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Recensione “La Fragilità dei Palindromi”, Marcostefano Gallo

La Fragilità dei palindromi

La fragilità dei palindromiLA FRAGILITA’ DEI PALINDROMI

di Marcostefano Gallo

 

Editore: Ferrari Editore

Pagine: 288

 

SINOSSI: “Marcostefano Gallo, con un linguaggio dipinge una storia ambientata a Mongrassano, piccolo borgo del Sud reale e immaginario. Luci e ombre evidenziano personaggi con destini speculari in un romanzo che scoppietta di spunti reali e invenzioni surreali. L’attesa della festa patronale di Sant’Anna è il centro di questo labirinto fantastico, attorno a cui ruotano buffi equilibri sospesi tra cielo e terra, storie in bilico tra detto e non detto, personaggi alla ricerca dell’altro ma anche di se stessi. Una commedia umana mediterranea, dal sapore antico e contemporaneo, che evoca un senso di briosa malinconia di fronte all’indecifrabilità del destino, capace di trasformare l’esistenza in un palindromo temporale.”

 

RECENSIONE.

In girum imus nocte et consumimur igni.
Un famoso palindromo latino che sembrava rispecchiare il mondo nella sua concreta essenza. Tradotto, significava: giriamo in tondo nella notte e veniamo consumati dal fuoco. Gli tornarono in mente anche le parole del suo professore di letteratura italiana al liceo: “Nel palindromo c’è la metafora perfetta degli intrecci esistenziali, ricchi di storie che si possono leggere da una parte o dall’altra”.

Marcostefano Gallo, ambienta il suo romanzo a Mongrassano, piccolo borgo realmente esistente della Calabria che conta 1562 anime. Marcostefano racconta le vicende di questo piccolo paese (che potrebbero essere reali per quanto raccontate in modo veritiero), che prendono vita dai personaggi che la abitano: Angelo, Concetta, Carmela (A’ Magara) Beatrice, Carlo ecc…

I personaggi, che in questo romanzo sono molti, vivono questa vita come un palindromo: in qualunque modo la si guardi, la vita è sempre la stessa, e ogni personaggio è intrappolato nella routine della propria condizione, dalla quale non vede via d’uscita.

[…] come un palindromo è intrappolato dentro la sua individualità, così lei era incapace di percorrere la via per un’esistenza felice.

Tutto procede nello stesso modo, con magare che tolgono l’affascino (ovvero il malocchio), amori vissuti segretamente, bugie ed inganni atti a guadagnare più soldi e vivere apparentemente “bene”, fino a che non arriva una Web Radio chiamata Radio323, che ripropone agli abitanti di Mograssano, la metafora del palindromo: ovvero, che la storia, da qualunque lato la si legga rimarrà sempre la stessa e il suo significato non cambierà, se non avremo il coraggio di cercare altro nella nostra vita, di cambiare qualcosa.

Un’altra ascoltatrice, poi, ci chiede perché abbiamo dato questo nome alla nostra radio. La risposta è semplice: il numero 323 è un numero che da qualsiasi lato lo seggi è sempre lo stesso, così come la nostra radio, che è diretta, non dà mai la possibilità di interpretazioni ambigue dei suoi contenuti, perché è e sarà sempre dalla vostra parte!

Radio 323 manda dei messaggi diversi ad ogni trasmissione, messaggi che sono indirizzati precisamente ad un personaggio di Mongrassano; questo spingerà i personaggi ad uscire dalla propria condizione (dal proprio palindromo, o azzarderei anche confort-zone) e ad avere dei risultati diversi per la propria esistenza. Il tutto si concentrerà successivamente sulla festa patronale di Sant’Anna, festa che i paesani aspettano con ansia e trepidazione.

Proprio davanti al portone della chiesa le cadde in testa un festone con scritto semplicemente ANNA. Dopo averlo raccolto, notò che la prima A si era staccata dal resto della parola, spezzando il palindromo. Così come fragili sono i palindromi nella loro rigidità immutabile, così lo sono i sistemi che legano i sogni e le vite delle persone […] A breve le parole sarebbero divenute lettere dell’alfabeto orfane, e alcune persone degli atomi vaganti nel mare in balia delle correnti.

Un romanzo che ci insegna quanto le relazioni umane siano fragili, anche se inizialmente sembrano legami indissolubili. Un romanzo scorrevole ed un pò complesso per la vastità di storie ed informazioni da ricordare di ogni personaggio (che sono molti, molti di più di quelli menzionati sopra). Nonostante questo, non è un romanzo noioso, anzi: è interessante e fondamentale capire il passato di ogni personaggio per comprendere appieno il presente (ed il futuro) dei protagonisti.

 

Ringrazio infinitamente l’autore Marcostefano Gallo per avermi dato la possibilità di leggere la storia di questi protagonisti che, in un modo o nell’altro cercano di uscire dalla loro gabbia, dal loro malessere per cercare qualcosa (o qualcuno) che li faccia sentire appagati e felici.

 

Ci riusciranno? 

 

Buona Lettura a tutti!

 

Rachele.

 

 

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