Via la carta regalo dalla nuova rubrica mensile di Musical e Vecchi Merletti! Strappatela pure, che porta bene, e sbirciate un po’ cosa c’è dentro…
Che cosa riuscite a vedere? Colori? Allora avete visto bene!
Ma prima di lasciarvi aprire del tutto il pacco, permetteteci di presentarvi Elderberry Wine – Quello che le creative non dicono!
Elderberry Wine è la nuova rubrica curata da Giada e Giulia di Musical e Vecchi Merletti, che si immergeranno ancora più a fondo nel mondo del craft per andare a conoscere e intervistare le creative più creative d’Italia! Vi chiedete del perché di questo titolo? È un omaggio al film Arsenico e Vecchi Merletti (ma va?): il vino di sambuco è la bevanda che le due arzille vecchine utilizzano per fare fuori le ignare vittime! Tranquilli, non vogliamo avvelenare nessuno… ma solo aggiungere un po’ di brio alle interviste inserendo una domanda all’arsenico!
Elena è un esempio di chi ha lottato per inseguire le proprie passioni e si sta godendo un meritato successo fatto di pubblicazioni e lavori stimolanti, e noi siamo davvero felici di vedere che il lavoro creativo serio venga apprezzato e premiato! Volete scoprire di che cosa abbiamo ciarlato? Leggete l’intervista che trovate sotto ^_^
Cara Elena, il tuo stile è subito riconoscibile: estroso, fresco e colorato, le tue creazioni mettono allegria solo a guardarle! Dove trovi ispirazione per le forme, le gamme di colori e gli abbinamenti audaci? È davvero l’allegria quello che vuoi trasmettere o c’è di più?
Mi fa molto piacere che dalle mie creazioni arrivi questa sensazione di allegria, perché non c’è nulla di studiato a tavolino. Faccio quello che mi piace e che mi dà gioia. Forse
Sul tuo blog ogni tanto posti foto della tua casa e ci hai molto incuriosito. Com’è la “tana” di una delle creative più creative d’Italia?
Fai un sacco di lavori fantastici, ma quelli che ci hanno colpito maggiormente quando abbiamo iniziato a seguirti sono gli art-journal, quaderni feltrosi dalle mille meraviglie: ci racconti come nasce un art-journal?
Anziché fare lo scrap con carta e cartoncini, lo faccio coi tessuti e le bordure.
Ed alla colla e bidimensionalità della carta, preferisco la tridimensionalità materica di filati e stoffe. Il risultato finale, rispetto allo scrap tradizionale, è più cicciottosa e, per me, più gratificante.
Domandone difficile: che cos’è per per te la creatività? Che cosa ha significato nella tua vita?
S
Quello che so per certo è che a me regala gioia. Ma tanta tanta. E posso solo ringraziare per avere avuto tutto questo in dono.
Abbiamo letto che ultimamente sei molto impegnata. Ci sveli qualcosa (qualcosina…) dei tuoi progetti futuri?
Posso solo dire, che a livello lavorativo, sto vivendo un sogno. Che mi sembra sin troppo bello per essere vero. Ma per scaramanzia fino ad aprile non voglio dire nulla. Poi, speriamo e chissà !!!
Ultima domanda, quella all’arsenico! Qui sei autorizzata a “sputare veleno”, ma senza fare nomi 😉 Quali sono gli atteggiamenti che non sopporti in chi ti chiede di realizzare un lavoro?
Non sopporto chi deprezza il lavoro manuale, paragonandolo a quello industriale.
Io non obbligo nessuno a comprare ciò che vendo, ma certi commenti gratuiti del tipo “ma costa così tanto?” riescono a irritarmi.
“Non costa così tanto, vale così tanto”… giusto per citare la frase di un celebre film :))
Ecco, a chi non sa dare un valore al lavoro manuale, un bel cocktail all’arsenico potrei anche servirlo uòra uòra ;-)))
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Voi che deprezzate il lavoro manuale, attenti a voi!
Ringraziamo tantissimo Elena Fiore per la sua infinita gentilezza! Noi continuiamo a sentirci in radio ogni martedì alle 21.30 in attesa della prossima uscita di Elderberry Wine… e non dimenticate di seguire la nostra diretta dal Florence Creativity! A prestissimo!!!