Site icon WiP Radio

Torniamo a parlare di riscaldamento globale

Torniamo a parlare di riscaldamento globale

 

 

 

 

Una settimana fa migliaia di studenti e attivisti si sono riversati nelle strade delle piú importanti citta italiane, riportando l’attenzione su un tema che con la pandemia si era “assopito”.

Greta Thumberg e Vanessa Natake Hanno sfilato in testa al corteo di Milano, “non è tempo di arrendersi”, dichiarano.

È lecito chiedersi adesso, quando la pandemia ha rallentato la sua morsa (solo rallentato, in Africa il 90% Della popolazione non è vaccinato), a che punto si trovi il dibattito sul riscaldamento globale.

 

 

 

La prossima Conferenza delle nazioni unite sui cambiamenti climatici (COP26) è programmata a Glasgow, nel Regno Unito per il 31 ottobre, e c’è da augurarsi che le parti si impegnino a favore di obiettivi piú alti di quelli stabiliti dalla COP21.

 

 

A tal proposito, quali erano gli obiettivi prefissati 6 anni fa? La precedente conferenza si era tenuta in Francia nel 2015; durante queste sessioni si è riusciti a siglare “l’accordo di Parigi” con l’obiettivo a lungo periodo di contenere l’aumento della temperatura limitando le emissioni di CO2. Tutto questo per ridurre gli effetti, sempre piú pericolosi, del cambiamenti climatico.

 

L’UE ha ratificato l’accordo il 5 ottobre del 2016 e perché entrasse in vigore, occorreva la ratifica da parte di almeno 55 paesi che rappresentassero almeno il 55% delle emissioni globali.
Riporto di seguito Quanto descritto sul Sito Della Commissione Europea Nella sezione dei negoziati sul clima:

 

 

Elementi fondamentali

L’accordo di Parigi è un ponte tra le politiche odierne e la neutralità rispetto al clima entro la fine del secolo.

Mitigazione: ridurre le emissioni

I governi hanno concordato di

Quale contributo agli obiettivi dell’accordo, i paesi hanno presentato piani generali nazionali per l’azione per il clima (contributi determinati a livello nazionale, NDC). Questi non sono ancora sufficienti per conseguire gli obiettivi concordati in merito alle temperature, ma l’accordo traccia la strada da seguire per le azioni successive.

Trasparenza ed esame della situazione a livello mondiale

I governi hanno concordato di

Adeguamento

I governi hanno concordato di

Perdite e danni

L’accordo, inoltre, riconosce

Ruolo delle città, delle regioni e degli enti locali

L’accordo riconosce il ruolo dei soggetti interessati che non sono parti dell’accordo nell’affrontare i cambiamenti climatici, comprese le città, altri enti a livello subnazionale, la società civile, il settore privato e altri ancora.

Essi sono invitati a:

Supporto

 

 

 

Tra meno di un mese i paesi si ritroveranno e discuteranno, dati alla mano, su cosa sia stato fatto e se l’asticella possa essere ulteriormente alzata.

 

Ci si augura che il dibattito sul clima torni ad essere centrale.

 

 

 

Fonti

 

https://ec.europa.eu/clima/eu-action/international-action-climate-change/climate-negotiations/paris-agreement_it

 

 

https://it.m.wikipedia.org/wiki/XXVI_Conferenza_delle_Parti_dell’UNFCCC

Exit mobile version