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Giornate FAI d’Autunno 2022: i luoghi da non perdere in Toscana

Giornate FAI d’Autunno 2022: i luoghi da non perdere in Toscana

Tornano le Giornate FAI d’Autunno, giunte alla loro undicesima edizione. Questo weekend, sabato 15 e domenica 16 ottobre, grazie al FAI – Fondo Ambiente Italiano – sarà possibile visitare centinaia di luoghi solitamente chiusi al pubblico, oppure poco noti e meritevoli di valorizzazione.

Per la precisione, saranno 700 i luoghi visitabili, in 350 città d’Italia. Tra i siti aperti ci saranno palazzivillechiesecastelliaree archeologiche, esempi di archeologia industrialemusei e siti militari. E poi itinerari nei borghipercorsi naturalistici e visite a luoghi “verdi” quali parchigiardini urbanicortili e orti botanici, spesso poco conosciuti. Ad accompagnare i visitatori alla scoperta degli scorci d’Italia nascosti i Gruppi FAI Giovani, con la partecipazione di tutte le altre delegazioni.

Ai partecipanti verrà suggerito un contributo non obbligatorio a partire da 3 euro, che andrà a sostegno della missione e dell’attività del FAI (l’elenco dei luoghi aperti e le modalità di partecipazione all’evento sono consultabili sul sito).

Vediamo di seguito alcuni dei luoghi più interessanti visitabili in terra toscana per queste Giornate FAI.

Livorno

Per questa undicesima edizione Livorno apre le porte del Silos granario del Porto di Livorno. Il Silos è un unicum del panorama toscano, uno dei quattro più antichi d’Italia insieme a Genova, Napoli e Civitavecchia. L’itinerario scelto per la visita ripercorrerà il percorso che svolgeva il grano: dallo sbarco dalle navi, fino alla sua messa in commercio presso i rivenditori locali. I visitatori avranno poi la possibilità di accedere ad una parte del bene di solito inaccessibile al pubblico quale i seminterrati, con la possibilità di conoscere e apprezzare particolari e ambienti che solo gli addetti ai lavori hanno avuto modo di vivere.

Pisa

Giornate FAI
Tenuta San Rossore Villa del Gombo. ©FABIO MUZZI – ANSA

Ad aprire le porte sarà Villa del Gombo nel Parco di San Rossore, storica residenza estiva dei presidenti della Repubblica e luogo di soggiorno di capi di Stato stranieri. Si potrà apprezzare, tra le altre cose, l’architettura esterna ed internamente alcuni accorgimenti di impiantistica anticipatori di principi della bioarchitettura, come la regolazione della temperatura interna della villa, che si basa sull’esposizione del sole vista la verdeggiante posizione in cui sorge.

Firenze

A Firenze saranno 5 i luoghi aperti per le Giornate Fai d’autunno, un sesto di quelli accessibili in Toscana per l’edizione 2022.

Villa del Poggio Imperiale. Educandato Statale della SS Annunziata, è un bene riconosciuto dall’Unesco nella lista del patrimonio mondiale e fa parte del sistema delle Ville Medicee. Primo esempio di connessione tra habitat, giardini e ambiente, è stato un riferimento costante per le residenze principesche in Italia e in Europa. Con i suoi giardini e l’integrazione nell’ambiente naturale ha contribuito allo sviluppo di una sensibilità estetica rispetto al paesaggio caratteristica dell’Umanesimo e del Rinascimento.

Giornate FAI
Castello di Montauto. ©ALESSIO GUARINO FILM & PHOTOGRAPHY

Visite guidate anche a Palazzo Favard, in via del Curtatone vicino al Lungarno Vespucci, attualmente sede del Polimoda e in passato residenza della baronessa Fiorella Favard de l’Anglade, che incaricò Giuseppe Poggi della costruzione dell’edificio. Tour anche a Villa Favard, a Rovezzano, con tanto di concerto del Conservatorio musicale Luigi Cherubini.

Accessibili anche alcuni luoghi militari, tra i quali Villa La Favorita (piazza Edison) sede del comando regionale della Toscana dei Carabinieri Forestali, circondata da un parco di oltre due ettari. Alle porte di Firenze, apre poi al pubblico un castello privato, quello di Montauto a Impruneta, costruito nel 980 per scopi difensivi e oggi proprietà della famiglia Vallecchi (fondatrice della celebre casa editrice italiana). In questo caso l’ingresso è riservato ai soci Fai.

 

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Simone Gasparoni

Simone Gasparoni

Classe 1995, studio Filosofia all'Università di Pisa. Allievo ortodosso di Socrate, ho sempre pensato che le parole siano roba troppo seria per abusarne (lo so, lo so, detta così sembra una scusa degna del miglior cerchiobottismo, per dirla in gergo giornalistico). Romantico per vocazione, misantropo per induzione. Attualmente, in via di riconciliazione con il genere umano attraverso la musica, l'arte, la cultura. Per ora, sembrano buone vie. Oltre che all'Unipi, potete trovarmi in giro in qualche locale o teatro a strimpellare la tastiera. O, con più probabilità, a casa mia. P.S. Ecco, l'ho già fatta troppo lunga...

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