Due giorni fa, esattamente venerdì 28 luglio, c’è stato il mio compleanno, il trentasettesimo.
L’abbiamo festeggiato con una cena in famiglia, anche perché il 28 luglio in famiglia di compleanni ce ne sono due: io e mio padre siamo nati lo stesso giorno, però lui è nato prima, se ricordo bene verso le 8 circa, io invece alle 11,37.
Vabbè, superfluo specificare che è nato prima non solo di orario ma anche di anni (fra me e lui ce ne corrono ventuno).
Con gli amici non faccio una cena di compleanno dal 30 luglio 2016, esattamente sette anni fa: visto che il mio compleanno cadeva di giovedì, la fissai di sabato. Festeggiavo trent’anni, venivo da un periodo sentimentale enormemente complicato (per usare un eufemismo) e volevo organizzare dunque una bella festa, nel ristorante/pizzeria dove praticamente viv(ev)o d’estate.
Particolarità: mi truccai da Kiss. Cioè, allora, spiego. Innanzitutto il Kiss in questione era lui:
Ovvero Paul Stanley. Perché mi truccai da Kiss? Perché nel febbraio precedente gli Elio e le Storie Tese, il mio gruppo amato e “amato” non rende l’idea, si erano presentati alla finale del Festival di Sanremo travestiti per l’appunto da Kiss.
Ok, ma quindi?
Eh, un attimo. Allora, praticamente molti anni prima (esattamente nel 2008, anzi non dico esattamente ma penso comunque sia quell’anno lì) coltivavo l’idea di metter su con un mio caro amico un gruppo musicale alternativo, ma non nel senso indie ecc, nel senso però di testi originali con bella musica…. sì, gli Elio e le Storie Tese erano il mio modello di riferimento. Facemmo anche una bella canzone natalizia che trovate su YouTube al titolo di “Natale Galeotto” (il video fu un tributo di una cara amica, su Facebook invece trovate “BefaNatale”, il brano della “reunion” del 2016. Sì, ci piace scrivere canzoni natalizie alternative).
Comunque sia, immaginando scenari futuri, cazzeggiando dissi “oh, poi se si va al Festival di Sanremo ci travestiamo da Kiss!”.
Il gruppo non si costituì (ma non perché ipotizzai quel travestimento).
Indi: gli EelST avevano avuto la mia stessa idea, indi qualora andassi/andassimo al Festival quel travestimento sarebbe bruciato però volevo concretizzare quell’idea, volevo fare un qualcosa di originale, oh. Quindi per il compleanno dei miei trent’anni mi travestii da Kiss. Anzi, da Paul Stanley dei Kiss. Anzi, solo viso e parrucca, per il resto ero vestito normalmente (camicia e jeans). Non ho il suo fisico, sarebbe diventata una cosa molto triste.
Sì, questo sono io la sera del 30 luglio 2016. Parrucca comprata in un negozio di articoli per feste qualche giorno prima, trucchi in una profumeria e ricordo bene le facce delle commesse (un po’ divertite ma secondo me anche perplesse) mentre spiegavo il mio intento e chiedevo quindi cosa dovessi usare.
Nessuno sapeva niente, a parte la mia famiglia (mia madre mi truccò egregiamente) ed i camerieri preventivamente avvertiti. I miei amici mi sembra rimasero molto divertiti (se invece provarono pena pietà ecc furono molto bravi a non trasparirlo), gli altri clienti del ristorante invece si fecero – forse giustamente – i cazzi propri rimanendo impassibili. Non tutti però, in effetti: due bambini vennero da me a chiedermi “ma come mai hai il rossetto?” ed io a spiegargli che il travestimento lo prevedeva.
Dopo tre ore il trucco mi stava drammaticamente colando, ero inquietante. Una mia cara amica di volta in volta mi dava sostegno nel make-up. Però dai, per me fu molto divertente. Consiglio a tutti di fare almeno una volta una cosa del genere: non per forza truccarsi da Kiss, ma qualcosa che spiazzi e che possa, in senso buono, far sorridere gli altri.
Come già scritto, è stato il mio ultimo compleanno festeggiato con gli amici a cena. Poi sì, qualche bevuta dopo cena coi miei amici più stretti, e dal 2020 stop, causa pandemia. Senza pandemia probabilmente il trentacinquesimo compleanno l’avrei festeggiato con una cena, chissà. Non mi sarei travestito da niente. Oppure anche qui, chissà.
Da bambino invece per il mio compleanno provavo molta attesa. Essendo appunto il 28 luglio era un’occasione per rivedere i compagni di scuola. La mia famiglia è sempre stata eccezionale ed organizzava delle feste molto belle con cacce al tesoro, giochi, premi, eccetera.
Poi è arrivato il periodo (Medie-Superiori) delle cene fuori, che iniziai ad un certo punto a festeggiare il 27 luglio, la sera prima, così la cena dava il via al mio compleanno, non la fine (che è sempre un po’ malinconico).
Un estate, precisamente quella del 2005, ero fidanzato con una ragazza che non stava nella mia zona. I miei più cari amici si organizzarono per farmi una sorpresa: farla venire qui (da sola non poteva venire). Non dico che me l’aspettavo ma mi sarebbe piaciuto, tant’è che lo dissi pure, a mo’ di battuta. Praticamente feci quasi di tutto per scoprirlo e sicuramente me la sarei rovinata. Furono eccezionali, perché il giorno stesso la mia fidanzata, che naturalmente era stata invitata, mi disse che sarebbe venuta il giorno dopo con un’amica, i miei più cari amici – vista la mia eccessiva curiosità – mi dissero che sì, avevano provato a farmi questa sorpresa, però per vari motivi (che sinceramente non mi aspettavo) era fallita. Mi tornava tutto, quindi mi andava bene lo stesso.
Invece la sorpresa ci fu, e fu meravigliosa. Non entro nei dettagli ma credetemi se vi scrivo che fu così (vi racconto solo il finale: la mia ragazza uscì da una scatola, non piccola ovviamente). Un gruppo di amici straordinari, ed anche lì la mia famiglia fu strepitosa (ed anche quella di lei).
La cena dei diciannove anni, poi la cena dei ventuno (a venti la organizzai ma molto stretta) e poi nulla fino al 2016.
Come già scritto prima, gli altri 28 luglio ho organizzato qualche bevuta dopo cena, ma non sempre.
Comunque dai, magari non c’è la voglia di fare festa di quando eravamo bimbi, ma il compleanno, di base, è sempre un bel traguardo. Ora però mi viene un dubbio: ma secondo voi dovevo completare il travestimento di Paul Stanley dei Kiss proprio con l’abito di scena? Dai, sinceramente avrei fatto pena… oppure no?
No no pazienza, rimarrò col dubbio.
Oppure provate voi e fatemi sapere, su! Che figata, tutti voi truccati da Kiss.
Preparatevi alle domande sul rossetto.
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