E rieccoci con un tema natalizio! Non pensavo di essere tanto ossessionata da questa festa fino ad oggi!
Ma si sa, quando in casa ci sono i bambini piccoli… l’albero si fa l’8 dicembre, si appendono lavoretti fatti a suon di tempere (versate sulle poltrone) brillantini (che troveremo per giorni anche negli slip) … e minacciando che se non si fanno per bene Babbo Natale non porterà i regali.
Confessiamolo, questa roba di Babbo Natale che vede tutto e porta i regali solo se si fa i bravi a volte ci prende un po’ la mano perchè…funziona!!!
Comunque, mio figlio mi ha stressato tre giorni per fare l’albero ma poi ho scoperto che era più interessato a visitare la soffitta in cui era stato messo (che ha scoperto con mestizia non essere bella come quella di Peppa) che ad attaccare le palline… e allora se devo farlo da sola lo faccio come voglio ..!
Lasciata da sola sulla colonna sonora di jingle bells in loop, con tre sacchi di palline divise per materiale e misura e il puntale in mano, ripartono tutti i rimuginamenti pseudo architettonatalizi.
Sì, perché dovete sapere che gli architetti si dividono in due grandi categorie: quelli che fanno l’albero e quelli che non lo fanno.
Il presepe in realtà si presterebbe meglio alle loro competenze, ma lì sì che si rischierebbe di non vederne uno mai neanche iniziato per la troppo lunga progettazione!
In ogni caso, quelli che non fanno l’albero non lo fanno punto e basta, ma gli altri lo fanno volentieri perché è un popolare clichè, laico, non impegna ideologicamente e soprattutto fa anche arredamento!
Intanto, per chi non sceglie soluzioni minimali, l’eterno dilemma : albero vero o finto?
Ma non si ferma ovviamente all’albero…. Il packaging, che volgarmente bisognerebbe chiamare imballaggio, è l’elemento attraverso il quale l’architetto in un contesto di apertura dei regali, può fare il bullo con tutti (no : voi mamme architetto non avrete il tempo, quindi usate Amazon per fare i regali e via).
Magari ti ha regalato una ciofeca, ma sa benissimo che il packaging non solo salva l’onorabilità ma vale anche più del regalo stesso… chi lo conosce lo sa e infatti a volte neanche lo apre.
E così, vi lascio con un tour fra alberi di Natale alternativi più o meno di design, e come dice Peppa : tanti auguri a tutti, la gioia sia con voi, ci vediamo a Capodanno! (è mercoledì!!!).