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Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

Barbara Santucci, “In tenda sul Cammino dei Briganti”

Barbara Santucci, “In tenda sul Cammino dei Briganti”

Barbara Santucci è una cantante ed è autrice del libro “In tenda sul Cammino dei Briganti”. Nei giorni scorsi sul nostro canale Instagram Letizia Vallini e Rachele Bini l’hanno video intervistata. Ecco la trascrizione testuale, buona lettura!

Ciao Barbara! Com’è stata l’esperienza del Cammino, com’è nato il libro?

Questo Cammino l’abbiamo fatto lo scorso anno, ci ha cambiato tanto, l’ho intrapreso con mio marito, in tenda, un’esperienza forte e potente ed è venuta naturale l’idea di scrivere un libro che parla del nostro viaggio. Abbiamo attraversato dei posti fantastici, abitati a volte anche da cinque persone, luoghi disabitati ma bellissimi… Lo scopo di questo libro è quello di riportare le persone in questi piccoli posti, sperduti.

La passione per la scrittura era già presente in te o ti è nata grazie al Cammino?

L’avevo già prima ma in realtà si è sviluppata in maniera importante in seguito al Cammino. Durante le varie tappe ho tenuto un diario di viaggio dove annotavo tutto quello che ci succedeva, i luoghi visitati… scrivevo tanto, una volta tornata a casa mi sono resa conto che avevo scritto tanto. Scrivere mi faceva bene, sono una cantante professionista ed insegnante di canto ma questa passione per la scrittura mi sta davvero prendendo tantissimo, mi fa stare bene.

Come hai scoperto questo Cammino?

Ci siamo arrivati con i social: una volta usciti dal lockdown ci siamo resi conto che stavamo andando un po’ in depressione, ho pensato che avessimo bisogno di fare un’esperienza intensa. Un giorno scorrendo la home di un social mi appare la pubblicità del Cammino dei Briganti, clicco e mi si apre un mondo. Sembrava una cosa caduta dal Cielo… l’ho proposta a mio marito, ha accettato subito e dopo due mesi siamo partiti. Avevo parecchio entusiasmo, sensazioni positive, mio marito si è fidato però dicendomi “se dobbiamo fare un Cammino facciamolo in tenda, nel modo più intenso possibile”. L’abbiamo vissuto ancora più intensamente proprio per questo…

Puoi anticiparci qualcosa del tuo libro? È più un diario di viaggio, una guida, oppure ha un taglio più tecnico-sportivo?

In realtà esiste già una guida ufficiale del Cammino dei Briganti, ma il nostro è stato un cammino tutto in tenda, che ha seguito un approccio diverso, in cui abbiamo dovuto tenere conto di dislivelli, pendenze… L’idea iniziale era quindi quella di fare una guida, con un taglio molto tecnico. Poi, però, abbiamo deciso di dividere il libro in tappe, allegando ad ogni tappa tutte le informazioni più importanti. In seguito, abbiamo capito che sarebbe stato ancora più bello inserire le nostre esperienze. Quindi, alla fine, è sia una guida per tutti coloro che decidono di intraprendere il cammino in tenda, sia un diario dal punto di vista del camminatore, con tutte le esperienze che noi abbiamo vissuto, fatte di luoghi ma anche di incontri.

Riguardo al Cammino dei Briganti, è un cammino che possono fare tutti?

Il percorso lo possono fare tutti. Il periodo ideale per farlo è dalla primavera fino all’autunno. È un percorso di 100 chilometri a piedi, ad anello: parte e arriva al paese di Sante Marie, in provincia dell’Aquila. Chi vuole intraprendere il cammino lascia la macchina al parcheggio del paese e poi, dopo una settimana, torna nello stesso punto, dove, presso l’ufficio di Sante Maire, può ritirare il salvacondotto, elemento fondamentale per tutti i cammini. Io consiglio a tutti di fare il cammino, anche perché non è obbligatorio farlo in tenda, ma ci sono lungo tutto il percorso varie strutture ricettive, come B&B, oppure abitazioni private che offrono accoglienza. È comunque consigliabile prenotare in anticipo le strutture in cui si vuole alloggiare, specialmente fuori dall’alta stagione, quando alcune di queste strutture potrebbero aver deciso di rimanere chiuse.
Ci sono delle tappe che per via dei dislivelli sono un po’ più faticose, ma di solito hanno delle varianti meno impegnative. Consiglio di non perdersi la tappa (facoltativa) del lago della Duchessa, che ripaga pienamente della fatica dei 1000 metri di dislivello.

Come è possibile procurarsi il tuo libro?

La mia casa editrice è la bookabook, una casa editrice indipendente di Milano, che opera tramite crowdfunding (raccolta fondi). Prima della pubblicazione, il libro si trova in prevendita per cento giorni (ad oggi ne mancano 16), in cui dobbiamo raggiungere l’obiettivo di almeno duecento copie prevendute. In questo modo la casa editrice può coprire i costi di produzione, editing, pubblicazione. Raggiunto l’obiettivo, il libro uscirà ad agosto, principalmente in un circuito di librerie indipendenti, sia online che fisiche. Potete trovare il link al libro nella mia bio di Instagram. Il libro è prenotabile sia in formato cartaceo che ebook.

Grazie Barbara. Vuoi lasciare un ultimo messaggio?

Grazie a voi. Voglio anche ringraziare tutti gli amici e la community che sta seguendo la promozione del libro. Riuscire a far pubblicare questo libro sarebbe la realizzazione di un sogno, e anche un modo per far conoscere il cammino e le varie realtà che coinvolge.

 

Per pre-ordinare il libro clicca qui!

Nicolò Bagnoli

Nicolò Bagnoli

Nasce nel 1986, nel 2010 ha l'idea di WiP Radio di cui è il direttore, è quasi alto come Berlusconi, davanti ad un microfono può starci ore. Parlando, ovviamente.

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