Il Tirreno".

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