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Yan Pei-Ming. Pittore di storie. Fino al 3 settembre a Palazzo Strozzi la mostra dedicata al maestro franco-cinese

Yan Pei-Ming. Pittore di storie. Fino al 3 settembre a Palazzo Strozzi la mostra dedicata al maestro franco-cinese

Fino al 3 settembre, a Palazzo Strozzi, è in corso la più importante mostra mai dedicata in Italia a uno dei principali maestri della pittura contemporanea: Yan Pei-Ming. Pittore di storie. Scopriamone qualche dettaglio in più!

Chi ha detto che l’estate non è fatta per visitare le mostre? Opportunità di indiscusso arricchimento culturale e, più prosaicamente, oasi di refrigerio per chi è costretto in città o vi si trova in visita. Anche agosto può essere quindi un’occasione per trascorrere del tempo di qualità immersi nell’arte e magari portarsi a casa qualche nuovo spunto di lettura sulla realtà che ci circonda.

Yan Pei-Ming
Yan Pei-Ming, 2018. Photography: Marie Clérin © Yan Pei-Ming, ADAGP, Paris, 2023.

A Firenze, a Palazzo Strozzi, è aperta fino al 3 settembre la retrospettiva riservata a uno dei principali maestri della pittura contemporanea: Yan Pei-Ming. Pittore di storie. Si tratta della più grande esposizione mai dedicata in Italia all’artista franco-cinese, parte del progetto Palazzo Strozzi Future Art sviluppato con la Fondazione Hillary Merkus Recordati. A cura di Arturo Galansino, la mostra propone un percorso di oltre trenta opere che permettono di esplorare la potente e originale ricerca dell’artista sulla relazione tra immagine e realtà, in un continuo intreccio tra vita personale e storia collettiva, simboli e icone della cultura e della storia dell’arte tra Oriente e Occidente.

I temi della mostra

Yan Pei-Ming invita a ripensare il rapporto tra storia e contemporaneità, memoria e presente. Esplorando generi come il ritratto, il paesaggio, la natura morta e la pittura di storia, i suoi dipinti prendono vita a partire dal modello di immagini fotografiche estrapolate da fonti diverse, come immagini personali, copertine di giornali, still cinematografici o celebri opere della storia dell’arte. Yan Pei-Ming ci porta a riflettere sulla contraddizione tra realtà e rappresentazione, verità e costruzione delle immagini, tema sempre più centrale nell’era della riproduzione e della condivisione digitale della storia pubblica e delle nostre vite private.

Le opere esposte

Yan Pei-Ming
Les Funérailles de Monna Lisa (2009), polittico, 5 tele, olio su tela, collezione privata.

Yan Pei-Ming è pittore di storia e di storie: “pittore di storia” quando rilegge momenti iconici del passato recente, ma anche “pittore di storie” personali. In mostra si alternano così monumentali autoritratti e ritratti della madre e del padre e raffigurazioni di personaggi storici come Mao Zedong e Adolf Hitler. Oppure originali reinterpretazioni di opere come la Monna Lisa di Leonardo o l’Innocenzo X di Velázquez vengono inframmezzate da due copertine della rivista «Time» dedicate rispettivamente nel 2008 al presidente russo Vladimir Putin e nel 2022 a quello ucraino Volodymyr Zelensky.

Yan Pei-Ming
Ostia, due novembre 1975 (2023), olio su tela, cm 250 × 300 e Crucifixion (Il Vangelo secondo Matteo) (2023), olio su tela, cm 400 × 300.

In diretta connessione con l’Italia l’esposizione ospita inoltre una sequenza di dipinti legati a celebri immagini fotografiche che hanno documentato drammatici momenti della storia italiana del Novecento, in una sorta di trilogia di deposizioni laiche. Si tratta, nello specifico, dell’esposizione a testa in giù dei corpi di Benito Mussolini e Claretta Petracci a Piazzale Loreto a Milano nel 1945, del corpo riverso di Pier Paolo Pasolini all’idroscalo di Ostia nel 1975 e del ritrovamento di Aldo Moro nel bagagliaio di un’auto a Roma nel 1978.

Orari di visita

La mostra è visitabile tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00. Inoltre, tutti i giovedì la mostra è aperta fino alle 23.00 con uno speciale biglietto per gli under 30 a soli € 5 (valido dalle 18.00 alle 22.00) assieme a uno sconto del 20% allo Strozzi Bistrò. Ogni settimana, il lunedì alle 18.30 e il giovedì alle 19.00, è poi possibile partecipare a una visita guidata gratuita realizzata grazie al contributo di Unicoop Firenze.

 

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Simone Gasparoni

Simone Gasparoni

Classe 1995, studio Filosofia all'Università di Pisa. Allievo ortodosso di Socrate, ho sempre pensato che le parole siano roba troppo seria per abusarne (lo so, lo so, detta così sembra una scusa degna del miglior cerchiobottismo, per dirla in gergo giornalistico). Romantico per vocazione, misantropo per induzione. Attualmente, in via di riconciliazione con il genere umano attraverso la musica, l'arte, la cultura. Per ora, sembrano buone vie. Oltre che all'Unipi, potete trovarmi in giro in qualche locale o teatro a strimpellare la tastiera. O, con più probabilità, a casa mia. P.S. Ecco, l'ho già fatta troppo lunga...

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