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I Musei di archeologia subacquea

Siamo abituati a vedere musei in bellissime strutture, pensiamo a gli Uffizi, al Louvre o ai musei vaticani.

Abbiamo girato in siti archeologici di incredibile suggestione, come non soffermarsi sulla magnificenza di Segesta e Selinunte, il parco archeologico di Ostia o il Palatino a Roma e innumerevoli altri…ma avete mai preso in considerazione di fare la stessa esperienza sott’acqua?

Come sappiamo la Terra è in continua evoluzione e, per svariate ragioni, spesso quello che era sul suolo calpestabile adesso si trova sott’acqua.

Il fascino che può avere una città sommersa è quasi fiabesco, la suggestione dell’antico si fonde con la dimensione onirica del mare, c’è l’unione dei due mondi, il vissuto umano che si interseca con la vita sommersa.

In Italia siamo stati tra i primi a sperimentare questo tipo di valorizzazione e grazie al progetto ideato dall’archeologa subacquea Barbara Davidde, riusciremo a fruire di quattro siti archeologici ormai sommersi.

Il nome di questo fantastico progetto è MUSAS musei di archeologia  subacquea.

Vi inserisco qui il link https://www.progettomusas.eu .

Nel portale troverete tutte le descrizioni con la storia, le ricostruzioni, video e foto di Baia, Egnazia, Kaulonia e Crotone, potrete scaricare la app e cominciare il vostro tour virtuale nel museo prima del tuffo in mare.

Non mi dilungo oltre, corro anch’io a bearmi di questa innovativa e davvero intelligente iniziativa.

 

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