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Recensione “Le lettere smarrite di William Woolf”, Helen Cullen

Più dei baci, le lettere uniscono le anime.

 

LE LETTERE SMARRITE DI WILLIAM WOOLF 

 

di Helen Cullen

Editore: Nord

Pagine: 380

Prezzo: 18.00€

Prezzo Ebook: 9.99€

Link amazon QUI

C’è un ufficio, a Londra, in cui viene raccolta la posta impossibile da recapitare: buste da cui la pioggia ha cancellato l’indirizzo, o i cui destinatari non sono più rintracciabili; letterine a Babbo Natale o alla fatina dei denti. Se sono state regolarmente affrancate, hanno diritto a un’ultima occasione. Ogni giorno, i detective postali aprono le lettere smarrite, per scovare indizi che li possano aiutare a consegnarle. William Woolf svolge questo lavoro con passione da oltre dieci anni, sebbene sua moglie preferirebbe che si cercasse un impiego «vero». Anzi, negli ultimi tempi, William ha l’impressione che Clare preferirebbe avere accanto un uomo diverso, uno più intraprendente e ambizioso. Dal canto suo, William non può fare a meno di notare quanto Clare sia cambiata, dai tempi in cui si erano conosciuti all’università, uniti dalla comune passione per i libri. Non è più la ragazza timida e sensibile di cui si era innamorato. Ai suoi occhi, è diventata una fredda donna in carriera, sempre impegnata, distante. Ed è forse colpa della frattura che si è creata tra loro se William si lascia attrarre da una busta blu notte, pescata per caso dal sacco grigio della posta, su cui spiccano quattro parole: Al mio grande amore. All’interno c’è una lettera di una donna che si firma Winter, una donna in attesa di essere trovata dalla sua anima gemella. Le parole di Winter arrivano dritte al cuore di William, lo commuovono. Col passare dei giorni, si rende conto di aspettare con impazienza l’arrivo di altre buste blu notte. E viene accontentato. Possibile che fosse destinato a riceverle? Possibile che sia proprio lui il grande amore di Winter? Per scoprirlo, William deve raccogliere gli indizi disseminati nelle lettere e trovare Winter. Deve guardarla negli occhi, per capire se è solo l’illusione di un cuore deluso o la sua occasione di essere davvero felice. E se invece fosse proprio William a essersi smarrito? E se la felicità fosse molto più vicina di quanto lui non crede?”

Un Romanzo che (tutto sommato) mi ha emozionata.

La trama mi ha incuriosita già dagli annunci sui vari social e dalle parole che le mie colleghe bookblogger hanno speso su questo libro. La lettura del romanzo è molto scorrevole e avvincente. Diciamo però che il romanzo non ha come protagonista le lettere che arrivano al famoso ufficio delle lettere morte, la cui descrizione dello stesso e dei personaggi che lo abitano mi hanno incuriosita e invogliata sempre di più ad andare avanti con la storia, fanno solo da contorno ad una storia che a mio parere dovrebbe essere secondaria: La crisi che William ha con sua moglie Claire. 

Ripeto, la storia è avvincente, scorrevole e anche emozionante: Winter con le sue lettere è fantastica, ha fatto leva sulla mia parte di inguaribile romantica. Una lettera in particolare mi ha emozionata molto, tanto da postarla sul mio profilo instagram (ma chi mi segue QUI lo sa già!). Quindi tutto sommato il libro è molto bello, ma il titolo porta un pò fuori strada con le aspettative.

Una piacevole sorpresa però c’è..

Piacevolmente, molto piacevolmente (osatemi dire) sorpresa del luogo che Winter descrive nelle sue lettere. Dublino. Dublino è una città alla quale tengo molto per motivi familiari e mi ha fatto piacere ricordare in queste pagine la città, i suoi monumenti, locali e la sua gente cordiale e spettacolarmente generosa.

Arriviamo alla parte dolente….

Fin qui, tutto molto bello, ma una delusione c’è, per quanto mi riguarda. Il finale (che non posso svelare, perchè gli spoiler qui sono un REATO) è così così. Dopo una storia affollata di piccoli dettagli e descrizioni minuziose della storia di William, Claire e Winter (e purtroppo non posso dire la stessa cosa per quanto riguarda le lettere che non riguardano la ragazza misteriosa) il finale è stato buttato via in pochissime pagine. Che dire, si, un finale che a me è piaciuto, ma personalmente mi sarei aspettata un qualcosa di più.

 

Nonostante tutto, consiglierei comunque di leggerlo a chi vuole una storia avvincente, avendo presente che non è un libro che parla di lettere smarrite, o almeno non sono le protagoniste vere e proprie.

 

Di solito, durante la recensione, lascio qualche estratto qua e là, ma oggi ho optato per lasciarvi solo un lungo estratto che a me ha colpito molto e che potrebbe colpire anche voi. Vi saluto già ora, e vi invito (come in ogni mio rece-dibattito) a dirmi che cosa ne pensate, se lo avete letto o se avete intenzione di leggerlo.

 

[…] “Mio grande Amore,
È un tale conforto poterti scrivere in questo modo. Parlarti in un luogo sicuro dove posso sapere che ci sei e ammettere cosa significhi per me. Ovviamente è difficile parlare di te con gli altri. E per me è importante non far capire quanto la tua assenza mi affligge. C’è qualcosa di profondamente tragico nelle persone la cui vita ruota intorno alla ricerca di un compagno perfetto. Spesso penso che, se fossero meno ossessionate dalla loro potenziale dolce metà, scoprirebbero di essere, nonostante tutto, complete in sé stesse. Ti prego, non fraintendermi; ho una vita molto piena e, spesso e volentieri, piacevole. Non ho bisogno di un uomo tanto per averlo e potrei crearmi una vita avventurosa anche da sola, se necessario. Però preferirei che non fosse così. Non sono pronta ad abbandonare l’idea che mi aspetti un grande amore, che anche tu mi stia cercando. Me lo sento nelle ossa. Voglio qualcuno con cui viaggiare e condividere l’esperienza della scoperta. Qualcuno con cui parlare quando rincaso la sera, per essere testimoni della vita dell’altro e capire l’importanza di un milione di piccole cose.
Voglio che qualcuno mi veda in tutti i colori della mia personalità e mi ami lo stesso. Ma preferisco stare da sola che fingere di aver trovato la persona giusta. Preferisco stare qui seduta a scriverti e ad aspettarti con impazienza che auto convincermi ad amare un altro. Mi rifiuto di accontentarmi di qualcosa che non sia un amore magnifico. Voglio il tipo di amore per cui si combattono guerre, si percorrono migliaia di chilometri a piedi, si compiono sacrifici, si rinuncia a qualunque altro. Non ti chiederò mai di fare qualcosa di terribile per dimostrare la tua devozione, mi basta sapere che lo faresti. Voglio la poesia e la passione, un amore speciale e specifico per noi due. Niente rose, champagne o cenette a lime di candela, nessuna manifestazione scontata di romanticismo, ma piuttosto cose che potrebbero essere ispirate solo dalla più intima conoscenza di me.
Voglio avere dei figli con un uomo che credo possa ispirarli a essere persone fantastiche, un uomo che li ami incondizionatamente e gli dia Fiducia in sé stessi per seguire i loro sogni.” 
[…]

 

Buona Lettura a tutti!

 

Rachele.

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